capitolo 47

5K 248 17
                                    

(ANDATE NEL CAPITOLO "ASK ME (2)" E FATEMI TANTE DOMANDE)

Forse Jack ha una visione molto diversa dalla mia della felicità.

Il perché?

Bhe, la sua sorpresa è stata portarmi in una enorme villa dove si svolgeva una festa di ragazzi della mia età.

Che cosa romantica vero?

Adesso sono a sedere su un divano che puzza di vomito, in mezzo a gente ubriaca aspettando che Jack faccia ritorno dalla cucina dove doveva prendere un drink circa 40 minuti fa.

Nel momento in cui la decima persona mi calpesta i piedi mi alzo irritata e vado a cercare quel ragazzo sconosciuto che ho scoperto essere un cretino come tutti.

"Jack" urlo quando vedo da lontano la sua testa.

"Cristy, scusa, ma quella ragazza mi doveva dire una cosa molto importante" spiega con voce ovviamente impastata dall'alcol appena è davanti a me.

"Come faccio a tornare a casa?"
" Domani mattina ti porto io"
"Forse non hai capito, come faccio a tornare a casa, adesso" dico arrabbiata.

"Perché dovresti farlo?"
"mi stai prendendo in giro? Questa festa è uno schifo, siete tutti ubriachi, non conosco nessuno e mi aspettavo di essere felice" sbuffo ormai al limite della mia pazienza.

"Ti devi rilassare" dice poggiando le sue mani sui miei fianchi "Prendere un bicchiere di vodka" continua passandomelo "Bere tutto d'un fiato e lasciarti andare" sussurra al mio orecchio.

Voglia di ubriacarmi? Zero.

Voglia di non pensare a Lucas? Infinita.

Quanto mi fido di Jack? Per niente.

Osservo il bicchiere pieno del liquido trasparente e dopo un enorme respiro butto giù tutto molto velocemente.

La gola mi brucia ma sento la vodka scorrere nel mio corpo e subito mi rilasso un po'.

Dopo 4 bicchieri sono completamente leggera, non comando il mio corpo, la mia mente e le mie azioni.

Credo di star ballando con Jack e di ridere come una scema.

Le sue mani sono sempre sul mio corpo, la sua bocca viaggia dal collo alla mascella lasciando umidi baci.

Tutto questo non dovrebbe piacermi, ma per una volta sto vivendo il presente senza pensare a cosa io debba fare. Sono libera e a Jack va bene così.

"Cristy vieni con me" urla Jack per farsi sentire sopra la musica.

Senza ribattere lo seguo, anche perché non sono in condizioni di muovermi da sola.

"Non verrò a letto con te" dico per poi scoppiare a ridere mentre saliamo delle scale.

"Nessuno mi resiste, ma non ho intenzione di scoparti stasera"ribatte con un ghigno divertito.

Entriamo in una camera da letto vuota, ma prima che mi vengano strani dubbi prosegue uscendo in una terrazza munita di un divano e un tavolino.

Mi fa sedere accanto a lui e rimaniamo in un silenzio per niente imbarazzante, anzi, credo sia molto rilassante.

Tutto quello che ho fatto stasera è totalmente sbagliato e insolito per me, ma mi sento bene, dopo aver sofferto così tanto per l'abbandono di Lucas avevo davvero bisogno di staccarmi dal mondo.

Sento Jack muoversi accanto a me e tira fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette ed un accendino nero, ne prende una e l'accende avvicinandosela alla bocca.

Gli opposti si attraggonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora