Una serata andata male

390 37 1
                                    

Ho appena finito di editare 10 video, non ce la faccio più, mi dovevo portare avanti per il viaggio a Parigi che devo fare con Marina (è il terzo viaggio che facciamo a Parigi, mi piace così tanto).
Chiamo Salvo dalla stanza, mi preparo e scendiamo per andare a prendere Sascha a casa e andare a mangiare una pizza fuori per poi andare in discoteca. Prendiamo Sascha, ci avviamo in pizzeria e ordiniamo. Mentre aspettavamo le pizze c'erano due ragazzi (gay immagino) in un tavolo che si sbaciucchiavano.
Sal: "non so se dire che sono carini o se mi fanno senso. Per carità, accetto l'omosessualità e tutto ma è la prima volta che vedo una cosa del genere"
Io: "hai ragione, sono abituato a baciare Marina, non mi ci vedrei a baciare un altro uomo" ridacchio.
Sascha: "mmh Stefanino vuoi provare? " ironizzando smorfie.
Io: "no grazie, domani dovrò riempire di baci la mia ragazza sotto la torre Eiffel"
Sascha: "secondo me non hai il coraggio".
Dopo un po' arriva Giuse e mangiamo. Chissà come sarebbe baciare un ragazzo. Certo, alla fine sono sempre due labbra...boh.
Andiamo in discoteca.
Mentre balliamo vedo Sascha turbato
"Che hai Sa? Sembri turbato."
"Nulla di che...semplicemente ci sono degli alcolizzati e mi danno fastidio, stanno facendo il bordello cadendo a terra in mezzo alla gente"
Noto che si stanno avvicinando a noi così cerco di allontanarmi, afferro la mano di Sascha per tirarlo verso di me, notai che era gelata e tremava, non si era nemmeno accorto che lo avevo afferrato, era gelido.
Si avvicinarono sempre di più verso di noi gettandosi tra la gente, Sascha li fissava immobile.
"Sa spostati cazzo!"
Uno si gettò su di lui e gli vomitò sulla maglietta. Strinse le labbra schifato. Lo tirai con violenza all'entrata e lo feci uscire, poi chiamai Sal e Giuse e gli chiesi di andare a casa. Andammo a casa mia e di Sal e feci sdraiare Sascha nel letto, la sua pelle cambiò temperatura in un attimo, era già bollente e sudava. Aveva la febbre.
Giuseppe si accorse di aver dimenticato la sciarpa in discoteca e andò con Salvatore a riprenderla.
Nel frattempo tolsi la maglia sporca di quello che sembrava dall'aspetto "tonno avariato" e la misi a lavare.
Gli toccai il petto, era caldissimo. Le piccole gocce di sudore scendevano lungo i pettorali redifinendone le lineature. Anche lui abbandonò la palestra per un po'.
Presi un panno, lo bagnai e glielo appoggiai sulla fronte già bagnata. Nessun capello sfiorava la fronte, aveva ancora il gel che riusciva a tenerli in su con le punte appena bagnate anch'esse.
Tornarono gli altri e decidemmo di dormire tutti in casa nostra, visto che Sascha doveva restare qui decidiamo di far rimanere anche Giuse, che dormì nella stanza con Sal e io iniziai a preparare le valige per il viaggio che avrei dovuto affrontare la mattina seguente.
Erano le 4:30, non riuscivo a dormire. Il lato sinistro del mio letto era occupato completamente da lui, ma riuscivamo comunque a stare in due.
Salvatore si svegliò, passò dalla mia porta semi-aperta dicendo "dormi Ste o domani la tua ragazza ti fa il culo"
Sascha si svegliò dicendo con voce sottile "non dorme il cagasotto"
Mi girai verso di lui e lo baciai vicino al labbro
"chi è il cagasotto ora? Visto che avevo il coraggio di farlo? "
Lui sembrava imbarazzato, quasi stranito, non fece nessun cenno, si girò e si rimise a dormire. Dalla porta intravidi Sal che mi guardava quasi infastidito, finsi di nulla e cercai di dormire, domani si parte!

Why You? ||saschefano||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora