Prologo

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15 anni.
L'adolescenza.
Quel fantastico periodo della vita in cui si comincia a crescere.
Si aggiungono le prime responsabilità.
Si fanno le prime esperienze.
Ci si comincia a sentire un po' più donne e un po' meno bambine.

Io, invece, non me ne fregavo proprio niente.
Non mi truccavo, non badavo ai capelli scompigliati, e mi vestivo sempre coi soliti pantaloni di jeans e la solita maglietta colorata, e poco mi importava del pensiero della gente. Non volevo essere perfetta, volevo solo essere me.
Invidiavo giusto un po' le mie amiche perché erano belle, volute, ma soprattutto magre e con un bel fisico, mentre io ero la solita comune ragazzina un po' in carne con le guance rosa acceso che osservava tutto e non parlava mai, ma, infondo, mi andavo bene così.
Loro erano già entrate nello strano processo del cambiamento, per me era ancora un po' presto.

"Sei brutta, lei è più bella", mi avevano detto tante volte i bambini al tempo delle elementari, e delle medie, forse anche delle superiori, ma a chi importava?.

"Mangi poco, devi mangiare di più.", mi aveva detto la mamma, tempo più in là.
A me piaceva il cibo! Cosa avrebbe mai fatto di male una forchettata di pasta in più?.

"Pesi 55 kg, fai una 44, pesi troppo." mi aveva detto nei mesi a venire la bilancia, e io con lei avevo pensato la stessa ed identica cosa.

Forse era questa, l'adolescenza.

Fino quasi a scomparire.//AnoressiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora