Oggi abbiamo camminato per una maggiore quantità di tempo, in silenzio. è stato tranquillo e misterioso allo stesso tempo, il tipo di tranquillità che si ha prima che qualcosa di terribile accada. Nessuno di noi due voleva rompere il silenzio. Nessun suono poteva essere udito attorno a noi, quasi come se tutti gli animali sapessero che noi fossimo in loro presenza.
Guardai Zero, era attraente senza alcun dubbio. Poteva far inginocchiare ogni ragazza ai sui piedi. Era anche misterioso, c'era ancora molto che ancora non avevo imparato su di lui. Come la sua famiglia, e il più importante il motivo per cui lui si ritrova in questa situazione. Sembrava anche maleducato e pieno di sè.
Invece di fargli delle domande, rimasi in silenzio. incapace di parlare, lasciai la mia curiosità mangiarmi dall'interno. Mi stava uccidendo, ma non riuscivo a spiccicare una sola parola. Era come se le mie labbra fossero bloccate. Così camminai tranquillamente.
Camminai fissandolo con timore,lui mi guardava di volta in volta, io distoglievo lo sguardo perchè lui mi fissava intensamente e duramente. Non mi faceva stare tranquilla ma inquieta. Era probabilmente perchè lui non sapeva quasi nulla di me e io non sapevo molto su di lui, che è esattamente il motivo per cui dovrei fargli delle domande.
Stavo al suo fianco, camminavo lentamente del suo ritmo. Solo perchè non volevo ferirmi e forse perchè ero in una nuova zona. La foresta sembrava buia e non invitante. Vidi qualcosa spuntare con la coda dell'occhio.
Girai la testa e vidi blu. Il colore venne in contrasto con gli alberi scuri. Mi feci strada verso il fogliame pesante. Andai verso le rocce.
" Natalie " Zero disse chiamandomi.
Mi voltai e lo guardai.
" Posso ? " Chiesi il permesso per proseguire.
Annuì prima di seguirmi. Quando spinsi le viti e le edere via rimasi meravigliata da quello che trovai. C'era un prato, grande quanto un campo da calcio. Era pieno di Gypsophila, più comunemente conosciuta come il respiro del bambino. Erano di una bellissima sfumatura di blu. Sapevo solo questa caratteristica del fiore perchè erano estremamente rari ed era il fiore preferito di mia madre.
Lei diceva che le ricordavo loro perchè ero delicata e soffice come loro. Corsi attraverso il campo, girando intorno e per un momento tutto era okay, tutto era semplice. Non era silenzioso, non sembrava reale ma io ero viva. Mi sentivo al sicuro.
Corsi attraverso il campo, mentre correvo mi imbattei in una colonia di farfalle. Volarono via dai fiori creando una nuvola. Caddi indietro e lasciai che il sole incandescente penetrò nella mia pelle; i raggi mi riscaldarono istantaneamente. Desiderai che potesse essere sempre così semplice.
Sentì Zero sedersi accanto a me, calpestando i fiori con il suo corpo. Lui si avvicinava alla perfezione, con la sua pelle baciata dal sole e riccioli morbidi. Guardai come le sue dita giocavano con il laccio della sua felpa e non c'era modo che quelle mani avessero potuto uccidere qualcuno. Non vi era alcun modo che queste mani avrebbero messo fine alla vita di qualcuno, non riuscivo proprio ad immaginarlo.
Alzando gli occhi, vidi che i suoi occhi verde oliva erano focalizzati su di me, abbassai lo sguardo nervosamente, e mentalmente mi rimproverai per essere così timida con lui. Ero arrossita nonostante i miei sforzi per nasconderlo. Sentì le sue mani ruvide alzare lievemente il mio mento, adesso ero forzata nel guardarlo.
" Perchè distogli lo sguardo, ti spavento ? " Chiese.
Lo faceva.
" No, uh quì c'è la tua torcia " Mentì, porgendogli l'oggetto, cambiando argomento.
" Grazie " Ma il suo tuono implicò che lui non era veramente grato, non mi aspettavo che lo fosse anche se non ero veramente colpita dalla sua ignoranza.
Mise la torcia nel suo zaino. Mi ritrovai a guardarlo, guardando le sue labbra screpolate. Desiderai toccarle.
Mi meravigliai del mio desiderio, e tanto più il modo in cui si sarebbero scontrate con le mie.
Volevo baciarlo così malamente. Eravamo abbastanza vicini in questo momento, sarebbe stato possibile.
Quando lo guardai sapevo che era un organico, tutto di lui era naturale, ne ero certa. Tutto dal basso dei suoi stivaletti rustici ai suoi occhi invitanti. La sua pelle calda, quando lo guardavi trovavi la pace, solo che non riuscivo a trovare il suo simbolo. Sentivo come se avesse solo le attitudini da artificiale.
Non ero stupida, potrei aver preso un orribile decisione ma certamente non ero stupida. So che non lo conosco bene, o che non lo conosco da molto tempo ma da quando sono stesa su questo prato si può vedere quanto bravo a baciare lui sia.
Mi alzai avvicinandomi lentamente. Una sensazione di pregustazione era cresciuta nella bocca del mio stomaco, che si sarebbe placata se avessi le sue labbra, se avessi lui. Quando ero ad un soffio di distanza dal suo viso, lui si voltò.
" M-mi dispiace. Dovremmo andare. " Disse, senza alcuna emozione nella sua voce.
Per un secondo mi è sembrato un artificiale, era sicuro come potrebbe essere l'inferno. Non avevo idea più alcuna idea su niente. Il fuoco nel mio stomaco si consumò riducendosi in cenere quando lui mi ha lasciata a me stessa.
Odiavo quando sembravo stupida ed imbarazzata davanti a Zero, questo mio modo di agire stava prendendo l'abitudine. Guardai la sua ferita che era quasi guarita, era leggermente rossa, il buco sembrava essersi chiuso.
" Zelic " Mormorai guardando con curiosità a quanto sembrasse così normale.
La sua faccia cambiò espressione, divenne confusa " Zelic ? "
" è un nuovo gergo, come se sembrassi .... malvagio o insolito... " Spiegai.
" è inutile... "
Scossi la testa " No una cosa inutile è quando gli scrittori mettono informazioni inutili o parole che non sono essenziali da tramare e non raccontano niente di nuovo "
" Come la parola zelic ? " Chiese.
" Scusami " scosse la testa " n-non importa "
Avrei solo desiderato di non aver cercato di baciarlo, stavamo incominciando a conoscerci l'un l'altro e adesso ho paura di aver messo in pericolo la nostra amicizia. Qualche volta desidero pensare prima di agire.
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Heilà, sono ritornata.
Sclero si sono quasi baciatii quindi sclerate commentando e votando questo capitolo please.
Volevo dirvi che certi termini non riesco del tutto a tradurli perchè a volte la scrittrice usa un gergo tecnico ed io devo scervellarmi per trovare quello adatto in italiano ma il tempo che mi abituo e vedrete che filerò liscia come l'olio.
Come stanno andando le vostre vacanze ? Spero bene perchè le mie quest'anno sono noiose. See you soon, bye xx
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Unhuman H.S Italian Tranlsation
Fiksi PenggemarCi è voluto un secondo per capire che quest'uomo era .... diverso. Era una cosa dell'altro mondo, e non si poteva davvero capire. Era un misto di ogni speranza che io abbia mai avuto, e tutti i miei peggiori timori. Quando guardai i suoi occhi sembr...