disagio

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Come siamo entrati alla mensa abbiamo attirato tutti gli sguardi su di noi , bhe per la verità erano puntati su di me. Alcuni erano abbastanza amichevoli , altri indifferenti e altri ancora mi guardavano con odio. Mi mettevano a disagio, per qualche motivo. -non ti preocupare , non fare caso a loro- mi ha rassicurato Wendy e abbiamo proseguito fino ad un tavolo dove  mangio una specie di zuppa e un piccola pagnottina di pane , non avevo mai mangiato del pane anzi in verità non so neanche come viene fatto ma é delizioso. Io resto in silenzio e ascolto i ragazzi. Anche se alla fine non mi interessa neanche tanto e inizio a riflettere  sugli avvenimenti degli ultimi giorni. Mi risveglio dai miei pensieri quando Crìstofer mi chiede qualcosa.
- scusa non stavo ascoltando cosa mi hai chiesto?-
- ti ho solo chiesto se potevi parlarci un pò di te perché siamo curiosi di conoscerti meglio-
- ecco....io......cosa vorreste sapere?-
- bhe.....un pò tutto. Per esempio da quale distretto vieni? E una volta finito l'addestramento quale corpo sceglieresti? Oppure comè mai anche se sei così piccola, perché hai minimo due anni in meno a noi, sei qua ?-
-quante cose .... Bhe allora io ho 15 anni e sono stata trasferita con voi perché l'ha deciso il capitano Erwin. Mi hai chiesto che corpo sceglierò ma in realtà Erwin non mi aveva neanche parlato di questa cosa. E cosa sono questi distretti?-
Loro si bloccano e mi guardano stupefatti. - io vengo da fuori le mura- dico con leggerezza ma dalle loro reazioni capisco che non é una cosa normale. Loro non dicono niente e mi fissano. - ragazzi? Tutto bene?- chiedo
- vieni da fuori le mura? E che ci facevi fuori le mura e come hai fatto a rimanere viva con intorno i giganti?- mi richiede Cristofer di rimando. - ecco io non... non ricordo il perché... So so solo che ero all'esterno- mi guardano come se fossi chissà cosa , mi mette a disagio. Mi alzo di scatto dal tavolo - scusate - e corro fuori. Corro non so dove devo solo sfogarmi. Dopo un po' ho uno palpitio . Mi fermo. Il petto inizia a farmi male. Le gambe mi cedono e cado. Solo ora provo a gaurdarmi in torno per vedere dove mi trovo. Il bosco! Non ci credo. Devo tornare indietro. Provo ad alzarmi ma non riesco a rimanere in piedi e cado. Il dolore al petto sta diventando sempre più forte, non mi era mai successo che durasse cosi tanto e che fosse così forte. Non credo che riuscirò a resistere. Ah ecco... Finalmente si ferma. Ora devo assolutamente tornare indietro. Ma che...  Perché non riesco neanche  a muovermi. Inizia a fare freddo. Quanto distante sarà il campo?

Non mi sento più le dita né dei piedi né delle mani. Oh no! Di nuovo il petto. Ma che succede perché mi fa così male. Dura solo una manciata di secondi ma sono necessari per farmi perdere quasi conoscenza. Chiudo gli occhi , li sento così pesanti , e se dormissi? Dopotutto potrei ... Rivederlo in sogno.

Mi sento sollevare , qualcuno mi ha preso in braccio. La sua presa é solida e sicura ma allo stesso tempo é come se avesse timore di stringere troppo. Sta chiamando il mio nome. La sua voce é così .... Così ... Nemmeno a parole si può descrivere questa voce. Questa voce...Aspetta! Io...io conosco  questa voce? Non riesco a ricollegare la voce, di chi é? Ha smesso di chiamarmi. Devo rispondere. Mi costringo ad aprire gli occhi. Non riesco a mettere bene a fuoco. Cerco di parlare ma il ragazzo che mi tiene tra le sue braccia mi fa capire che non é necessario appoggiando il suo dito alle labbra. Mi sento la testa esplodere , mi fa male . in lontananza scorgo delle luci. Il campo. La testa , brucia!!! Come se lui lo avesse capito mi mette una mano sulla fronte e poi dice qualcosa, non riesco a capire , ho sonno.... Così mi appoggio sul suo petto e chiudo gli occhi

L'attacco Dei Giganti [] Nuove Avventure[]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora