Capitolo 5

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Raggi di sole luminosi entrano dalla finestra della mia camera e si posano direttamente sul mio volto obbligandomi così ad aprire gli occhi.

Guardo l'orologio sono le otto e mezza del mattino, è da ieri pomeriggio che dormo... Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ho dormito così a lungo.

I ricordi del giorno precedente si fanno più vividi nella mia mente.

Andrew se solo sapessi le sensazioni che provochi in me...

Rivederti è stato un trauma. Perché tu sei come quella droga, della quale si è tanto dipendenti, e che dopo un lungo periodo di trattamenti per non adoperarne più la riprovi, e tutto il lavoro che hai fatto in quel periodo va all'aria perché capisci che ne sei di nuovo dipendente e non ne puoi più fare a meno.

Io durante questi due lunghi anni ho provato a dimenticarti, e quasi ci sono riuscita. E poi ecco che ti ripresenti di fronte a me, e capisco che non potrò mai dimenticarti, perché tu sei la mia droga.

Con fatica mi alzo dal letto e mi avvio al bagno per fare una doccia rilassante.

Dopo una mezz'ora esco dalla doccia e a mala pena riesco a vedere dove sto andando per via del tanto vapore causato dall'acqua bollente, che mi annebbia la vista.

Fortunatamente una notifica illumina lo schermo del mio cellulare mostrandomi così la direzione verso di esso.

[ Da Andrew :
Ciao Emily scusa per ieri non volevo lasciarti la da sola. Sono contento per te e chiunque sia il tuo ragazzo, non ho più intenzione di intromettermi nella tua vita. Tu meriti di meglio. ]

No Andrew, lo so che vuoi solo il meglio per me, e che credi che con Dylan possa avere di più. È quello che credevo anche io prima di rivederti. Ed è stato solo allora che ho capito che l'unica persona con cui voglio vivere la mia favola d'amore sei tu.

[ Ad Andrew :
No Andrew aspetta, ho bisogno di parlarti... Almeno un ultima volta ]

[ Da Andrew :
D'accordo, se per te va bene possiamo i incontrarci questa sera al parco dietro la scuola ]

[ Ad Andrew :
Ok, ci vediamo li alle sette ]

Passo il resto della giornata nel fare nulla di speciale.
Chiacchiero con Ashley al telefono, vedo un film... La solita routine di tutti i giorni.

Finché non arrivano le sei ed inizio a preparami.

Una semplice maglietta bordeaux, un jeans nero, scarpe con zeppa non troppo alta e un filo di trucco.

Sono pronta. Esco di casa e mi avvio al parco dietro la scuola.

Lo vedo, è li seduto sopra una panchina a fissare il cielo stellato.

- Andrew - lo chiamo a voce bassa, facendogli distogliere lo sguardo da quel paradiso sopra le nostre teste.

- Emily - dice lui alzandosi in piedi e avvicinandosi a me per poi accogliermi in un caloroso abbraccio.

Riesco a sentire tutti i muscoli del mio corpo irrigidirsi a quel tatto.

Sono due interi anni che non sento il calore del suo corpo riscaldare il mio, e questo abbraccio mi trasmette nostalgia. Nostalgia a tutte quelle volte che potevo abbracciarlo senza sentirmi in colpa... Già sentirmi in colpa, ora c'è Dylan e non mi sembra molto fedele abbracciare un altro uomo, se poi vogliamo aggiungere che era il mio ex fidanzato.

Ripensando appunto alla questione esco dall'abbraccio se pur con mala voglia.

- s...scusa non... -
- non ti preoccupare Andrew è tutto apposto -

Ci sediamo sulla panchina.

- di cosa mi volevi parlare ? - chiede

Non riesco a trovare le parole per iniziare a dire ciò che provo. La mia mente non riesce ad esprimere le mie emozioni in maniera logica.

Ma questa volta non ho bisogno della logica o della saggistica... Questa volta sarà il cuore a parlare.
E forse domani me ne pentirò, ma se non dico ciò che provo rischio di esplodere. Quindi al diavolo il domani, ciò che importa è il presente, qui con te Andrew.

- non ce la faccio più Andrew... Io ci ho provato, giuro che ci ho provato... Ho provato a dimenticarti... Ma non ci riesco - ho iniziato a piangere, lacrime incontrollabili mi rigano il volto.

- ma perché ? Perché sei tornato ?! Perché mi hai dovuto sconvolgere la vita di nuovo ?! Ero felice con Dylan. Ero felice senza di te ! - una lacrima scivola sul suo viso, l'ho notata anche se lui ha passato subito la mano sopra di essa per cancellare ogni minima traccia delle sue debolezze.

- mi dispiace... - sussurra a malapena.

- non devi dispiacerti, non è colpa tua ma mia... È colpa mia perché non sono stata abbastanza forte da resisterti e mi sono innamorata... Si Andrew ti amo -

Quelle due piccole parole " ti amo " non le ho mai dette in un modo così sentito e profondo...

A questo punto anche lui ha iniziato a piangere, e questa volta non cerca più di nasconderlo.

Passa un braccio intorno al mio collo, diminuendo la distanza tra noi.
Mi da un bacio sulla fronte.

- ti amo anche io Emily -

Ti Amo PROF  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora