CAPITOLO 6

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punto di vista della ragazza

inizialmente, quando l'ulox aveva accettato di seguirmi, avevo sentito la paura stringere la sua morsa su di me, ma poi, pian piano, avevo cominciato a fidarmi di lui, la fuducia era una bella sensazione, potersi fidare di qualcuno senza alcun timore, ma é difficile trovare qualcuno cui dare la propria fiducia. improvvisamente mi trovai a terra, mi ero lasciata prendere dai miei pensieri di nuovo! non mi ero neppure accorta di cadere. l'ulox mi si avvicinò e mi sollevò poi mi disse:

"csd adprbhi vd sdrqi?"

ovvero, hai bisogno di aiuto? ma come al solito io risposi di no. i miei pensieri continuavano a distrarmi, non riuscivo a concentrarmi su ciò che dovevo fare, continuai il mio viaggio e, una volta calata la sera arrivammo ad Ardehnil, la città di fuoco, la capitale del regno di Andros, dove un tempo vivevano i maghi dell'ovest, che controllavano il fuoco in tutte le sue forme. prima di entrare in città chiesi al l'ulox di rimanere fuori perché molte persone si sarebbero spaventate al solo vedere il suo pelo, e per mia fortuna lui accettò. una volta entrata in città andai a comprare una tunica nuova, delle braghe e un mantello tutto di pelle, presi anche una borsa, sempre in cuoio, con al suo interno scorte di cibo che potevano bastare per un mese, prenotai in una locanda un posto per dormire per me e per l'ulox, alla sera comprai un pugnale e un arco oltre a delle frecce e una faretra, inoltre presi un libro e una matita per disegnare mappe dei luoghi nei quali sarei andata. una volta calata la sera chiamani l'ulox e, mentre eravamo ancora fuori città vidi il tramonto, uno spettacolo meraviglioso, stupefacente! il sole era come una palla infocata rossa che scendeva lentamente verso la foresta che avevamo appena attraversato, la foresta sembrò tingersi di rosso ed il mondo mi parve in attesa di scoprire cosa sarebbe accaduto dopo. una volta che il 1° sole, il whiri, fu tramontato, il thaark, il 2° sole, sorse ed io e l'ulox ci dirigemmo verso la locanda e ci accampammo lí fino all'alba del 3° sole, il rhon.

continuammo il nostro viaggio allontanandoci dalle strade e dalle città per avventurarci nella foresta oscura. da quando mi ero svegliata nella foresta all'est di Ardehnil non mi ricordavo piú niente ma la frase che mi ripetevo era sempre seguita da una visione fugace della foresta nera, era lí che volevo andare, era lí che avrei ricordato, ecco cosa mi ripetevo.

improvvisamente una rete cadde dall'alto su di me e sull'ulox e degli uomini ci attaccarono.

si avventarono sull'ulox come bestie cercando di trafiggerlo, ma non riuscirono a sopraffecerlo, io urlai una sola parola, che poteva descrivere la nostra amicizia e che io dissi sacrificandomi per lui:

"scappa!"

l'ulox esitò, ma vedendo la mia faccia implorante fece cosa gli avevo chiesto e se ne andò. poco dopo uno dei miei assalitori mi puntò una lama alla gola e mi disse di rimanere ferma e io sentii in me un calore crescere e crescere fino ad esplodere. persi il controllo del mio corpo che ora era avvolto dalle fiamme sentivo il fuoco ardere in me come un incendio che bruciava anche nei miei occhi che ora erano fiammegianti. mi bastò alzare un braccio e tutto divenne fuoco, fumo e morte. intorno a me il mondo era tinto di rosso: rosso sangue. cercai di tornare in me ma non ero altro che un ombra di pace in uno spirito in fiamme.

poi tutto finí ed io mi accasciai a terra svenuta e cosí rimasi per molto, troppo tempo. quando mi risvegliai ero ancora nella foresta e una sensazione prese il controllo dei miei pensieri: disperazione. avevo compiuto una strage! avevo fatto ardere uomini vivi ed in quel momento io lo volevo fare, volevo che morissero, soffrissero, pagassero per ciò che mi avevano fatto! poi una mano pelosa mi
sollevò e mi posò dolcemente sulla sua schiena, era l'ulox. mi addormentai su di lui in preda al panico e ai dubbi su chi ero, ma soprattutto cosa ero.

quando mi svegliai eravamo in riva ad un lago splendido e cercai di ricordare il mio sogno, ma piú ci pensavo piú la solita frase li imprimeva nella mia mente: "la fine é vicina e avverrà per mano tua, una mano di salvezza e di distruzione". poco dopo una figura in bianco sbucò dal nulla e mi chiamò:

"Annael"

La salvezza nella distruzione [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora