Capitolo 9

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Non volevo allenarmi con Cameron. Non solo perchè mi metteva inquietudine, ma mi trasmetteva quella sensazione di insicurezza e mi faceva sentire piccola. Allenarmi con lui non mi avrebbe fatto bene. Abbassai lo sguardo, mentre lui continuava a fissarmi insistentemente.

-Hai paura di me.-lo disse come se questo fosse un insulto per lui. Sapeva meglio di me cosa provavo nei suoi confronti e l'odio che mi provocava quando lo vedevo. Eppure in quel momento sembrava dispiaciuto di questo fatto.

-Non ti faró del male.-sussurró prendendomi una mano. Cercavo di convincere la mia mente a quell'idea ma una parte di me mi diceva di scappare e di allontanarmi da lui.

-Guardami quando ti parlo.-mi rimproveró. Rialzai lo sguardo e mi si geló il sangue nelle vene. Avevo così tanto paura di lui.

-Perchè devi fare così?-sussurró toccando la mia guancia. Chiusi gli occhi immaginandomi Ryan od Evan al posto suo.

-Non lo faccio apposta.-mi sfuggì dalle labbra e maledii me stessa per aver detto quella cosa. Quando stavo con lui da sola, non sapevo mai cosa dire. Ma quando aprivo bocca, tutte le cose che cominciavo a dire mi sembravano sbagliate. Aprii nuovamente gli occhi e lui aveva smesso di accarezzarmi la guancia.

-Perchè fai così solo con me, piccola Skye?-mi chiese prendendo un sacco da boxe. Rabbrividii appena pronunció quel nomignolo.

-Forse perchè sei inquietante e gli altri no?-dissi con fare ovvio. Ma perchè non stavo mai zitta? Odiavo con tutta me stessa quella situazione e la paura divenne padrona del mio corpo quando Cameron si avvicinó a me e mi toccó una ciocca di capelli.

-Povera ed ingenua Skye, ancora non mi conosci e non ti conviene dire queste cose in mia presenza.-sorrise falsamente. Mise davanti a me il sacco da boxe nero e mi ordinó di cominciare a dare pugni. Infilai i miei guantoni ed obbedii.

-È tutto quello che sai fare, ragazzina?-gridó lui ridendo. Mi sentii presa in giro così cominciai a fare veramente sul serio. Sfogai tutta la mia paura e la mia rabbia su quel sacco; avevo tirato così tanti pugni forti che Cameron faceva fatica a tenere saldo il sacco.

-Sei solo una rammollita.-rise. Tirai pugni ancora più forte ma poco dopo mi buttai a terra, mi tolsi i guanti e mi rannicchiai su me stessa. Poggiai il viso sulle mie braccia incrociate. Piano piano le mie lacrime scesero, mentre sentivo il bisbiglio degli altri ragazzi avvicinarsi sempre di più. Tirai su col naso e quando Cameron mi sentì rise ancora più forte di prima, facendomi sentire male.

-Sei solo una stupida bambina debole.-mi schernì. Sentii il tocco di una mano sulla spalla e poi una voce.

-Lascialo stare, se vuoi allenati con me.-era Lily. Aveva una voce così dolce.

-No! Lei deve stare con me.-urló Cameron a Lily.

-Cam, la stai spaventando, cazzo.-ribattè la ragazza cercando du fargli cambiare idea.

-E allora?-continuó lui. La ragazza si zittì ed udii i suoi passi allontanarsi sempre di più.

-Rialzati, ragazzina.-ma non lo ascoltai.

-Smettila di piagnucolare e rialzati ho detto!-gridó.

-Sei solo una..-mi alzai in tempo per impedirgli di finire la frase, lo afferrai per la maglietta e lo misi con le spalle al muro.

-Bella mossa.-disse sorpreso. Tentai di dargli un pugno ma lui era stato più veloce di me. Fermó il mio pugno prima che potesse arrivargli dritto in faccia e mi spinse per terra. Successivamente mi rialzó, prendendomi per i capelli e facendomi urlare poi mi diede un pugno dritto in faccia. Barcollai leggermente e poco dopo ritornai all'attacco. Tentai nuovamente di tirargli un pugno peró lo fermó afferrando il mio polso e girandolo. Dovetti girarmi anche io per non sentire dolore, così mi ritrovai Cameron attaccato dietro a me.

Nefarious [Cameron Dallas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora