67. Centotredici

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Non posso credere che mio padre abbia picchiato Kim,sapevo che negli ultimi tempi era cambiato ma non pensavo che potesse arrivare a certi livelli.
Inizialmente ero dalla sua parte ma guardando Logan negli occhi mi sono resa conto che non stava mentendo,anzi,cercava in tutti i modi di mettermi in allerta.
Mi sono sentita una merda dopo avergli detto che non ero sicura di sposarlo ma ho davvero tanta paura che questo "giuramento" non funzioni.
Siamo giovani,forse troppo per compiere un passo così grande ma non mi importa,questa è la mia vita e decido io come migliorarla o peggiorarla.
Logan se n'è andato proprio ora lasciandomi qui da sola in corridoio,dopo aver parlato con me era davvero incazzato ma lo capisco,ho detto un sacco di cazzate.
Mi dirigo verso la sua camera e busso aspettando che apra.
-Che c'è?- sbotta ancor prima di aprire.
-Devo prendere Kim.
La prende in braccio e,dopo averle detto qualcosa e dato un bacio,la appoggia nella carrozzina coprendola con la sua solita coperta.
-Grazie,ci vediamo domani- dico.
Mi prende per un braccio,mi costringe a voltarmi e,con un gesto molto delicato,poggia le sue labbra sulle mie.
-A domani- ribatte come se nulla fosse successo.
Mi dirigo verso la macchina e sistemo Kim nel seggiolone.
Durante il viaggio parlo in continuazione al telefono con Sam,mi racconta che tornando a casa ha trovato Dylan addormentato e la bambina appisolata sul suo petto.
Parcheggio l'auto,prendo Kim ed entro nell'appartamento.
Lo spettacolo che mi trovo avanti è terrificante.
Mio padre stringe con una mano il fianco di Deb e con l'altra le punta un coltello alla gola.
-Ciao piccola- ghigna lui.
-Che cosa succede?- chiedo cercando di mantenere il controllo.
-O niente,ti stavo aspettando- ribatte.
-Cosa vuoi?
-Annulla il matrimonio e fai sparire Logan dalla tua vita.
-Prima lascia Deborah poi ne possiamo parlare..
-Chiamalo ora.
-Lascia Deborah.
-Chiamalo.
-Lasciala.
-Chiamalo ora!- urla facendo un taglio sul braccio della mia amica.
-Pezzo di merda- sussurra Deb senza versare una lacrima.
-Chiama Logan o la tua amica se ne andrà in un altro mondo- dice lui.
Prendo il telefono e cerco nella rubrica il suo nome,premo il tasto "chiama" e aspetto che risponda.
Logan: Jess?
Io: Ei devo dirti una cosa..
Logan: Dimmi tutto.
Io: non posso sposarti.
Logan: Cosa?
Io: Mi sono resa conto che non ti amo come pensavo di amarti e non ho intenzione di fingere ogni giorno di volerti accanto quando non è così.
Logan: Sei seria?
Io: Si scusa.
Logan: No.
Io: Ne possiamo parlare domani faccia a faccia?
Mio padre,o qualsiasi cosa sia quel mostro che sta minacciando Deb a morte,mi procura un taglio nella gamba dicendomi che non ho più la possibilità di parlarci.
Io: Cazzo!
Logan: Tutto ok?
Io: Si,si tutto a posto.
Logan: Allora ci vediamo domani.
Io: No,ho cambiato idea non voglio più vederti.
Logan: Stai bene?
Io: No.
Un'altra volta il coltello sfiora la mia pelle lasciandomi un segno piuttosto profondo.
Logan: Cos'hai?
Io: No tranquillo sto bene,scherzavo.
Logan: Va be allora adesso annullo il matrimonio.
Non riesco a credere che l'abbia presa così alla leggera.
Io: Si grazie e addio.
Logan: Addio Jess.
Detto ciò chiude la chiamata lasciandomi dolorante con il sangue uscente dalla gamba.
-Bene,ora dammi il telefono- ghigna mio padre.
-Cosa?
-Non avrai più un telefono,non deve più rintracciarti.
Per evitare altre ferite,butto il cellulare a terra e lo schiaccio con il piede.
-Ora lascia andare Deborah.
-No,voglio divertirmi un po' con lei.
-No tu non le fai un cazzo- sbotto.
-Sai da quanto è che tua mamma e io non facciamo..
-No,non lo so e non lo voglio sapere quindi ora te ne vai- ripeto.
-Voglio solo farle qualcosa,nulla di che!- ghigna.
La porta di casa si apre e,con tutto il sollievo accumulato in questi anni,Logan e Tomas compaiono sulla soglia.
-Li hai chiamati tu?!- mi chiede mio padre.
-Come avrei fatto a chiamarli se ho avuto la telefonata davanti a te!- urlo.
-Allontanatevi o la uccido!- urla avvicinando il coltello al collo di Deborah.
-Be sinceramente non ricaverebbe nulla da questo omicidio,lei verrà arrestato e passerà il resto della vita in prigione,piuttosto idiota come piano direi- ghigna Logan.
-Zitto!- urla mio padre.
Tomas,al contrario di Logan,è terrorizzato dall'idea che possa succedere qualcosa a Deb.
-La lasci stare,ora- fa il fidanzato.
-Zitti o la ammazzo,io vi giuro che la ammazzo!- dice lo psicopatico.
Nel frattempo Logan si reca in cucina,prende un bicchiere dalla dispensa e lo riempie di acqua.
-Fermo!- gli ordina mio padre.
-Non posso bere? Con questo caldo ho sempre molta sete,lei no?- ribatte Logan.
Beve l'acqua sorso per sorso fino a quando,con un gesto fulmineo,scaglia il vetro del bicchiere sulla testa di mio papà,che stordito,cade a terra lasciando libera Deb.
-No,forse non ha sete lei- ghigna Logan piegandosi per afferrare il coltello.
-Io ti uccido!- urla Eric.
-Aspetti qual'è il numero per chiamare la polizia? 112? O forse 113? Credo che chiamerò il 113,mi aiuta a comporre il numero o me lo fa fare da solo?- dice Logan.
-Non finisce qui!- urla mio padre.
-A me sembra di sì brutto bastardo- ribatte suo genero guardandolo negli occhi.

Maledico il giorno in cui ti ho incontratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora