Capitolo 7

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Dopo essere stata da mia zia per un'ora e mezza, avevo deciso di andare a trovare Evan. Ma quando suonai, con grande sorpresa ad aprire la porta venne il presunto fratellastro del mio migliore amico, del quale manco sapevo dell'esistenza.
Quando il ragazzo mi disse che era il suo fratellastro, inarcai le sopracciglia e lui sembró accorgersi dello stupore dipinto sul mio volto.
Conoscevo la famiglia Peters alla perfezione, poichè la consideravo come una seconda famiglia. E sapere che Evan aveva un fratellastro mi aveva un po' scombussolata. Forse questo era il motivo della sua freddezza, della sua indifferenza.

-Posso vedere Evan?-chiesi gentilemente. Il ragazzo davanti a me acconsentì, spostandosi per farmi entrare in casa.
James era davvero un bel ragazzo, eppure non somigliava al mio migliore amico. Anzi erano troppo diversi.
Casa Peters era la mia seconda casa: quando ero piccola ci andavo per giocare con Evan dopo una giornata a scuola; col passare del tempo, quest'abitudine di andare da lui non era affatto cambiata. Ogni tanto capitava che Evan si ubriacasse con degli amici in vari locali notturni ed io ero costretta a portarlo a casa a piedi.

-Sai, ho sentito molto parlare di te.-disse James riportandomi nella realtà.

-Ah, spero che dicano cose belle, allora.-gli sorrisi.

-Mi hanno detto che sei una bellissima ragazza ed ora posso benissimo confermarlo.-esclamó ricambiando il sorriso e facendomi arrossire.

-Ma fai così con tutte le ragazze che incontri?-gli chiesi. Il suo sguardo cambió e divenne stupito o forse divertito.
Abbassai lo sguardo e mi diressi verso la camera del mio migliore amico. Arrivata,poggiai la mano sulla maniglia della porta ed esitai un secondo: il suo sguardo freddo e gelido, la sua espressione così indifferente attraversarono la mia mente. E se non avesse voluto vedermi? Scacciai quei pensieri dalla mia testa ed aprii la porta.
Ed eccolo lì, seduto vicino alla finestra con una sigaretta accesa in mano e lo sguardo perso.
La sua camera era rimasta sempre la stessa: ordinata con le pareti di un blu notte e i poster di varie band rock appese su esse. La solita scrivania non troppo lontana dalla finestra, il solito letto con i suoi adorati cuscini neri, il solito comodino accanto al letto e su di esso la solita abat-jour, il solito guardaroba, il solito specchio e la sua solita chitarra classica vicino alla poltroncina su cui Evan era seduto.

-Skye.-mi salutó senza alzare lo sguardo.

-Ehy, come va?-mi sedetti sul suo morbido letto.

-Bene.-rispose freddamente.

-Non è vero.-ribattei velocemente.

-Senti, prima è venuto un ragazzo ad aprire la porta. Si chiama..-proseguii, ma lui mi fermó alzandosi. Lo fissai e notai in quali terribili condizioni stava: due grandi occhiaie sotto agli occhi, i vestiti tutti stropicciati e i capelli scompigliati, non che Evan amasse i capelli ordinati, ma quel giorno li aveva più disordinati del solito.

-Quel ragazzo è il mio fratellastro ed io l'ho saputo solo ieri. Quel pezzo di merda di mio padre è andato a letto con un'altra donna prima di sposare mia madre. Poi ha scoperto che questa donna è rimasta incinta proprio quando lui e mamma erano in luna di miele, ma mio padre se n'è fregato. Se n'è fregato anche del bambino che era nella pancia di quella donna, quel bambino che era ed è suo figlio, quel bambino che adesso è grande ed è sul divano giù in salotto; quel bambino cresciuto senza un padre.-gridó. Buttó a terra il mozzicone della sigaretta e lo pestó con così tanta rabbia che temei che il pavimento potesse cadere. Si buttó sulla poltroncina e si mise le mani fra i capelli, tenendo lo sguardo basso.

-James è cresciuto con il cognome della madre, ovvero Johnson. Fin da bambino ha sempre saputo che papà fosse una testa di cazzo senza cuore e che avesse abbandonato sua madre e lui stesso. Lo ha sempre odiato, con tutta la sua anima. Sua madre è morta pochi mesi fa a causa di una malattia al cervello, quindi è rimasto da solo.-il tono della sua voce aveva cominciato a placarsi, ma la sua espressione era ancora scossa.

Nefarious [Cameron Dallas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora