Capitolo 42

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Echo's Pov

Si sta facendo tardi ed io non sono nemmeno vestita.
Genn ed Alex dovrebbero passare tra pochi minuti, ma a me l'idea di stare in un locale popolare pieno di ochette che urlano quanto vorrebbero farsi il mio ragazzo, non mi piace tanto.
So che dovrei essere felice per loro e che finalmente sono riusciti a coronare il sogno di suonare in un locale, ma non riesco a vedere il lato positivo della situazione.
Accendo la televisione e mi sdraio sul divano.
Poco dopo sento la macchina di Alex parcheggiare nel vialetto.
Il clacson inizia a suonare, mentre Alessio continua ad urlare dall'auto.
"Echo esci, o arriveremo in ritardo!" .
In tutta risposta urlo di lasciarmi stare, che non ho nessuna intenzione di venire.
Sento una portiera sbattere, dei passi e qualcosa che struscia sulla porta.
Poi, la voce di Genn.
"Echo, perfavore, esci. Cosa c'è che non va?" Chiede con tono nervoso.
"Ci saranno sicuramente delle ragazze. Oche. Faranno commentini su quanto siete scopabili e su come rimorchiarvi di fuori. So come sono queste cose ed io non voglio nemmeno sentire una sola stronzata che esca da quelle bocche impiastricciate di rossetto." rispondo con un accenno di rabbia. Lo sento sbuffare.
Mi ricorda cosí che è la loro possibilitá e che sto rischiando di rovinarla.
Apro la porta e mi getto tra le sue braccia a testa bassa, con un senso di colpa.
Lui mi accarezza i capelli dicendo che sarà una serata tranquilla e che non ci saranno problemi .
Volo di sopra a prepararmi, mi infilo i vestiti velocemente e porto un mascara ed un rossetto in macchina.
Quando apro lo sportello dell'auto, vedo Alex alzare le mani al cielo, seguito da Abby che scoppia a ridere.
Ci mettiamo comodi e partiamo velocemente, dato il ritardo. Arrivati al locale adocchio già due o tre ragazze poco vestite e che, nonostante siano solo le sette di sera e non sia iniziato nemmeno lo spettacolo, si passano una bottiglia di Jack Daniels ridacchiando, cercando di stare in equilibrio sulle Jeffrey Campbell vertiginose.
Già lanciano occhiatine di approvazione sia ad Alex che a Genn, cosa che mi procura non poco fastidio.

Mentre siamo sedute al bancone ad aspettare che i ragazzi finiscano il Sound Check, arriva l'allegra comitiva dei loro amici, che ci si avvicina sorridente.
"Ciao ragazze" esclama Antonio con uno strano tono di voce, come ansioso.
Lo saluto con un gesto veloce, facendo lo stesso con Cesare e Leo.
Dietro, sento una ragazza gridare contro il palco.
"Andiamo a divertirci qua fuori, biondino!".
La guardo nella speranza che possa prendere fuoco.
Genn dal palco sta ridendo, mentre mi guarda e mi lancia un bacio.
Incazzata, alzo il dito medio, distogliendo lo sguardo.
Le risate scoppiano fragorose, seguite dal commento immancabile di Abby.
"Con questo caratterino sei quasi meno irritante di prima".
La serata non poteva iniziare in modo peggiore. Fanculo.

ABBY'S POV

Finalmente sono passate le 22:00 ed i ragazzi hanno iniziato a suonare da almeno un'oretta.
Beh non so se essere più infastidita o entusiasta.
Infastidita perchè quelle oche continuano a parlare di quanto vorrebbero farsi i nostri ragazzi.
Entusiasta perchè i ragazzi vanno alla grande, sono molto fiera di loro.
Credo che il fatto di avere alle calcagna Mcfly, Leo e Cesare dovrebbe infastidirmi, ma in fin dei conti ci troviamo bene con loro.
Antonio è un po' strano con me.
Probabilmente è una giornata un po' così.
"Babysitters,  possiamo bere anche noi qualcosa o è vietato?" Chiedo.
I ragazzi si guardano tra di loro finché non è Anto a rispondere.
"Ma sì, tanto volevo prendermi un altra birra al bancone. Venite."
Beh ci sta andando giù pesante con le birre.
Sarà la terza credo.
Sia io che Echo ordiniamo un bicchiere di vodka Lemon.
Un po' strano e forte  per i miei gusti.
Il tasso alcolico non è basso, ma se non voglio picchiare quelle stronze  sarà meglio calmarmi.
Poi è sabato Cristo, bisogna divertirsi.
"Forte eh?" Chiede Cesare vedendo le nostre espressioni.
"Beh ci serviva." Puntualizza Echo.
"Perchè?" Chiede Leo, incuriosito.
"Feola ma scherzi? Non senti i commenti che fanno quelle Bau la' sui nostri ragazzi?" Ribatte Echo.
Lui annuisce.
" Beh sí mi sorprende che non le abbiate uccise. Soprattutto tu Abs. " Aggiunge Leo.
"Scusami?" Chiedo.
"Beh ti conosco poco ma si vede che sei leggermente  irascibile. " Sì spiega.
Dopo un momento di silenzio, una voce irrompe.
"Lei è molte Cose." Aggiunge Mcfly con lo sguardo perso nel vuoto.
Leo e Cecio si scambiano uno sguardo, ma restano in silenzio.
"Abs guarda lì?" Dice Echo indicandomi una ragazza ubriaca che lancia il reggiseno sul palco.
È troppo.
"Altri due Prego! " chiedo al barista riferendomi ai bicchieri.

Dopo il secondo bicchiere di vodka Lemon la mia mente è più tranquilla.
Anche Echo scherza tranquillamente con gli altri, senza la tensione che aveva prima.
"Abby mi accompagni a fumare?" Mi chiede Antonio improvvisamente.
"Certo."

Usciamo di fuori e c'è un vento leggermente caldo, nonostante sia primavera.
O forse è l'alcol a riscaldarmi.
Tiro fuori anche io una sigaretta dalla borsa.
"Ancora fumi?" Mi domanda lui.
Annuisco.
"Poco, ma Alex non lo sa. Quindi non glielo dire." Dico.
"Tutto per te, principessa." Risponde con uno strano sorriso.
Annuisco.
"Anto, tutto apposto? Ti trovo un po' strano." Ammetto.
Ride sommessamente.
Passa un po' di minuti in silenzio ed io continuo a scrutarlo interrogativa.
Tutto ad un tratto diventa serio.
"Sai che c'è? C'è che è tutta la sera che ti voglio." Sussurra.
" Lo sai che ci sono sempre per parlare." Dico, sperando vivamente di non aver frainteso.
Brilla Sì, stupida no.
Eppure non lo farebbe mai.
Si,  deve essere di certo così.
"Ma non per parlare Abby. So che non sei stupida. L'hai capito." Dice iniziando ad avvicinarsi a me.
Spegne la sigaretta ed io faccio lo stesso.
Indietreggio arrivando  a toccare il muro dietro di me.
Lui avanza Lentamente.
"È che ho preso una bella cotta, Abigayle."
Deglutisco.
Allunga le braccia al muro, impedendomi di spostarmi.
Si avvicina al mio orecchio, fino a toccarlo con le labbra.
"E ti desidero da morire. E dovrei andare all'inferno per ciò che provo. Tradisco il mio migliore amico. Ma ogni cellula del mio corpo ti desidera." Biascica lentamente.
Sposta le labbra davanti al mio viso.
Riesco a sentire l'odore dell'alcol su di lui.
Il suo corpo preme sul mio.
Quel poco di lucidità mi dice di scappare, ma non è abbastanza.
Il suo respiro caldo e veloce, lo sento sulla mia pelle.
"Concedimelo. " sussurra, per poi premere le labbra sulla mia bocca, improvvisamente.
Ma cosa cazzo fa?
Rimango immobile mentre le sue labbra continuano a muoversi sulle mie.
Non posso liberarmi, è troppo vicino e non voglio passare alle maniere forti.
"Ti prego Abby." Mi sussurra sulle labbra, in attesa di una mia risposta al bacio.
Ed io mi ripeto che ha ragione: non sono stupida ed avevo capito che Antonio provasse qualcosa, fin dal primo giorno in cui ci siamo incontrati.
Ma non pensavo si sarebbe spinto a tanto solo con l'aiuto di tre birre.
Un altro pensiero si fa strada in me.
Amo Alessio. Amo Alessio. Amo Alessio.
"Anto no! Cazzo, Io amo Alessio." Sussurro, cercando di allontanarlo.
Mi sento le labbra gonfie, a causa della sua insistenza sulla mia bocca.
Giro la testa, cercando di evitare un altro bacio.
Ed è in quel momento che lo vedo.

SpazioAutrici
FALALALALALALAAAAAAA. 
Okay molte di voi ci uccideranno ma okeeee.
Scusate di nuovo per il periodo di pausa...

Ma ora we're Back ed abbiamo già quasi pronto il prossimo capitolo.
Bad Mcfly.
Curiose? Eheh.
Nella speranza che non ci abbiate abbandonate.
Eleonora e Giulia ♥

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