La partita a scacchi

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La sera dopo Malfoy era pronto, si era allenato e aveva ripassato le regole.
Arrivò nella sala grande accompagnato da Tiger e Goyle e quando entrò una folla di Serpeverde fece uno scroscio di applausi, mentre alcuni lanciavano scintille verdi con le bacchette.
Dall altra parte arrivò Cho Chang, accompagnata da due ragazze Corvonero e tutti i Corvonero e la maggior parte di Grifondoro e Tassorosso applaudirono e lanciarono scintille nere.
I due sfidanti si sedettero ai capi opposti di un tavolino e si guardarono: Malfoy aveva uno strano ghigno sulla faccia, come se fosse sicuro di vincere, Cho Chang aveva una faccia seria e concentrata.
Un tassorosso si avvicinò con uno strano orologio che aveva al posto dei numeri dei pianeti come quello di Silente, e lo fece partire. Malfoy disse: " Pedone in C 3!"

Erano passate quasi 3 ore e, da ottimi giocatori, Malfoy e Chang se le erano date di santa ragione. Dopo una prima mezz'ora attenta, avevano scatenato le loro pedine e ora a Malfoy mancavano 5 pedoni, entrambi gli alfieri ed una torre, mentre Cho aveva perso 5 pedoni, entrambi i cavalli, una torre, un alfiere e la regina.
Malfoy, nonostante dovette ammettere che la Corvonero era molto brava, era sicuro di vincere quando sentì dire "Scacco al re!" e si accorse che, col restante alfiere, Chang lo aveva puntato. Si spostò velocemente a destra, non l avesse mai fatto, e Cho, con un radioso sorriso esclamò: " Scacco matto! " e poi: " Torre in H 7!" La sua voce fu accompagnata da un "HURRA!!" e da miriadi di scintille nere, rosse e dorate.
Draco non riusciva a crederci: era stato battuto stupidamente. Se solo si fosse accorto che a destra c era la torre..... Si alzò, voleva fuggire ma pensò: "Sono un Malfoy" e quindi si alzò e disse: " Bene, goditi la vittoria Chang, non sono gli scacchi che rendono potente un mago."
E se ne andò, seguito da Tiger e Goyle.

Intanto Cho, mentre gli altri festeggiavano, uscì dalla sala e raggiunse Malfoy.
"Avevi detto qualcosa sul vincitore della partita" disse.
Draco capì subito a cosa alludeva.
"Era così per dire", rispose.
"Eh no, Malfoy, non ci provare" disse la Corvonero.
Draco ebbe un brivido lungo la schiena e indietreggiò contro il muro: "Cosa vuoi che faccia?"
"È molto semplice" rispose Cho, "Sarai il mio sguattero per una settimana "
Draco impallidì: "Spero capirai che ho una reputazione da difendere"
"Lo immaginavo" rispose Cho con un ghigno, "allora dovrai fare innamorare di te Ginevra Weasley".
Draco sprofondò: preferiva quasi fare lo sguattero, poi chiese: "Perché? "
"Perché così sarai ancor più ridicolo" ricevette come risposta.
E Cho se ne andò, ridendo e pensando al vero scopo che aveva, e che non era certo mettere in ridicolo Malfoy.

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