Write on me; camren

25.

Nobady's Pov

La luce del sole che penetrava dal piccolo spioncino della porta fece svegliare Lauren.

Ancora non cosciente, si stropicciò gli occhi e si accorse di essere in un luogo ben diverso da quello confortabile e accogliente del suo appartamento.

Poco dopo aver ripreso coscienza alzò lo sguardo verso il letto dove riposava la sua piccola anonima.

Sorrise nel vedere come Camila era così carina in uniforme da ospedale e come i suoi capelli erano sparpagliati sul cuscino e sulla sua fronte sudata.

In effetti era una giornata davvero calda.

Lauren si lasciò andare sulla sedia e prese il suo iPhone per poi sbloccarlo e aprire l'app della musica.

Cercò fra le varie canzoni che possedeva e quando trovò quella giusta premette su play e fece partire le note della canzone "Impossible."

Abbassò il volume per non far dosi orientare la piccola anonima che dormiva beatamente.

Qualcuno entrò nella camera d'ospedale di Camila e al rumore della porta che sbatteva Lauren fece un piccolo sussulto.

Una donna, che forse avrà avuto l'età di sua mamma Clara, si avvicinò al letto di Camila e le posò un bacio sulla sua fronte.

Una piccola bambina, invece, era nascosta dietro la gamba robusta di un uomo che forse sarà stato il padre di Camila.

«Ciao tesoro, tu saresti?» disse la donna rivolgendosi a Lauren.

«Io sono L-Lauren.» disse tenendo lo sguardo abbassato.

E quando si accorse che la donna osservava attentamente le mani di Lauren e di sua figlia intrecciate borbottò qualcosa e Lauren le stacco subito riposando la mano della piccola Camila sul morbido letto.

«Io sono un a-amica di Camila.» disse Lauren titubante.

«Oh, non ti ho mai visto in giro con mia figlia. Ma comunque piacere di conoscerti cara, io sono Sinu la mamma di Camila e devi sapere che le sue amiche sono anche le mie e tu sembri davvero una brava ragazza.»

«Oh bhe grazie» rispose Lauren. «Credete stia bene Camila?» continuò.

«I dottori dicono stia guarendo e che dovrebbe aprire gli occhi fra qualche giorno. Ma sai Lauren tutto può succedere, quindi basta semplicemente sperare.» rispose Sinu.