. . .
"Ste, come sta?"
"Tranquillo, è apposto, il dottore dice che era solo stanco e che sembra non dormire da tanto e che deve appunto riposarsi."
"Gli sta bene"
"Smettila, è comunque nostro amico..."
"Non so come fai a continuare a chiamarlo amico"
Attorno a noi c'era un silenzio di tomba, quasi imbarazzante.
"M-mi dispiace, per quello che ti ho fatto, tutti i problemi che ti ho procurato, il litigio con Marina e...per essermi approfittato del fatto che fossi ubriaco quella volta..." iniziò a singhiozzare.
"Non, non preoccuparti. È okay, tranquillo, solo che... Marina è abbastanza turbata e mi ha chiesto di starti un po' più lontano, non so se mi spiego..."
"Si, la capisco, ha ragione, non dovete rovinare il vostro rapporto per me, quindi ascoltala e fai come ti dice, per me qualsiasi cosa andrà bene."
Le parole rimbombavano nella sala d'attesa dell'ospedale, davanti la stanza in cui dormiva Sal.
Non dissi nulla, quelle parole in realtà mi ferivano, avrei preferito che si incazzasse dicendomi che è una cosa stupida, ma lui è più ferito di me o almeno credo."Signori, il vostro amico si è svegliato e può tornare a casa, si sta preparando."
Salutiamo il dottore ringraziandolo e saliamo nella mia macchina.
Vedevo l'odio negli occhi di Sascha, avrebbe voluto urlargli contro ma gli feci cenno con lo sguardo di starsene zitto e non dire nulla, ma non funzionò."E allora, Sal, sono bravo a tirare pugni?"
Sal si toccó il segno ormai viola ancora impresso sulla sua guancia sinistra, ancora dolorante.
"Non parli? Il gatto ti ha mangiato la lingua o hai finito il tuo repertorio di stronzate?" Disse alzando sempre di più la voce.
Non ho mai visto Sascha così incazzato.
"Sascha basta, lascialo stare, sta male. "
"Lui sta male? E io come sto? Tu invece, come stai? E Marina?
Lui fa lo stronzo facendoci soffrire e mi dovrebbe venire la pena solo perché ha appena alzato il culo da un lettino di ospedale?"
Sal iniziò a piangere, il volto gli scurì, le guance completamente bagnate e le mani tra i capelli.
"Se solo tu sapessi, ci penseresti due volte a dirmi ciò che stai dicendo."
"Se solo tu sapessi il male che hai fatto a me..." sussurrò Sascha.
Io decisi di non dire nulla e di restare lucido, dovevo guidare e non potevo distrarmi, anche se avrei tanto voluto poter dire qualcosa.
Accompagnai Sascha a casa sua, quando scese dall'auto mi chiese se potessi cenare con lui la sera e accettai, anche se non ne ero molto convinto, poi ci dirigemmo a casa nostra.
Erano le 20:06, fra circa un'ora dovevo vedermi con Sascha.
Finii di editare un video e andai in bagno a prepararmi.
Ci metto sempre un sacco per prepararmi, ma almeno lo faccio con cura anche se non riesco mai a sistemare i capelli nonostante io ci perda gran parte del tempo cercando di dargli una forma.Erano ormai le nove, così scesi in cucina a prendere un sorso d'acqua per rinfrescarmi e uscii di casa urlando un saluto a Sal che era chiuso nella sua stanza.
Salii in macchina e mi diressi a casa di Sascha.
"Eccoti, dove ti va di andare a cenare?"
"Sushi?"
"Sushi."-forse "Sushi" era il nostro "sempre" (okay sono malata)-
Entrammo, ordinammo e iniziammo a parlare del più e del meno e dopo dieci minuti arrivó la nostra (abbondante) portata di sushi.
"So che magari non dovrei fare una domanda del genere, ecco...okay nulla lascia stare." gli dissi imbarazzato.
"Ormai dillo"
"Ora tu cosa...cosa farai?"
"Eh? In che senso scusa?" chiese dubbioso.
"Ora che sai tutto di Sal..."
Ma che domanda stupida ho appena fatto?
Lui esitò senza rispondere"idiota" dissi tra me e me
"Tranquillo, ma...non so come risponderti. " disse imbarazzato cercando di imboccare il cibo come cercando una scusa per non continuare riempiendosi la bocca"
"Perché io?"
"Perché tu?" chiese dubbioso ingoiottendo.
"È strano che tu abbia provato qualcosa per me, insomma, è la prima volta, ma perché io?"
"Ecco, non lo so nemmeno io, perché tu? Insomma, fra tante persone, e tante belle ragazze che mi circondano nessuna mi attira quanto te, certo non avrai un paio di tette Ahah, però...mi incanti. Insomma il modo in cui mi parli, come ti comporti, le tue maniere, le tue ossessioni, la tua simpatia, mi piace tutto di te.
Non mi importerebbe se fossi donna o uomo, tu mi piaci perché sei tu, e no, non sono gay, ma tu sei un'eccezione, una bellissima eccezione." disse sorridendo.
"È bellissimo..."
"Oh, scusa, mi sono dilungato troppo"
"No, anzi, mi ha fatto piacere, anche se è strano."
Nessuno dei due parlo più per tutta la serata, ci impegnammo a finire la cena sorridendomi l'un l'altro.
Ammetto che è stata una delle serate migliori che abbia mai passato con lui...Spazio autrice
Ciaoneh
Scusate l'assenza ma non ho avuto tempo di nulla.
Quasi 700 visual adorooo
Vi amo.
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Why You? ||saschefano||
FanfictionQuesta storia parla dell'amore che nasce tra Stefano Lepri (St3pNy) e Sascha Burci (Anima). Questi due amici, nonché colleghi di lavoro (youtuber), si troveranno ad affrontare molti problemi a causa del loro amore quasi impossibile. Buona lettura...