Epilogo

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Breve legenda:
-Qualcuno sta parlando-
"Qualcuno sta pensando"
'Parla lo Subconscio di qualcuno'






-Coraggio Nick!- Esclamarono tutti.

Dopo l'arresto di Drake, furono ritrovati altri animali, probabilmente manipolati come Nick e David, tra cui il leopardo Alex. I due agenti avevano anche scoperto che il drago riusciva a manipolare prede o predatori grazie a una zanzara meccanica. Il sangue preso veniva portato in una macchina, collegata a sua volta a Drake.

Ormai tutti gli animali che Hopps e Wilde avevano conosciuto sapevano dell'attrazione tra i due. Nick era completamente cotto, la dolce coniglietta Judy Hopps gli aveva fuso il cervello.

-La signorina Judy è un animale dolce e buono! Non può dirti di no, signor Nick!- Esclamò una tartarughina, avvicinandosi al predatore, muovendo le sue pinne allegra. La volpe si ricordava molto bene di lei, era la tartaruga che Judy aveva aiutato in spiaggia.

-Già.- Dentro di se, Nick, stava impazzendo. Non aveva mai fatto una cosa simile, si sentiva spaventato, oltre che agitato. Insomma, e se andava male?

-Andrà tutto bene, tesoro.- Affermò la signora Lontini. Ora gli leggeva nella mente? -Devi solo comportarti in modo naturale e lei cadrà ai tuoi piedi.- Concluse facendogli l'occhiolino.

-Avanti, amico. È un appuntamento, non è la fine del mondo.- Alex si avvicinò a lui, dandogli una leggera pacca sulla spalla.

-Ma non dire sciocchezze! Quando volevi chiedere un appuntamento a Leyla eri un fascio di nervi, tesoro.- Affermò la madre del leopardo, avvicinandosi anche lei.

-Mamma...- Il felino si mise le zampe sugli occhi, pregandola con la voce di stare zitta.

-Sì, mi ricordo che dicevi:"Ma e se mi dice di no?! Mamma, non ti rendi conto che sarebbe la fine del mio mondo?! Leyla è tutto per me!" Quanto eri tenero! Soprattutto quando lei ha accettato. Oh, il mio cucciolo diventa grande.- Sospirò infine asciugandosi una lacrimuccia con un fazzoletto, mentre il figlio si spiattellava una zampa sul muso, imbarazzato.

-Ce la puoi fare, furbacchione!- Esclamò un grosso rinoceronte, dando un colpo amichevole a Nick che, pur essendo un "colpetto", lo fece cadere a terra. -Oh, Sante Palme, scusami tanto. Non volevo, ti sei fatto male?-

-Ti devi dare una svegliata, volpe.- Ghignò David, seduto all'ombra ai piedi di una palma. -Altrimenti qualcuno arriverà prima di te.-

-Grazie per l'incoraggiamento, Didi.- Rispose la volpe, sottolineando l'ultima parola.

-Il coniglio bianco ha ragione!- Esclamò la signora Lontini, per poi spintonarlo. -Vai e conquistala! E non dimenticare la torta Nidy.- Concluse porgendogli un vassoio. La volpe lo prese, ringraziandola con un sorriso.

-Okay, ora vado.- Nick fece un lungo respiro, poi inspirò e si avviò verso l'hotel. Dietro di lui, tutti i suoi amici gli urlavano parole d'incoraggiamento. Fortuna che la loro stanza era nell'altro lato dell'hotel, o Judy li avrebbe sentiti.

-Va bene, devi solo chiederle di uscire. Coraggio, Nick, puoi farcela.- Sussurrò a se stesso una volta davanti alla porta della loro camera. -Okay, allora... ehy, Judy, ti andrebbe di uscire con me?- Chiese, facendo un sorrisetto malizioso. -No no, non va bene. Troppo... troppo perverso.-

Sospirò, per l'ennesima volta in quella giornata, e poi riprovò. -Ciao Judy, ecco, volevo chiederti se ti andrebbe di uscire con me. Ti prego accetta.- Detto ciò si mise una zampa sulla fronte. -No, neanche questo va bene. Accidenti, come devo chiederglielo?-

Improvvisamente la porta della camera si aprì, rivelando una Judy con addosso una canottiera e dei pantaloncini, entrambi semplici. Eppure anche così, agli occhi di Nick, appariva bellissima.

-Nick? Che ci fai qui fuori impalato? Vieni dentro.- Disse la coniglietta aprendo di più la porta.

-E-ecco i-io.- Accidenti a lui, proprio in quel momento doveva balbettare? "Okay, Nick, è arrivato il momento. Chiediglielo senza troppe cerimonie."

La volpe si schiarì la voce e ritentò, con voce più calma e ferma. -Mi chiedevo se... se ti andava di uscire con me. Sta sera.- "Ce l'ho fatta!"

La partner lo guardò per un po' poi disse, titubante: -Be, ecco... a dir la verità sono molto stanca. Sai, dopo la cattura di Drake e la festa di quei pazzi.- Rise leggermente, al ricordo della sorpresa che avevano preparato per loro.

Il mondo di Nick sembrò crollargli addosso. Lo stava rifiutando? Ecco! Lo sapeva che era una pessima idea, ma come uno sciocco si era fatto coinvolgere dagli altri.

-Però...- Un barlume di speranza si accese dentro di lui. -Mi farebbe piacere, quindi, sì certo, perché no?- Affermò sorridendo.

Il cuore della volpe scoppiò di felicità. Aveva accettato! Ma non poteva di certo mettersi a ballare davanti a lei, lo avrebbe preso per pazzo.

-Perfetto, allora intanto riposati. Vengo a prenderti alle 7.- Disse Nick, sorridendo, poi si ricordò della torta. -Oh, ecco, questa è per te.-

-È la torta della signora Susi!- Esclamò Judy contenta. -La mangeremo sta sera... grazie mille.- Gli sorrise dolce e il predatore sentì le zampe improvvisamente molli.

-Allora, a dopo.- Disse Nick, prima di uscire e chiudersi la porta alle sue spalle.

Scese le scale e uscì fuori con un sorriso da un orecchio all'altro, notando che tutti erano ancora dove li aveva lasciati.

-Allora?- Chiese Alex, pur sapendo già la risposta per via del sorriso della volpe.

-Ha accettato.- Affermò, infatti, il predatore. Non ebbe il tempo di dire o fare altro che si ritrovò addosso un rinoceronte, due leopardi delle nevi, una lontra, una tenerissima tartarughina e persino un coniglio bianco.

Nonostante fosse a terra, schiacciato da sei animali pazzi, Nick non fece a meno di sorridere.






Passarono le ore e si fece sera. Erano le 18.30, mancava mezz'ora e una certa volpe era agitatissima.

-Questa cravatta è strettissima.- Affermò cercando di allentarla, ma senza riuscirci. Ogni mattina, puntualmente, si metteva la sua cravatta preferita, ormai era un genio nel fare il nodo, ma per qualche strana ragione, in quel momento, non ci riusciva.

-No, non è stretta. Sei tu che sei troppo agitato.- Spiegò un leopardo delle nevi avvicinandosi a lui. -Dà qua, ti do una zampa.- Disse poi, prendendogli la cravatta dalle zampe e rifacendogliela in modo giusto. -Va meglio?- La volpe annuì.

Non avendo con se un abbigliamento adeguato per la serata, Alex gli aveva gentilmente prestato una camicia bianca e dei pantaloni neri del padre, dato che avevano più o meno la stessa taglia. I pantaloni gli andavano un po' larghi, ma per fortuna che al mondo avevano inventato le cinture.

Ormai Nick era pronto, si era fatto una doccia, spazzolato per bene il pelo e lavato i denti nella sua camera d'albergo, mentre Judy dormiva. Sapeva che la coniglietta aveva il sonno pesante, quindi poteva benissimo andare in giro per la stanza senza la paura di svegliarla, ma era stato comunque molto cauto e silenzioso.

Dopo essersi lavato era andato a casa del leopardo, per mettersi i "vestiti giusti", come diceva il felino.

-Direi che sei apposto.- Affermò Alex, sorridendo.

-Sì dai, va bene.- Disse Nick, annuendo, guardando la sua immagine riflessa sullo specchio.

-Perfetto, sono le 18.35, ora ti riportiamo in albergo a prendere la tua bella.-

-Nick, caro!- Esclamò Crystal White, una volta che il figlio e la volpe erano arrivati in soggiorno. -Tieni.- Disse porgendogli una rosa viola. -Dalla a Judy.- Sorrise dolce, poi spiegò: -Le rose viola hanno un bellissimo significato. Esprimono innamoramento a prima vista. Perché è questo quello che è successo a te, giusto?- La volpe si ritrovò ad annuire, prendendo la rosa in zampa.

Nick si era innamorato di Judy sin dal primo incontro? Anche se l'aveva presa in giro? Sì. Si era innamorato di lei quando era entrata in quel negozio e aveva comprato per Finnic il ghiacciolo Jumbo. Si era innamorato di lei quando in lui aveva visto solo un povero padre con suo figlio e non una volpe. Si era innamorato di lei semplicemente quando aveva incontrato per la prima volta i suoi meravigliosi occhi viola... solo che nemmeno lui lo sapeva.

Dopo venti minuti si ritrovò davanti all'albergo, salutò i due leopardi e si avviò verso la sua stanza. Il cuore gli batteva forte, sempre di più ad ogni scalino che faceva. Quando si trovò davanti alla camera numero 88, guardò l'ora sul display del cellulare: le 19.00. Più puntuali di così non si poteva.

Bussò alla porta e sentì la voce della compagna esclamare: -Arrivo!- Per poi ritrovarsela di fronte dopo neanche due minuti.

La volpe deglutì, quella che aveva davanti non era Judy Hopps... era un angelo sceso in terra.

La coniglietta aveva addosso un vestito semplice, lungo fino al ginocchio e con una sola spallina. La fasciava alla perfezione e, nella sua semplicità, la rendeva ancora più bella e pura. Era di colore viola e metteva in risalto i suoi occhi che in quel momento erano ancora più dolci per via di un leggero velo di mascara. Da quando la conosceva, Nick, non aveva mai visto del trucco sul muso di Judy, ma, in quel momento, stava da Dio, nonostante il mascara fosse talmente poco che quasi non si notava.

-Sei... sei bellissima.- Sussurrò la volpe ancora in stato di trance. Judy arrossì e agli occhi di Nick parve ancora più incantevole.

-Grazie.- Sussurrò di rimando la coniglietta, sorridendo con ancora le guance arrossate.

-Questa è per te.- Affermò poi Nick, porgendole la rosa che aveva tra le zampe. Gli occhi di Judy s'illuminarono.

-Ma è bellissima.- Esclamò lei prendendo il fiore e annusandone il dolce profumo. -Non dovevi, Nick. Davvero.- Disse poi, non smettendo di sorridere.

-Per la mia Carotina, questo ed altro.- Rispose la volpe.

La leporide si avvicinò al suo letto e vi poggiò la rosa sul cuscino, poi torno da Nick.

-Non voglio portarmela con me, potrebbe rovinarsi.- Spiegò una volta di fianco al partner.

-Non la metti in un bicchiere d'acqua?- Chiese allora il predatore. Judy scosse la testa, energica.

-Assolutamente no! Se la metto nell'acqua poi appassirà e sarebbe un peccato. Voglio farla essiccare, in questo modo rimarrà così per sempre.- La volpe sorrise a quell'affermazione, voleva dire che teneva a lui se voleva tenersi la rosa per sempre.

-Dove mi porti di bello?- Chiese la coniglietta una volta usciti dall'hotel.

-È una sorpresa.- Affermò Nick, guardandola di sottecchi.

-Nooo! Ora sono curiosa, uffa.- Judy mise broncio infantile, divertita, e la volpe rise.






-Eccoci qua.- Disse il predatore, una volta arrivati davanti al ristorante gentilmente consigliato da Rino. Gli aveva detto che aveva portato lì sua moglie, quando voleva chiederle di sposarlo, e che era un posto magico e molto romantico.

-Romeo & Juliet.- Sussurrò Judy, più a se stessa, leggendo l'insegna sopra la porta.

Lei adorava quel film. Parlava di un lupo e di una gatta. Erano di due famiglie diverse: I Lupecchi e i Gatuleti*. C'era odio tra le due razze, ma Romeo Lupecchi e Giulietta Gatuleti s'innamorarono profondamente l'uno dell'altra. Purtroppo, i due morirono ancora giovani, per via dell'ostilità delle famiglie.

-Vogliamo entrare, madame?- Chiese Nick, facendo un inchino all'antica e porgendo il braccio alla compagna.

-Certo, mio prode cavaliere.- Affermò Judy, inchinandosi anche lei come una nobile dama medioevale, per poi prendere a braccetto la volpe ed entrare.

Il ristorante era piuttosto elegante e romantico. C'erano due sale, una interna e una esterna. Quella interna non era grande, ma neanche piccola. I muri di un rosa pesca sbiadito, le rose rosse poste in eleganti vasi sui tavoli e le luci soffuse rendevano il luogo molto romantico. Le tovaglie erano dello stesso colore del muro, mentre le sedie rivestivano di una federa rossa come le rose.

I due decisero di cenare all'aria aperta così, accompagnati da un cameriere, si sedettero ad un tavolo.

La sala esterna era senza pareti e sopra i loro musi vi era un tendone, per riparare da eventuali, anche se rare, piogge o dal sole cocente. Girando la testa di poco, alla loro destra, si poteva notare il mare, ora di un arancione acceso per via del tramonto. Era veramente un posto magico.

Nick si appuntò nella mente di ringraziare il rinoceronte per l'ottimo consiglio.

Una volta seduti calò un velo d'imbarazzo tra i due, era pur sempre un appuntamento, in un posto così romantico poi... ma dopo qualche minuto iniziarono a parlare del più e del meno.

Le loro ordinazioni arrivarono in fretta e iniziarono a mangiare, continuando a chiacchierare. Mangiarono con calma, ma arrivarono al dolce senza nemmeno accorgersene.

-Allora, ti stai divertendo?- Chiese Nick riempiendosi il bicchiere d'acqua.

-Sì, certo, con te mi diverto sempre.- Affermò la coniglietta sorridendo sincera.

-Quando abbiamo finito ti va di andare a vedere le stelle in spiaggia? O preferisci fare qualcos'altro?-

-La spiaggia va bene.- Rispose Judy, addentando una fetta di mela. -Questa macedonia è squisita.- Nick annuì.






Dopo aver pagato il conto, come prestabilito, i due andarono in spiaggia. Si sedettero sulla sabbia tiepida, cullati da una leggera brezza. Si stava bene, nonostante fosse notte da ormai due ore, ma, dopotutto, erano a Marinary e lì si stava bene in canottiera anche alle due di mattina.

-Una stella cadente!- Esclamò Judy dopo un po'. Stava col muso in aria da minuti ormai e Nick, beh, Nick la guardava con la coda dell'occhio. -Esprimi un desiderio.- Continuò, prendendosi le zampe a mo' di preghiera, chiudendo gli occhi.

-Vorrei passare altri momenti come questi insieme alla mia Carotina.- Sussurrò Nick, guardando il cielo.

Judy lo guardò, arrossendo. Lo aveva davvero detto? O se lo era sognato?

La volpe si girò verso di lei e la guardò negli occhi, leggendovi una strana luce. Decise che quello era il momento giusto per dirglielo e, anche se era agitato e spaventato, doveva farlo nel modo più deciso possibile. Glielo aveva raccomandato Alex:-Diglielo nel modo che preferisci, l'importante è essere dolce, con una voce decisa e sicura. Ah, guardala negli occhi mentre lo dici.-

-Senti, Judy, ti voglio fare una domanda.- Disse deciso, guardandola negli occhi. Ce la poteva fare, ne era sicuro. Lei gli fece un segno d'assenso, così continuò. -Tu sai qual è il significato della rosa viola?- Era una domanda un po' strana, ma lui aveva un piano per dirle quello che provava.

-Ecco... non ne sono sicura, ma credo che voglia dire lealtà o fedeltà. Non mi ricordo.- La coniglietta ci pensò su.

-No, credo ti confondi con le rose blu. Le rose viola rappresentano l'innamoramento a prima vista.- Spiegò la volpe, non smettendo di guardarla negli occhi. Vide il nasino di Judy iniziare a trema, ma continuò a parlare. -Ed è per questo che te l'ho regalata. Perché mi sono innamorato di te sin dalla prima volta che ti ho vista.-

Nick vide che gli occhi della compagna si stavano riempiendo di lacrime e, in pochissimo tempo, tutta la sicurezza che aveva negli occhi si spezzò.

-No, no ti prego non piangere. Accidenti, lo sapevo che non dovevo dirtelo. Non è normale per una volpe innamorarsi di un coniglio. Perché mi sono fatto convincere? Lo sapevo che non dovevo dare ascolto a quel branco di pazzi. Ti prego non piangere, mi rimangio tutto, ma per favore, non piangere.- Iniziò a parlare a vanvera, senza notare l'enorme sorriso che aveva Judy.

-Non dire altro.- 'Ecco, adesso non vorrà mai più vederti, brutto idiota!' Urlò la coscienza di Nick, dentro di lui.

La coniglietta si buttò tra le braccia della volpe, cogliendola di sorpresa. -Anche io sono innamorata di te.- Disse lei, affondando il muso nel petto del partner, sentendo il cuore di lui battere velocissimo.

Era ancora scioccato, ma la felicità prese il possesso di tutto e si ritrovò a sorridere come uno scemo, per poi prendere delicatamente le guance della coniglietta con le zampe. La guardò negli occhi e poi, forse per la felicità, forse per l'enorme amore per lei, la baciò con tutta la dolcezza del mondo.

Il bacio durò forse per minuti interi. Sapeva di amore, quello vero. Quando si staccarono i due si guardarono negli occhi con infinita dolcezza, sorridendo felici.

Rimasero fermi così. La coniglietta felicemente imprigionata tra le braccia della volpe, che stringeva a se Judy, la sua Judy.




*Lo so che in realtà erano Montecchi e Capuleti... ma nella mia storia sono un lupo e una gatta... dai, ci stanno troppo Lupecchi e Gatuleti xD (?)



Angolo Autrice

Ed ecco qui la fine di "La Preda e Il Predatore" :)
Giuro che mi sono auto commossa (?)

Vi ringrazio. Vi ringrazio veramente di cuore, perché se la storia ha avuto così successo ed è finita è solo grazie a voi. Se non mi avreste incitata, probabilmente sarebbe finita cancellata come tutte le mie altre storie. Davvero, vi adoro tutti. Grazie mille

Sono veramente orgogliosa di annunciare che questa storia è finita. È la prima che riesco a completare senza cancellarla perché mi faceva o faceva (a voi) troppo schifo.
Ce l'ho fatta e lo devo grazie a voi *-* non smetterò mai di dirlo, grazie con tutto il cuore.

Detto questo, volevo dirvi che probabilmente ci sarà almeno un' altra storia perché ho in mente un'altra fiction su sti due... quindi non è finita, mi avrete ancora tra i piedi eh ;D

Noi ci vediamo alla prossima ^-^ grazie ancora *^*

Baci, Vale

➤ 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐘 𝐀𝐍𝐃 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐃𝐀𝐓𝐎𝐑 • » 𝘞𝘪𝘭𝘥𝘦𝘩𝘰𝘱𝘱𝘴 . . .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora