Capitolo 15

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Il suo sguardo era più glaciale del solito.

Era da solo, o magari doveva incontrare un suo amico proprio in quel posto. I suoi occhi mi videro ed un brivido percorse tutta la mia schiena, mettendomi un po' a disagio.
Lo guardai profondamente e lui si fermó. Passarono alcuni secondo e i suoi occhi cedettero ai miei. Abbassó lo sguardo e fece un piccolo sorriso.
Sospirai e mi voltai verso il ragazzo seduto davanti a me.

-Qualcosa non va?-domandó con aria preoccupata.

-È tutto okay, devo solo andare in bagno.-risposi alzandomi dalla sedia. Andai verso il bagno delle donne, il quale si trovava un po' troppo lontano dal nostro tavolo, secondo me.

-Perchè sei qua?-una voce così roca e bella che sarei stata capace di riconoscere anche in mezzo a milioni e milioni di voci. Avevo poggiato le mani sul lavandino e mi stavo guardando allo specchio: quella sera mi ero truccata un po', per risultare un pochino decente.
Mi girai verso la porta e vidi Cameron appoggiato allo stipite di essa.

-Non sono fatti che ti riguardano.-risposi freddamente.

-Ho detto: perchè diamine sei qua?-ringhió.

-Ed io ti ripeto che non sono fatti che ti riguardano.-ribattei a mia volta. Altre signore entrarono nel bagno e fulminarono con lo sguardo Cameron.

-Ascoltami, Skye. Ora mi fai il piacere di ritornare a casa.-disse a denti stretti.

-Dimmi che non lo hai detto veramente, ti prego.-la mia voce uscì come una supplica.

-Toglimi una curiosità, mi stai per caso seguendo?-lo guardai.

-Perchè mai dovrei seguirti?-

-Sai che è maleducazione rispondere ad una domanda con una domanda?-lo stuzzicai.

-È quello che anche tu hai appena fatto.-fece un ghigno.

-Oh ma sta' zitto.-era così antipatico.

-Con chi sei?-chiese poi.

-Non penso di doverti rispondere.-

-Puoi, per favore, rispondere alla mia fottuta domanda?-alzó la voce.

-Dio mio, Cameron, sono venuta con un ragazzo, contento?-ribattei a mia volta.

-Un ragazzo? Un fottuto ragazzo?-si acciglió.

-Sì, cazzo. Problemi?-lo fulminai con lo sguardo.

-No, ma sappi solo una cosa.-fece una breve pausa. Entró nel bagno delle donne e si avvicinó a me. Avvolse un braccio attorno alla mia vita, stringendomi forte.

-Ti renderó la serata un inferno.-sussurró al mio orecchio con voce roca.  Morse poi il lobo del mio orecchio e mi lasció andare. Uscì dal bagno e le signore che poco fa erano entrate fecero una faccia sconvolta. Sorrisi a loro falsamente e me ne andai. Raggiunsi a passo svelto James, il quale stava parlando con un cameriere.

-Skye, ho ordinato per te.-dichiaró grattandosi la nuca quando mi sedetti davanti a lui.

-Cosa hai ordinato?-lo guardai torva.

-Ehm..pizza e patatine.-rise nervosamente.

-A me va benissimo, davvero.-gli sorrisi dolcemente. Dopo circa una quindicina di minuti, il cameriere si fece vedere con due grandi pizze in entrambi le mani.

-Margherita?-chiesi a James dopo aver visto la pizza.

-Ehm..sì. Non sapevo quale ti piacesse, quindi..-sbuffó.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2016 ⏰

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