Capitolo9: Nelle fauci del Drago

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*AVVISO!
Il capitolo è parecchio lungo rispetto agli altri xD
No, bo, vi avvisavo (?)*



Breve legenda:
-Qualcuno sta parlando-
"Qualcuno sta pensando"
'Parla lo Subconscio di qualcuno'



-Non mi seguire. Non mi cercare.- Disse la volpe lentamente, poi si girò verso la coniglietta, che si spaventò alla vista delle iridi rosse del compagno. -Se non vuoi morire.- Sibilò Nick, prima di uscire.

Superato lo shock, Judy balzò fuori dalla tenda e si guardò in torno, preoccupata. Salì velocemente sull'albero, da li avrebbe avuto una visuale di tutto il prato, ma non lo vedeva da nessuna parte.

-Nick!- Gridava il nome del suo compagno a squarciagola, con le zampe a coppa davanti al muso, ma nessuno rispondeva.

-Okay. Okay, Judy. Non farti prendere dal panico, non è il momento. Devi stare calma. Respira Judy, respira.- Sussurrò, balzando giù dall'albero.

Iniziò a camminare in tondo, avanti e indietro, respirando e inspirando. Era riuscita a calmarsi un po', il tanto da ragionare, ma la paura restava. Già, paura. Paura di quello che stava accadendo al suo compagno, paura di ciò che gli sarebbe capitato... paura di perderlo.

-È la stessa cosa che è successa alla signora White. Le stesse parole che le ha detto Alex.- Nella sua mente intanto si facevano spazio le immagini di Nick, dei suoi occhi non più verdi e della sua voce fredda. Scosse la testa energica, doveva andare a salvarlo.

Guardò il bosco e s'incamminò convinta. Avrebbe trovato il suo fidato amico, a costo della sua stessa vita.

Ormai era da venti minuti buoni che camminava, chiamando a gran voce la volpe, ma non era ancora riuscita a trovarlo. Ne lui, ne un possibile indizio.

Teneva le orecchie dritte per udire qualsiasi suono e improvvisamente captò un fruscio dietro di lei.

-Nick?- Si voltò di scatto verso il cespuglio e si avvicinò con cautela. Prese da terra un bastone, poteva essere anche un criminale dopotutto.

-Esci allo scoperto.- Disse tenendo il bastone ben saldo tra le zampe, pronta a colpire chiunque non avesse un muso rosso e due occhi verdi.

-Judy?- Un coniglio bianco uscì allo scoperto e lei gli assestò un colpo in testa.

-Ahia! Calmati, calmati! Sono io, sono David!- Piagnucolò l'altro, tenendosi le zampe sul punto colpito.

-David? Oddio scusami, non ti avevo riconosciuto.- Affermò lei mortificata. -Scusa, credevo fossi un animale cattivo, siamo anche al buio, non ti avevo proprio riconosciuto.- Si avvicinò a lui e prese una benda dalla sua borsa. -Ti ho fatto tanto male? Mi dispiace tanto, perdonami.- Disse ancora, fasciandogli la ferita.

-Fa niente, fossi stato io avrei fatto la stessa cosa in effetti.- Rispose il bianconiglio. -Certo che colpisci forte, però.-

-Scusa... comunque cosa ci fai qui?- Chiese Judy, curiosa.

-Beh, questo posto l'ho scoperto tempo fa, ancora quando mi ero trasferito, a 18 anni. E diciamo che è diventato il mio posto. Ci vengo spesso, quando non riesco a dormire, quando devo pensare o quando voglio solo rilassarmi.- Rispose tranquillo. -Tu invece?-

-Io e Nick eravamo venuti qui per cercare indizi solo che... mentre dormivamo lui si è svegliato, ma non era il solito Nick, aveva un aria minacciosa e le sue iridi erano rosse e... e se ne andato via.-

-L'ho visto poco fa. In effetti mi è sembrato parecchio strano.- Affermò il coniglio pensieroso.

-L'hai visto? Dove stava andando?- Judy rizzò le orecchie, contenta di quella notizia.

-Sì, l'ho visto e l'ho seguito di nascosto. Quando ti ho sentita gridare il suo nome ho deciso di venirti in contro.-

-Ti prego portami da lui!- Esclamò la coniglietta, supplicandolo con lo sguardo.

-Seguimi.-






-È qui dentro?- Chiese Judy, una volta fermati, davanti all'ingresso di una grotta. -Sei sicuro?-

-Al 100%. Te l'ho detto, l'ho seguito fino a qui, poi sono venuto da te sentendo che lo chiamavi.- Rispose David, poi la guardò negli occhi. -Entriamo?- La sorella annuì e accese la torcia. "La sua torcia..." Pensò triste. "Tranquillo, sto venendo da te. Non ti abbandono, Nick. Non ti abbandonerò mai."

Camminarono fino alle profondità della grotta, dove, proprio alla fine, vi era una porta.

-Una porta in una grotta?- Didi aggrottò le sopracciglia, stranito. -Non è strano?- Chiese poi, alla sorella.

-Sì, è parecchio strano in effetti.- Rispose lei, poi mise una zampa sulla maniglia. -Accidenti è chiusa a chiave!-

-Hai una forcina, un fil di ferro... qualcosa di simile?- Chiese il bianconiglio.

-No.- Rispose Judy, guardando dentro la sua borsa, non trovandovi nulla di utile. -Aspetta! Sì, ho una forcina!- Affermò, prendendo l'oggetto dal taschino della sua divisa, per poi porgerlo al fratello.

Il leporide infilò la forcina nella serratura e riuscì ad aprirla dopo un paio di tentativi. -I film d'azione sono utili.- Esclamò dandosi una pacca sul petto.

I due entrarono, percorrendo un lungo corridoio, per poi ritrovarsi in un enorme sala. Le pareti, il pavimento e anche il soffitto erano rosso fuoco. Nei muri ai lati c'erano macchine di ogni tipo e al centro della sala vi era un trono.

-Sembrerebbe un laboratorio.- Disse Judy, guardandosi in giro, illuminando con la torcia le macchine.

Improvvisamente le luci nella sala si accesero, una alla volta e dalla penombra uscì...

-Nick!- Esclamò Judy, pronta a correre in contro al compagno, ma si ritrovò immobilizzata da qualcosa... o meglio, qualcuno. -David? Cosa stai facendo? Lasciami!- Lui in tutta risposta rimase zitto e colpì la coniglietta alla testa, in modo da farle perdere i sensi.






Quando iniziò a riprendere i sensi, sperò che quello che era successo, fosse soltanto un sogno. Solo frutto della sua immaginazione. Sperò con tutta se stessa di svegliarsi nella tenda, con Nick, e di continuare le ricerche. Sperò che il mal di testa che aveva, fosse causato dalla stanchezza e non perché aveva ricevuto un colpo.

Quando aprì gli occhi, le sue speranze si dissolsero nell'aria, vedendo la stessa sala di poco prima. Vide David inginocchiato davanti al trono, un essere seduto su di esso e Nick in piedi al suo fianco.

Judy provò ad avvicinarsi a loro, a Nick, ma non riusciva a muoversi. Era legata come un salame a una sedia.

-La nostra ospite si è svegliata.- Disse allora l'animale seduto al trono. -Come ti sembra il soggiorno qui? Sei comoda in quella sedia?-

-Lurido...- Sussurrò la coniglietta, guardandolo truce.

-Mi dai del lurido? Ho messo anche un cuscino su quella sedia, per essere più comoda. Sono stato gentile no?- Rise l'essere, guardandola con quei suoi maligni occhi rossi.

-Chi sei tu?- Esclamò Judy.

-Oh, ma che maleducato, non mi sono nemmeno presentato. Il mio nome è Drake, il drago di Komodo, lieto di fare la tua conoscenza, Judy Hopps.- Affermò scendendo dal trono per fare un inchino del tutto finto.

-Non si può dire lo stesso per me. Chi sei tu? E come fai a conoscere il mio nome?-

-Oh, Judy, la tua durezza mi ferisce.- Disse il drago di Komodo mettendosi una zampa al petto. -Te l'ho già detto chi sono: Drake, il drago di Komodo e per la seconda domanda, so tutto di te e di Nicholas Wilde.- Concluse, poi si girò verso Nick e gli fece segno di avvicinarsi.

-Nick.- Sussurrò la coniglietta, guardandolo dritto negli occhi. Quelli della volpe erano ancora rossi. -Ti sta manipolando lui, non è vero?- Il predatore si limitò a fissarla, senza però proferir parola. -Torna in te.- Una risata malvagia riecheggiò nel laboratorio.

-È inutile, coniglietta. Il tuo amico non sa più chi sei.-

-No, non è vero.- Rispose lei, poi si rivolse di nuovo a Nick. -Ti prego, sono io. Sono Judy.-

-Non ti riconosce più.- Rise il drago di Komodo.

Judy cercò di liberarsi, muovendosi energica, per allentare le corde, ma finì per terra. Vide la sua borsa a pochi centimetri dal suo muso, così, con le orecchie l'avvicinò a se. Aprì la cerniera con i denti e, sempre con essi, ne tirò fuori un coltellino. Stando attenta, allentò la corda, tagliandola, per poi togliersela del tutto con le braccia.

-Sei riuscita a liberarti? Divertente.- Affermò il cattivo ridendo di gusto. Poi schioccò le dita e il bianconiglio si avvicinò a loro. -Prendila.-

-Agli ordini, mio signore.- Disse David, facendo un inchino, prima di avventarsi su Judy, che riuscì a spostarsi per un pelo.

-Anche tu, Didi. Torna in te.- Lo implorò lei, iniziando a correre per sfuggire dal fratello."Cavolo, è sempre stato più veloce di me." La leporide non poteva far altro che correre e virare di scatto, ma, così facendo, si stava stancando."Sembra non affaticarsi mai. Cosa faccio?" Mentre guardava alle sue spalle, Judy, inciampò e cadde a terra, procurandosi un taglio al braccio abbastanza grande, ma nonostante questo si rialzò e continuò a correre, tenendosi una zampa sulla ferita.

-È una scena divertente, vero Nick?- Chiese ghignando il drago. Non ricevendo risposta si girò verso la volpe, che seguiva con lo sguardo ogni movimento della partner. -Che c'è? Non parli? Il gatto ti ha morso la lingua?-

-No, mio signore.- Rispose Nick, non smettendo di guardare Judy.

"Cosa posso fare?" La coniglietta si ritrovò in trappola in un angolo della stanza.

-Fine dei giochi, sorellina.- Affermò il bianconiglio, avvicinandosi a lei lentamente. Aveva gli occhi rossi, come Nick, solo che tutto l'occhio era di quel colore, non solo l'iride.

"Pensa in fretta, pensa in fretta!" Judy si guardò in torno e vide sul ripiano di fianco a lei un Taser. Con un balzo lo prese tra le zampe. -Mi dispiace.- Sussurrò, prima di colpire il fratello che cadde a terra privo di sensi.

-Divertente, davvero molto divertente.- Rise il criminale, sempre con il suo ghigno stampato sul muso squamoso.

-Zitto o sparo anche a te.- Lo minacciò Judy, puntandogli l'arma addosso.

Il rettile ghignò e schioccò le dita facendo segno alla volpe dietro di lui di avvicinarsi a Judy.

Lui obbedì e camminò verso la preda, era come in uno stato di trance. La coniglietta cambiò bersaglio e puntò il taser verso il suo amico.

-Non costringermi a sparare.- Disse Judy, la zampa e gli occhi le tremavano, ma la voce era ferma. Nonostante questo, Nick continuò ad avanzare verso di lei. -Nick, svegliati!- La volpe si fermò improvvisamente.

-Uccidila.- Disse una voce tetra e possente dietro di lui, Drake.

Il predatore mosse una zampa posteriore, ma la voce di Judy lo fermò di nuovo. -No! Non starlo ad ascoltare!-

-Lo senti? L'odore del sangue.- Insisté il drago, maligno, riferendosi al taglio di Judy.

-No! Pensa ai mirtilli! Quelli sono più buoni, hanno un sapore migliore!-

-Ascolta me... non ti manca? Cacciare, mangiare la carne tenera di una preda.-

Nick ormai se ne stava immobile, a guardare il vuoto. Il suo corpo era ancora manipolato, ma la sua mente non ancora. Non del tutto almeno.

-Ricordati.- Sussurrò la coniglietta. -Ricordati chi sei. Tu non sei questo, Nick, tu sei migliore. Sei una volpe dal cuore d'oro. Hai aiutato tantissimi animali, sei coraggioso e forte. Hai aiutato me. Insieme siamo diventati due agenti di polizia, i primi agenti coniglio e volpe.- Si fermò per riprendere fiato, poi si avvicinò a lui, buttando a terra l'arma. -Sei un animale dal cuore d'oro, lo ripeterei all'infinito, perché è la pura verità. Nella tua vita ti hanno calpestato troppe volte, ma ora hai tantissimi amici. Il capitano Bogo, anche se non lo da molto a vedere, è fiero di te. Clawhauser... quel ghepardo stravede per te. Tutti nella centrale ti rispettano e ti ammirano. Mia madre e mio padre ti adorano per quello che sei. E poi hai me, sei il mio migliore amico, Nick.- Si fermò a pochi passi da lui e gli sorrise dolce, tendendogli la zampa. -Torna da me, dagli altri. Rivogliamo tutti il vero Nicholas Wilde.-

-Ju-Judy...- Gli occhi della volpe stavano pian piano riacquistando il loro colore naturale.

-Ma che scena commovente.- Una risata tetra riecheggiò nel laboratorio e quando cessò, Drake aprì il palmo della zampa, per poi richiuderla in un pugno.

Nick sentì un forte dolore alla testa che lo costrinse ad accasciarsi a terra. La coniglietta corse verso di lui preoccupata, ma una sottospecie di barriera attorno alla volpe non le permetteva di avvicinarsi.

-Non puoi attraversare quella barriera, è tutto inutile.-

-Che cosa gli stai facendo!?- Urlò la coniglietta rivolta al drago di Komodo, lui la guardò con faccia innocente ma al tempo stesso maligna.

-Io? Oh, coniglietta, non gli sto facendo assolutamente nulla. Sta facendo tutto da solo. Se non opponesse resistenza sarebbe tutto più facile e meno doloroso.- Spiegò l'animale, poi ghignò. -Vieni, godiamoci lo spettacolo.-

Dopo l'ultima affermazione Judy lo guardò scandalizzata e schifata. "Ma non ha un briciolo di animalità* questo qua?"

-Non vieni? Ed io che ci speravo.- Finse di essere dispiaciuto, ridendo sotto i baffi.

-Nick! Non smettere di lottare! Hai capito? Non arrenderti! Il dolore passerà, tutto passerà, ma non devi smettere di lottare!- Judy incitò il compagno e continuò a farlo per dieci minuti buoni.

La volpe intanto si contorceva dal dolore, continuava a tenersi la testa tra le zampe, urlando. Quella visuale era uno strazio per la coniglietta, che ormai aveva le lacrime agli occhi. Si sentiva così impotente.

-Smettila di lottare, ti stai solo facendo del male inutilmente.- Disse allora il rettile, avvicinandosi a lui.

-Non ti avvicinare!- Gridò Nick. La barriera che il rettile aveva creato gli si ritorse contro, scaraventandolo verso il tavolo.






-Tesoro, non devi mai avvicinarti a un essere come quello, hai capito?- No, io non sono cattivo. Quel cucciolo può avvicinarsi a me, non ho intenzione di fargli del male.

-Non vedi? Ha cercato di azzannarti!- No. Non è assolutamente vero! Io stavo cercando di aiutarlo, stavo solo mettendo delle bende al suo ginocchio sbucciato.

La gatta davanti a me mi guarda con disprezzo. Sento il petto farmi male. Perché tutti mi trattano così? Perché tutti mi disprezzano? Non ho fatto nulla!

-Visto? È così che ci trattano gli animali.- Drake! Farabutto, io ti sbatto in prigione!

-Oh, Nick, ti sto solo aiutando e vuoi mettermi dietro le sbarre? È questo il tuo ringraziamento?- Il suo tono è divertito, maledetto...

-Ma io sono buono, perciò ti aiuterò lo stesso, anche se mi ringrazi così.- No, io non voglio essere aiutato da te! Vattene dalla mia mente, vattene!

-Credevi che ti avremmo fatto entrare negli scout senza la museruola? Sciocco.- Io volevo entrare veramente a far parte degli scout. Non avevo cattive intenzioni, lo giuro!

-Senza museruola non ti accetteremo mai.- Perché? Perché no? Voglio solo sapere il perché...

-Il perché? Ma non ti è chiaro? Sei una volpe. Semplicemente questo basta come risposta alla tua domanda.- Semplicemente questo...

-Li devi odiare tutti!- Di nuovo Drake. -Loro ci disprezzano! Odiali! Odiali.- No, non voglio odiarli.

-Perché no, Nick? Ti trattano come se fossi spazzatura. Ti calpestano come se fossi un comune marciazampe.- Lo so, lo so! Accidenti, cosa devo fare!?

-Nick.- Una voce dolce, calda, amichevole... Judy? -Nick.- Mi volto verso di lei e la vedo sorridermi dolce. Quel sorriso che mi fa sciogliere come burro al sole.

-Judy? Sei tu?- Sussurro, tendendo una zampa verso di lei.

-Sì. Smettila di lottare, Nick. Sai già qual è la tua scelta. Sai già qual è la cosa giusta.- Dietro di lei appaiono altre figure.

-Sei forte, Nick. In tutto! Sei forte di fisico, di carattere... e sei anche forte nel senso in cui ne parlano molto i cuccioli d'oggi. Sai quei tipetti che si dicono: ehy amico, sei davvero forte, come ti butta?-

-Okay Clawhauser, può bastare.- Lo interrompe il capitano, con la zampa in fronte. -Agente Wilde... smettila di piangerti addosso e torna a lavoro.-

-Devi tornare a trovarci, caro. E come l'altra volta ti prepareremo una crostata di mirtilli!- La signora e il signor Hopps mi guardano sorridendo.

-Hai sentito Nick? Ti vogliono tutti bene.- Judy mi tende la zampa, sempre sorridendomi. -Ora torna da noi.- La guardo per un po', poi prendo la sua zampa, sorridendo a mia volta.





-Judy.- Disse a fatica il predatore, tendendo la zampa verso di lei.

-Sono qui, Nick.- Rispose subito lei, avvicinandosi e prendendo la zampa di lui, nonostante ci fosse la barriera. -Sono qui.- Sussurrò abbracciandolo, scoppiando a piangere.

-No!- Urlò Drake, balzando verso di loro. -Vi ammazzerò entrambi!- Prima che potesse toccare i due, il rettile si ritrovò col muso per terra.

-Così te ne stai buono e zitto per un po'.-

-Didi!- Esclamò Judy, correndo verso il fratello, che teneva tra le zampe un bastone di ferro. -Sei tornato in te!-

-Già.- Rispose solo il bianconiglio. -Vi sono mancato?-

-Neanche un po'.- Affermò Nick, sorridendo sghembo. Era debole, ma il suo senso ironico non lo aveva di certo perso.

-Quanto sei carino Nick, ti preferivo prima, quando eri posseduto.- Ghignò l'altro, ma ormai la coniglietta aveva capito che era il loro strano modo di volersi bene.

-Chiamiamo i rinforzi.- Disse Judy, sorridendo, mentre prendeva il telefono.

Era tutto finito ormai.



*La interpreto come la parola umanità, solo che si parla di animali quindi animalità xD ho guardato sul dizionario cosa volesse dire e soprattutto se esiste una parola simile, ma non ci ho capito molto quindi usiamo la mia interpretazione ^^'



Angolo Autrice

Eccomiiiii! Come ho avvisato sopra, è venuto piuttosto lungo xD infatti è il capitolo più lungo di tutti... e anche il più importante. Non vedevo l'ora di scriverlo e pubblicarlo **

Questa fiction mi ha riempita d'orgoglio... è la mia bambina ** okay no x)
Ma è la prima fan fiction con più capitoli che concludo senza eliminare la storia xD

Notizia notizzietta! (?) Questo è ufficialmente il penultimo capitolo! Il prossimo sarà quello decisivo gente! :D e sarà il più carinoooo ihihiihihihihi ^0^ (?)

Quindi, ci vediamo all'epilogo gente! Ancora non ci credo che siamo alla fine *^*

Baci, Vale

➤ 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐘 𝐀𝐍𝐃 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐃𝐀𝐓𝐎𝐑 • » 𝘞𝘪𝘭𝘥𝘦𝘩𝘰𝘱𝘱𝘴 . . .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora