2° - "Anna..."

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Quando tornai a casa, ci misi davvero poco a salire in camera mia, togliere la cartella e buttarmi sul letto, per raccontare ad Anna ciò che era successo qualche minuto prima.
La chiamai ed il suo cellulare squillò un paio di volte.
"Ehi" disse
"Anna, non sai chi mi ha completamente travolta per terra" le risposi
"Chi?" domandò. Feci una piccola pausa
"Dylan!" esclamai
"Quel Dylan? Quello biondo con gli occhi azzurri? Quel figo da farsi?" domandò, facendomi venire il voltastomaco
"Che cosa?! Hai sempre detto che fosse un grande stronzo!"
"Mai rimangiato. Solo che, andiamo, fisicamente non puoi dirgli nulla" rispose lei, lasciandomi riflettere. Tuttavia, non risposi.
"Mi ha fatta cadere a terra, voleva anche aiutarmi, ma il suo aiuto è l'ultima cosa che avrei voluto, anzi, sono stata anche scontrosa"
"Lo dici come se lo avessi fatto apposta"
"Infatti, è stato così" le risposi, fiera
"E perché?"
"Ti dico solo che si era "offerto" di vedere se il mio culo fosse sporco, quando mi ero rialzata da terra" e, a quella frase, Anna scoppiò a ridere
"Sì, fa così con tutte"
"Ma con me no, non deve farlo" le dissi, con tono fermo e deciso
"Perché non gli dai una possibilità?"
"Perché non vorrei ritrovarmi su un letto con lui sopra dopo neanche una settimana"
"Lauren, non confondere le due cose. Non so se sia stronzo fino a questo punto. E' solo un buffone, si diverte a far sentire in imbarazzo le ragazze, a farle arrossire, ma non credo sia disposto a scoparsele" mi spiegò
"Io credo di sì, e comunque, se dovessi rivederlo e dovesse provare a dirmi un'altra volta una cosa del genere, lo prendo a calci, quanto è vero che io non lo sopporti" e a quella frase, la mia amica riprese a ridere forte.
"Io credo che...sia un ragazzo simpatico" mi disse, facendomi di nuovo storcere il naso
"Io non ho idea di che tipo sia, e sinceramente non m'importa. Ma, da quel che sembra, credo che non sia affatto un ragazzo serio, e tu sai che ci tengo ad una relazioni. O m'impegno e lui fa lo stesso, o nulla" risposi io.

Tuttavia, nonostante quelle affermazioni, nonostante fossi più che certadel fatto che avrei dovuto e voluto dimenticarlo,quella notte, prima di chiudere gli occhi cadendo in un bel sonno, ripensai aisuoi occhi ed alla frase odiosa che disse, diventando, improvvisamente, rossa in viso.

Nè amici, nè fidanzati. Semplicemente innamoratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora