Spacchettai freneticamente il pacco appena consegnato. Mentre aprivo pensavo a quanto sarebbe stato bello sbarcare in un paese così affascinante. Quando riuscii ad estrarre la valigia dall' abnorme pacco dovetti togliere tutta la pellicola trasparente attorno. Sfilavo e sfilavo molto velocemente fin quando non mi fermai di colpo. Non sapevo neanche io cosa stavo facendo. Tutto immediatamente attorno a me si fermò. L'orologio rimase fermo sulle 11:00, le foglie non venivano più mosse dal vento proveniente dal balcone, La televisione rimase ferma sulla stessa immagine... Pensai in quel momento a tutto quello che stavo lasciando. Attorno a me il vuoto. Fino ad ora non avevo mai pensato a tutti gli amici che stavo lasciando, a tutte le belle avventure trascorse qua che poi sarebbero finite nel dimenticatoio. Mi sentii male. Mi stesi a terra ad occhi aperti, vedendo tutto fermo attorno a me. Cosa mi stava accadendo? Mi sentii cedere, gli occhi si chiusero.
Dal li il buio.-Stai bene Pate?-
Mi sentii sussurrare nell' orecchio sinistro. Aprii gli occhi e sorrisi.
-Ovvio, sei pronto? Lunedì si parte!-
Provavo un po di dolore alla schiena... probabilmente come ero appena caduto a terra. Risi per un po... Poi mi venne in mente: "Piuttosto... Dove sono?".
-Josh dove sono?-
-I medici hanno detto che hai avuto un calo di pressione... Sei stato troppo tempo al sole probabilmente... E quindi ora sei in ospedale-
-Mamma e papà?-
Ribattei alzandomi dal letto
-Sono stati qua fino a un ora fa, poi sono dovuti andare a casa perché era arrivato il corriere.-
-Ma che ore sono?-
-Sono le 2:00... Perché?-
-Non so... Ricordavo di dover far qualcosa.-
Ero sicuro che quel pomeriggio avrei avuto un impegno alle 2:30 veramente importante... Ma cosa non riuscivo a ricordare. Nel frattempo sopra la mia testa c'era accesa una luce a Neon molto forte, che accecava mio fratello.
Mi infilai le ciabatte e mi diressi verso la spina. Non ce la facevo ancora a piegarmi (in realtà non c'è la facevo neanche a stare in piedi... Ma dettagli). Provai varie volte ad accovacciarmi per poter staccare la presa del Neon, ma niente. Cercai di mettermi di traverso, fin quando non arrivai alla conclusione di doverla staccare con la scarpa. Infilai il piede nell'angolo del muro dove stava incastrata la ciabatta. Tirai un calcio deciso, ma non ci riuscii, allora decisi di calpestare il pulsante di accensione della ciabatta. Dopo varie volte ci riuscii finalmente. Mi girai tutto soddisfatto, con un ghigno stampato sul volto, ma quando vidi mio fratello, mi sembrò abbastanza disorientato.
-Ma cosa stavi facendo?!-
Esclamò ridendo e ghignando
-Ho staccato la spina, quella luce era troppo forte.-
-Non potevi chiederlo a me?-
Rimasi un attimo in silenzio. Ci riflettei... Ed in effetti aveva ragione. Annui silenziosamente mi riallungai al letto. "Meglio che dormo" pensai dopo essermi sdraiato.
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|California Life| #Wattys2016
Teen Fiction"E domani è un altro giorno" mi ripromettevo constantemente nelle giornate di merda. Ma non è sempre possibile essere ottimisti in così brutte situazioni... Comunque non fateci caso, sono solo molto agitato, sinceramente non ho mai avuto momenti co...