Lucy era tornata a casa dopo una mattinata estenuante all'università. Era l'ora di pranzo e tutto ciò che voleva fare era sedersi a tavola e mangiare qualcosa cucinato da Gray. Restò un po' sorpresa nel vedere che il corvino non si trovava in casa. A quell'ora, in genere, lo trovava impegnato ai fornelli, – quando rimaneva in casa - oppure stravaccato sul divano – nei giorni in cui lavorava.
Controllò ogni angolo della casa e sembrò proprio che del ragazzo non ci fosse alcuna traccia. Guardò nuovamente l'orario per paura di essersi sbagliata, eppure l'ora era giusta, avrebbe dovuto trovarlo dentro e invece non c'era. Sentendosi montare la preoccupazione addosso, prese di slancio il telefono e compose il numero di quello che per ora era ancora il suo fidanzato. Lucy lo sentiva squillare a vuoto e ad ogni tuu l'ansia che già provava, aumentava ancor di più.
Successivamente sentì un rumore e il suo viso si aprì in un sorriso; finalmente, si disse, aveva deciso di risponderle. Peccato che, poco prima che pronunciasse il nome del ragazzo, venne interrotta dalla voce metallica e ripetitiva della segreteria telefonica. Gray non le aveva risposto, era la prima volta che accadeva.
Riprovò nuovamente a chiamare. Una prima volta, una seconda e poi una terza, fino a quando non realizzò finalmente che il corvino non avrebbe risposto. Le venne uno strano presentimento. Qualcosa le aveva attanagliato lo stomaco e il cuore in una morsa, sentiva un peso sul petto e un dolore lancinante alla testa. Sperava che almeno lui le rispondesse, che non fosse come pensava.
Compose velocemente il numero e attese. Si terrorizzò oltremodo nel vedere che anche questo squillava senza fermarsi. Eppure si disse che era solo un caso, una stupida coincidenza che la stava spaventando, così ci riprovò, ma sembrava seriamente tutto inutile. Neanche Natsu le rispondeva e lei non riusciva a far altro che temere il peggio.
Decise di uscire nuovamente di casa, senza preoccuparsi di portarsi dietro le chiavi o la borsa. Aveva lo strano presentimento che quei due fossero insieme e non si sarebbe data pace fin quando non li avrebbe trovati. Scese in strada e si guardò attorno, troppo frastornata per stabilire un luogo di inizio o anche solo pensare a dove potessero essere.
Vide la gente guardarla male o con preoccupazione. Chissà in che modo doveva apparire alle persone estranee alla faccenda. Andò nei luoghi che le apparivano meno pubblici, ma non trovò nulla. Era stanca, affaticata, ma sentiva comunque l'adrenalina bruciarle nelle vene e forse, si disse, era proprio quella che le dava la forza di continuare a cercare.
Fu solo dopo qualche tempo che intravide un viso conosciuto: era una delle sue amiche, Juvia. La blu le andò incontro con un sorriso smagliante, ma cambiò subito espressione non appena si avvicinò abbastanza da poter squadrare il viso della bionda.
<< Lucy-san, va tutto bene? >> domandò la nuova arrivata, vedendo l'agitazione chiara che si faceva spazio sull'espressione che aveva l'altra.
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NaLu week 2016: Hidden Love
Fiksi Penggemar"Quando il destino decideva di metterti di fronte a scelte difficili, non c'era proprio niente che tu potessi fare. Ed era proprio questo quello che era accaduto a Lucy, studentessa di astrologia, quando si era ritrovata a dover scegliere tra il fid...