capitolo ventitrè.

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Il trillo della sveglia inondò le mie orecchie, e già sentivo l'agitazione di dover partire.
Mi alzai lentamente, ammirando la valigia posta vicino alla porta, e andai al bagno per lavarmi il volto e i denti.
Alzai lo sguardo nello specchio, e con faccia schifata mi pettinai.
Tornai in camera per cambiarmi, e mi cadde l'occhio sulla fatina che mi regalò Niall al Luna Park, e mi venne in mente proprio lui, e ciò che vidi la scorsa notte; chi era quella persona?
Niall era cambiato, non mi voleva più, non mi desiderava più come quando abbiamo fatto il patto, e questo mi fece stare molto male.
Io lo amavo ancora..

Sentii il suono delle notifiche del cellulare, e presa dalla curiosità andai a vedere chi fosse.

📲Da Connor:
Hei bella, sei pronta? ;)

📱A Connor:
Certo! Quindi partiamo alle 4 del pomeriggio, giusto?

📲Da Connor:
Si:)

Bloccai il cellulare, appoggiandolo sulla mia scrivania bianca, e  decisi di vestirmi.
Mi misi dei pantaloncini di jeans, una canotta nera ed una camicia sbottonata. Per finire, mi misi delle vans anch'esse nere.

Scesi al piano di sotto e sentii Niall parlare, probabilmente al telefono.
-Ma che dici.- Lo sentii ridere.
-Certo, anche io.. si, ci vediamo.- E poi non sentii più nulla se non un suo lungo respiro.
Lo raggiunsi in sala, salutandolo.
-Ehi Cait.- Mi guardò imbarazzato. Ma che aveva?
-Oggi sai vero che parto?-
-Oh, si! Giusto! A che ora?-
-Alle quattro PM.-
Sbaglio o non voleva che partissi?
-Spero ti divertirai.- Mi disse distrattamente mentre mandava un messaggio con il suo stupido cellulare.
-Adesso basta!- Mi alzai, guardandolo.
-Cosa?-
-Cosa ti è successo!? Prima mi desideravi, abbiamo fatto un patto e tutto, non volevi che partissi e ora? Non mi calcoli nemmeno!-
Urlai esasperata, lasciando che qualche lacrima mi cadesse sulle guance.
-Ma, Cait, cosa succede?-
-E lo chiedi a me?!-
Si alzò, venendo incontro a me, e il mio cuore iniziò a perdere qualche battito.
-Ho solo pensato che se ti avrei detto che ti voglio qua ti saresti arrabbiata, e non è affatto vero che ho smesso di desiderarti..- sospirò, avvicinandosi pericolosamente al mio collo. -Anzi.. ti voglio fottutamente tanto.-
Mi lasciò un caldo ed umido bacio sul collo, che mi fece venire un'infinità di brividi.
-Ti voglio.- Disse per l'ultima volta, per poi baciarmi sulle labbra, profondamente.
Mi prese dai glutei e mi appoggiò sul divano, continuando a baciarmi.
Con una mano mi tolse la camicia, e lentamente anche la canotta, facendomi ansimare.
Mi palpò una tetta, e con l'altra mano libera mi accarezzò l'intimità.
Stavo cosí bene.
Il suono del campanello mi fece spaventare, e presa dall'agitazione presi  i due indumenti che mi aveva tolto e corsi al bagno per ri-indossarli.

-ehi amico!- Sentii mio padre, aveva una voce al quanto tremolante.
Uscii dal bagno, e tornando in sala vidi Liam, e senza pensarci due volte gli saltai addosso, anche se aveva interrotto un bellissimo momento.
Infatti, non appena mi staccai, guardai Niall, ed il suo amichetto era parecchio alzato.
-Come sta la mia scimmietta?- Mi chiese Liam mettendo un braccio sulle mie spalle.
-Tutto ok, oggi parto con un amico!- sorrisi.
-Voi due soli?- Alzò un sopracciglio.        -Stai attenta, non voglio un nipotino.- Rise insieme a me.
-Ed io nemmeno.- Disse Niall in maniera piú seria.
-Sta tranquillo papà.- Lo guardai negli occhi, sperando di incontrare il suo sguardo, ma non accadde.
-Allora, cosa mi racconti Liam?- Gli chiese mio padre mentre ci dirigemmo sul divano dove qualche minuto prima Niall mi stava baciando.
-Questa settimana ci sono stati un sacco di problemi! Per prima cosa, hanno investito la sorella di Louis, poi Harry si è fidanzato con tre ragazze diverse e non riusciva a gestire la faccenda.. insomma sono stressato.-
Sbuffò appoggiandosi di più al divano, tamburellando le dita sulle ginocchia.
-Tu invece che racconti? Con Tania?-
Lo guardai male, Tania? Chi cazzo è questa?
-Oh ehm, Cait, mi vai a prendere il cellulare in camera?-
Mi alzai facendo finta di nulla, e corsi in camera sua.
Ho capito, adesso è tutto chiaro.
La persona di ieri, quella con cui era al telefono..
Deve avere una ragazza, ed io sto per crollare.
Non mi importava del suo stupido cellulare, che per giunta lo aveva lì vicino, d'ora in poi non gli avrei più parlato.
Mi appoggiai sul mio letto, di fianco, guardando fuori dalla finestra.

Lui non sarà più mio padre.
Io non sarò il suo giocattolino.
E non ci sará più nessuno stupido patto.
Forse ero troppo cattiva, ma l'ira di quel momento era la protagonista di ciò che sarebbe successo.

spazio autrice

eeei
ho aggiornato solo perche Sarah ha messo un altro capitolo e😍😍😍 ti adoro

che ne pensate?

martina
xx

My daddy. |Niall Horan|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora