Quella notte quasi non riuscii a dormire.
Ripensavo a me ed il ragazzo dagli occhi azzurri che ballavamo un lento, a ritmo di una canzone fin troppo romantica, con un'atmosfera fantastica.
E poi, immaginavo ogni attimo le nostre labbra che si incrociavano. E non riuscivo a smettere di sorridere.Di fatti, avendo preso sonno tardi, il giorno dopo mi svegliai tardi, molto tardi, e se Dylan non fosse venuto in camera a chiamarmi, probabilmente neanche a mezzogiorno mi sarei svegliata.
"Lauren!" mi sentivo chiamare nel sonno, finché non mi svegliai di scatto, probabilmente perché lui mi scuoteva.
Aprii gli occhi, e l'immagine di Dylan senza alcuna maglietta mi fece incantare per qualche secondo. Poi, ripresi conoscenza: "Che c'è?" domandai, con gli occhi che tesero a schiusi per la luce
"Che c'è? Sono le dodici! Devi svegliarti!" mi disse, sorridendo a quella domanda. Sbarra un po' gli occhi, incredula per l'orario.Era tardi, e sicuramente non avrei fatto neanche colazione.
"Oggi avrei voluto portarti in un bel posto, ma hai dormito fino ad ora" mi informò"Dove?" chiesi
"E' una sorpresa, ed appena ci sarà tempo ti porterò" rispose lui
"Beh, vorrà dire che andremo domani" dissi io, ormai presa dalla curiosità"Domandi do una festa" rispose, con tono tranquillo
"E me lo dici solo ora?" domandai, stupita
"Te lo avrei detto. E poi cosa ti importa? La casa è la mia" disse lui, con fare da finto presuntuoso
"Ma si dia il caso che ci sarò anche io in questa casa domani" risposi, a titolo informativo
"Wow, neanche vivessimo insieme, piccola" mi disse, riprendendo con quell'atteggiamento
irritante, sorridendo
"Smettila di chiamarmi in questo modo! E so che vorresti vivere insieme a me, ma accadrà solo con il mio vero marito" dissi, scherzosa, alzandomi dal letto e dirigendomi in bagno per lavarmi.Subito dopo averlo fatto, rientrai in camera, per mettermi un pantaloncino a tuta, grigio ed una canotta bianca.
Mi sciolsi i capelli e mi feci la riga di lato, per poi risedermi sul letto.
"Allora" disse Dylan, entrando, senza bussare
"Dylan! Abbi almeno l'accortezza di bussare! E se fossi stata in mutande?" domandai, non tanto stupita dal suo atteggiamento invadente"Buon per me!" rispose lui, tranquillamente.
Ecco che il nervoso cominciò ad accrescere. E, non seppi il perché, ma potei avvertire anche un po' di calore in viso.
Poi, Dylan mi raggiunse sul letto: "Dobbiamo organizzare la festa, devi aiutarmi""Non so se sarò presente" lo informai
"Come? E perché?" chiese e potei avvertire quasi del dispiacere nel suo tono
"Beh, potrei restarmene qui e far finta di nulla! Non mi piacciono le feste" gli dissi
Ma come?! E' divertente! E poi non credo che tu potrai restare in questa camera" mi disse
"E perché no?" domandai, curiosa della risposta"Sicuramente qualcuno scoperà qui, domani" mi rispose, guardando sul foglio che aveva, sempre con fare tranquillo, come se fosse una cosa normale per lui, lasciandomi, come sempre, a bocca aperta.
"Vorrà dire che scoperanno da un'altra parte" risposi, reggendogli il gioco
"Magari potrei essere proprio io quello che domani scoperà" mi rispose, ed a quell'affermazione, sentii come un leggero fastidio dentro me, come un piccolo odio o un non so cosa per nulla piacevole, che mi invase poco a poco. Forse lo aveva fatto a posta.
"O tu, magari" aggiunse poi"Impossibile, io lo farò solo con chi amerò" risposi, sicura di me
"Oh, quindi farai l'amore? Non sesso?" chiese. Che domanda di merda, ovvio che sarà così
"Sai, è incredibile che stiamo ancora parlando di questa cosa" dissi, cercando di evitare l'argomento"Rispondimi" disse lui, insistendo
"Perché? Tu no?" domandai, forse non volendo neanche sapere la risposta
"Beh, io non ho mai fatto l'amore in vita mia" mi informò, facendomi letteralmente sbarrare gli occhi.
Ma come si poteva essere così? Non c'è nulla di più bello nel farlo, neanche mille volte sesso sostituirebbero una sola volta in cui fare l'amore.
"Mi dispiace per te" dissi"Perché? Hai mai fatto l'amore?" chiese. E qui, mi vidi costretta a dirgli la verità
"Io sono vergine, quindi chiudiamola qui" risposi, ottenendo un'espressione stupita, nonostante avesse già saputo che non avevo mai avuto un ragazzo in vita mia"Ohw, giusto. Wow, quindi non hai mai fatto cose del genere?" chiese
"No" dissi semplicemente, mascherando quel po' d'imbarazzo
"Non hai idea di quel che ti perdi" rispose, come per informarmi di quanto fosse "eccitante""Sì, okay, possiamo cambiare argomento?" feci
"E non hai neanche mai avuto dei baci sul collo?" domandò"E mai li ho dati, incredibile vero?" dissi, ironica "Ora parliamo di altro?" domandai, cercando, più disperatamente ancora, di cambiare discorso. Ma la sua espressione facciale mi fece capire tutt'altro.
Mi osservò e non disse nulla. Poi, accennò un piccolo sorriso
"Stenditi" mi comandò.
Spaventata, titubante e senza capire le sue intenzioni (più o meno), chiesi: "Perché?"
"Tu stenditi e basta" continuò.
E, esitando e spaventata, feci come mi disse.
Non avevo idea di quel che avrei provato dopo.
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Nè amici, nè fidanzati. Semplicemente innamorati
RomanceDue persone che si incontrano, due anime che si completano. Lei è Lauren, una ragazza di diciassette anni che disprezza profondamente uno stronzo che fa commenti poco carini sulle forme delle ragazze, uno stronzo a cui piace cambiare più volte fid...