9. Dobbiamo parlare

8.1K 375 3
                                    

"No,no e no"
Continuavo a ripetermi quanto fosse sbagliato trovarmi a letto con Logan Craise,non dovevo cedere così,alle prime parole dolci,dovevo essere forte,indifferente e con carattere.
Alle 4:00 decisi di alzarmi dal letto e andai in soggiorno.
Ero stanca morta,insomma avevo dormito solo poche ore,ma non potevo andare a letto con Logan,mi stesi sul divano,presi la coperta usata prima da lui e cercai di addormentarmi.
-Jess!
Mi svegliai e vidi Deborah,con il mascara sbafato e i capelli spettinati.
-Cosa ci fai qui Jess?
-Mi sono ritrovata a dormire con Logan nel mio letto,così mi sono alzata e sono venuta qui- risposi.
-Jess,Logan non ti vuole scopare,non era mai stato a casa di una ragazza solo per vederla e non farci altro,ha altre intenzioni con te- fece.
-Cosa ci fate qui?- chiese Tomas
-Vi siete svegliati tutti solo perché sono venuta a dormire sul divano?- dissi in tono ironico.
-Torna a letto Jess,non succederà niente- disse Tomas.
-Come fai a saperlo?- domandai
-Sono suo amico da quando sono nato,ha sempre mancato di rispetto a tutte le ragazze del mondo,ma con te non l'ha ancora fatto ed è molto strano.
Mi alzai dal divano,andai in bagno per lavarmi la faccia,non capivo più niente;da una parte c'era il Logan stronzo e pieno di se,dalla'altra c'era il mio Logan,gentile,affettuoso,amabile.
Uscii dal bagno ed entrai in camera senza fare rumore,mi stesi sul letto e mi girai dalla parte opposta di Logan.
"Non girarti,non girarti" continuavo a ripetermi,la voglia di guardarlo dormire era più forte di qualsiasi altra cosa.
Mi voltai e lo vidi,ancora con il cappello in testa,era proprio il mio Logan,con il viso angelico e calmo.
Mi svegliai alle 7:00 e mi accorsi che lui non c'era,mi alzai e andai in soggiorno.
Tomas e Deborah erano seduti a tavola,facevano colazione con gli occhi assonnati.
Cercai con lo sguardo Logan,ma non lo vidi,andai a vedere se fosse in bagno ma non era nemmeno li,così chiesi con aria quasi menefreghista.
-Logan dov'è?
-Si è fatto venire a prendere da Dylan alle 6:30- disse Tom
-Perché?
-Non lo so- rispose
Ci rimasi male dopo quella risposta,non aveva motivo di andarsene,andai in camera per vedere se Logan mi avesse scritto un messaggio sul perché se ne fosse andato,ma niente.
Mi vestii e mi preparai,scesi le scale,entrai in macchina e andai a scuola.
La prima lezione era quella di matematica con la professoressa Smith,entrai in classe mi misi nel mio solito posto e aspettai che la prof entrasse.
Logan spuntò tra gli studenti affollati davanti alla porta e si sedette sull'ultimo banco opposto al mio.
Lo guardai per più volte,aveva il cappuccio in testa e le mani in tasca,sembrava incazzato ma non ne ero sicura.
-Signorina Keytam!
Mi girai di scatto e osservai la prof.
-La smette di guardare dall'altra parte della classe?- esclamò
-Mi scusi- dissi.
Logan mi guardò ma non fece neanche un accenno di sorriso,anzi,tutto il contrario.
Finita la lezione,andai nell'aula di arte con il professor Zane,uno dei miei preferiti.
La lezione durò ben 2 ore e al termine di queste suonò la campanella dell'intervallo.
Deb mi raggiunse e l'accompagnai al suo armadietto,Tomas stava parlando con Dylan e Logan con Axel.
Cercai di salutarlo ma non si accorse della mia presenza,così mi lasciai trascinare da Deb di nuovo in classe.
L'ultima lezione che avevo oggi era quella di filosofia,una delle mie materie preferite.
Dato che delle 'monelle' occuparono il mio posto mi dovetti accontentare del banco in seconda fila di fianco a Dylan.
Dopo 5 minuti dall'inizio della lezione il cestista iniziò a parlare.
-Cos'è successo tra te e Logan?- chiese
-Niente,non c'è niente- risposi
-Girano voci a scuola che voi due stiate insieme.
-No no no no,assolutamente NO!
Chissà com'è essere la ragazza di Logan Craise,me lo ero chiesto molte volte ma ogni volta che questo pensiero mi entrava in testa mi convincevo sempre di più di aver abboccato alla sua esca.
Uscii dall'aula con 15 minuti d'anticipo grazie al permesso della prof,non mi sentivo bene e riuscii ad andarmene.
Fu in quel momento che sentii il bisogno di parlare con lui,così gli mandai un messaggio.
-Ei,dobbiamo parlare.

Maledico il giorno in cui ti ho incontratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora