Notte di fuoco

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Pov Sascha

Non ho mai visto Stefano così in vita mia, anzi, a dir la verità questo non è Stefano.
Aveva gli occhi rossi, la guance rigate dalle lacrime, era sudato, non riusciva a tenere ferma la testa, la girava in continuazione come se cercasse qualcosa. Non era più lui.

"Ste che cazzo hai combinato? " cerco di togliergli gli occhiali per fargli asciugare gli occhi.

"Ah no Pff non ti preoccupare, semplicemente Marina, la ragazza che amo tanto tanto - diceva con voce sbronza - mi vuole lasciare, e sai perché? perché tu ti sei innamorato di me, eh si caro mio, avrei voluto strapparmi il cuore dal petto Ahah è la giornata più brutta della mia vita caro mio"
Ero scioccato, come faceva a saperlo?
Non sapevo a cosa pensare prima, vederlo così mi faceva stare male.
Gli presi un braccio e lo feci appoggiare alle mie spalle cercando di portarlo nel mio letto per farlo riposare, altrimenti sarebbe svenuto.
Lo feci sdraiare, gli tolsi la maglia per fargli prendere aria e le scarpe, spensi la luce bianca e accesi un lume soffuso con una luce tendente all'arancione.
Era stremato, si mise a piangere.
So che non dovrei pensarlo in questo momento, ma era così bello, il suo petto era bollente, emanava un forte calore e sudava molto.
Mi chiese di sbottonargli i pantaloni perché gli stringevano la vite.
Misi le mani sopra il bottone dei jeans e lo sbottonai abbassandogli la cerniera.
Mentre la abbassavo riuscivo a sentire la forma del suo pene, la zip passava perfettamente sopra la curva quasi come se ne delineasse la forma.
Era duro, ma era per effetto dell'alcol, anche il mio lo era, ma di certo non per l'alcol.
Mi prese le mani aggiungendo "non lasciarmi solo stanotte, ti prego" era ancora ubriaco ma era calmo.
Io ero seduto nel letto così decisi di uscire e lasciarlo riposare, ma feci per alzarmi e lui mi tirò la maglia da dietro stringendola in un pugno
"ti prego, resta qui stanotte, con me, nel letto, non voglio pensare a lei, voglio pensare a te."
Arrossii, non volevo approfittarmene, in fondo era solo ubriaco, non sapeva cosa diceva, mi avvicinai Per accarezzarlo e mi prese la maglia anche con l'altra mano e cercò di sfilarmela. E me la feci sfilare.
Non resistetti, mi misi sopra di lui a cavalcioni, mi appoggiai con le mani al cuscino e lo guardai.
Mi toccava il petto, scorreva lungo i lineamenti, scendendo fino ad arrivare ai fianchi, mi sbottonò il pantalone e lo abbassò pian piano dai fianchi.
Mi salì un brivido lungo la schiena, ero molto eccitato.
Mi abbassò i pantaloni fino alle ginocchia, e si vedeva dalle mutande la forma dell'erezione, talmente grande che esse non riuscirono più a tenere il pene dentro.
Mi avvicinai alle sue labbra, erano morbide, calde, rosse, erano bellissime, le baciai intensamente, ne assaporai la dolcezza e il calore, poi fu lui a inserire la lingua.
Le punte delle nostre lingue si toccarono e li fu come un gioco, ruotava la mia contro la sua e viceversa, finché non ne potevamo più e ci staccammo.
Mi spostai più indietro in modo tale da potergli baciare il collo fino a scendere nel petto, dove leccai leggermente i capezzoli per poi passare le mie dita lungo i suoi fianchi e togliergli i pantaloni.
Fu lui poi a togliere le mie mutande e successivamente le sue, i nostri peni si toccarono.
Era stupendo. Penso di essermi davvero innamorato di lui.
Lo accarezzai dolcemente in viso e nella coscia, poi lui si girò e mi fece segnale come dire "sono pronto".
Si mise a pecorina, era il modo migliore, poggiai il mio pene e iniziai a spingere piano piano. Non era facile, perdemmo qualche minuto, in fondo era la prima volta per tutti e due...in un certo senso.
Lui gettò un grido, era un insieme di dolore e di piacere, anch'io emisi dei versi, entrai tutto e iniziai a spingere prima piano, per farlo abituare, poi sempre più forte.
Lui emetteva dei versi, io sospiravo, era bellissimo, era come se tutto, Il mondo, le pareti, il letto, fosse scomparso e ci fossimo solo noi due, io e Stefano, io e il ragazzo che amo.
Aumentai pian piano la velocità, continuammo così per un po' finché non venni, ed entrambi orgasmammo.
Lui era stremato, e lo ero anch'io, penso sia la serata più bella della mia vita, anche se avrei preferito che lui fosse un po' più cosciente di ciò, chissà se lo voleva veramente...

Il giorno dopo ci svegliamo nudi nel letto, lui era poggiato al mio petto, si svegliò pochi minuti dopo di me.
Appena vidi i suoi occhi aprirsi chiusi i miei facendo finta di dormire: prima si guardò in torno per vedere dove fosse, poi guardo me, si avvicinò al mio viso e mi baciò dolcemente, allora decisi di aprire gli occhi...

"quindi anche tu lo volevi? "

"ero sbronzo, non scemo, me ne accorgo se qualcuno mi incula, specialmente se quel qualcuno eri tu, e sei stato il qualcuno migliore che potesse capitare. Quindi si, da un lato non sapevo cosa stessi facendo, dall'altro ho accettato di farlo con te"

Parlammo un po' e ne approfittò Per spiegarmi meglio cosa fosse successo. Giuro che se trovo il deficente che ci ha fatto questo lo ammazzo.

Nota:

Buon inizio settimana così.
Con il botto,anzi,con la botta.
Okay no, spero sia di vostro gradimento questa scena e se vi fa. Un po senso vi consiglio di non leggerla, ditemi che ne pensate, grazie e buon lunedì :)

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