Passo dopo passo

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-RAFFAELE ALZATI È TARDI!!-
-si mo' me alzo-
Ho 17 anni e non sono ancora capace a svegliarmi da solo, io ci provo, mi impegno: la sera mi metto come minimo 5 sveglie eppure al mattino non ne sento nemmeno una. Per fortuna che c'è mia madre che quando urla ha una voce così squillante che a momenti mi parte un timpano.
Mi vesto in fretta, metto le prime cose che trovo nell'armadio, mi sistemo i capelli, prendo lo zaino e comincio a correre come un fulmine perché le prime due ore ho la verifica di matematica e se tardo anche solo di 1 minuto quella vecchiaccia scorbutica della mia professoressa sarebbe capace di mettermi 2, mi odia così tanto e la cosa ovviamente è reciproca.
Per fortuna arrivo giusto in tempo, mi metto seduto al mio banco non prima di aver fatto però "l'in bocca al lupo" al mio migliore amico, nonché compagno di banco, Alberto.
Io e Alberto ci conosciamo da quando siamo nati, anzi ci conoscevamo già prima di venire al mondo perché mia madre e sua madre sono amiche dalla 1 elementare.
Abbiamo sempre avuto un bel rapporto e lo posso considerare il mio secondo fratello.
Secondo, perché io un fratellino ce l'ho e si chiama Mattia, ha 11 anni ed è meraviglioso.
Sa prendere e restituire così tanto amore con una facilità impressionante, io invece sono proprio l'opposto. Non sono capace neanche a dire un "ti voglio bene" ai miei genitori, anche se cerco di dimostrarglielo nel mio piccolo, non ho mai detto "ti amo" ad una ragazza perché non mi sono mai innamorato e penso che mai lo farò, non sono per storie serie io, insomma io l'amore non me lo so neanche prendere, altro che restituire.
-Fratèll comm te è ijut a' verificà?-
-Benissimò! teng sturiato comm nu' mattò ppe recuperàr o' 3 ca' teng pigliato l'àltr semana nell'interrogazionè. -
La scorbutica mi ha messo 3 perché non ho saputo risolvere gli esercizi come voleva lei con le sue formule inutili "Raffaele Esposito sei in 4 superiore e risolvi ancora i problemi come se fossi un bambino delle elementari? È inaccettabile, non puoi andare avanti così. Oggi te ne vai a posto con un bel 3 e non voglio sentire lamentele". Quella donna è pazza ma per fortuna la scuola sta per finire così non la vedo più per tre mesi. Soltanto più una settimana e sarò libero.
Suona la campanella che segna la fine della 5 ora, finalmente sono finite le lezioni per oggi.
Io e Alberto abbiamo una voglia matta di kebab, allora decidiamo di andare a provare il locale che tanto ci ha consigliato Luca, il barista che lavora vicino a casa mia.
Ogni tanto penso che io e il mio "meek", perché è così che ci chiamiamo, siamo delle mucche, dei pozzi senza fondo. È un'ora che siamo dentro questa specie di ristorante e siamo riusciti a mangiarci già due kebab a testa e se non fosse che sono rimasto colpito da una ragazza ne avremo sicuramente mangiato un altro.
Nonostante Pomigliano d'Arco abbia circa 40 mila abitanti bene o male ci conosciamo un po' tutti, ma quella ragazza io non l'avevo mai vista. Era molto carina, alta, bionda, magra, occhi azzurri, sembrava aver più o meno la mia metà.
- ah Lele! Questa volta quanto scommettiamo?-
-10€ che riesco ad avere il suo numero in 20 minuti-
Così mi faccio avanti, mi presento e lei fa lo stesso con me. Ci so fare con le ragazze.
Ho scoperto che si chiama Giulia, che è francese, ha 16 anni ed è qui per le vacanze, perché suo papà è del posto.
Ovviamente la scommessa l'ho vinta io e le ho dato appuntamento domani. Penso che la porterò a mangiare una pizza.
All'improvviso mi ricordo che oggi devo andare in studio a provare delle canzoni e sono costretto ad abbandonare il mio amico e a correre di nuovo come un pazzo perché sono di nuovo in ritardo.
Provo e riprovo finché non si fanno le 20:00 e mamma mi chiama per ricordarmi che è pronta la cena. Oggi torno a casa proprio soddisfatto, ho fatto delle belle prove.
Io sono innamorato perso della musica. Faccio musica da quando ho 4 anni, non posso neanche definirla una passione per me è proprio un'esigenza fisica. Ora però voglio condividere questo mio amore per la musica con gli altri, voglio far sentire le mie canzoni a tutti, la mia cameretta è diventata troppo stretta. Ed è per questo che ho deciso di andare a The Voice.