Questa settimana c'è il LiveShow.
Prima ho incontrato lo Zio e mi ha assegnato "Hold back the river" di James Bay,perché secondo lui io devo essere in grado di rappresentare il pop attuale e James Bay in questo momento rappresenta un pop d'autore molto valido.
Per me questo pezzo è pazzesco. Ricorda un po' i tempi passati però è tanto attuale. Spero di essere all'altezza.
Mi rinchiudo in studio per tutta la giornata, poi la sera decido di uscire a fare un giro per la mia città con Sara e con Gabriele, ormai lui si è trasferito da me.
Nonostante io conosca benissimo entrambi da una vita, loro due non si conoscono molto bene.
Siamo usciti poche volte tutti insieme, anche perché Gabriele abita a Torre Annunziata e poi è andato in Francia.
Passeggiamo un po', poi decidiamo di entrare in un club.
Ci prendiamo una birra e ci sediamo sul divanetto.
Sara ci dice che si è lasciata con Stefano. Litigavano spesso e si sono accorti che non si amavano più, ultimamente stavano insieme per abitudine.
Penso subito ad Alberto, lui sarebbe contentissimo, finalmente Sara è libera.
Ha smesso di farsi sentire anche con lei, Lorenzo l'ha cambiato totalmente.
E proprio mentre penso ad Albo, lo vedo.
È seduto al bancone, vicino a quell'odioso figlio di papà. Lo faccio notare subito a Sara.
Appena lo vede scappa in bagno con le lacrime agli occhi e io la inseguo, scusandomi prima con Gabriele.
-Sara perché sei scappata?-
-non voglio farmi vedere da lui e non voglio vederlo-
-perché?-
-il giorno dopo la festa che ti abbiamo organizzato per la prima puntata di The Voice Alberto è venuto a parlarmi-
-immaginavo, gliel'ho consigliato io-
-mi ha detto tutto quello che prova per me. Mi ha detto delle parole bellissime Lele, mi ha detto che è innamorato di me da due anni. E io l'ho guardato negli occhi e gli ho solo detto di andarsene. E se n'è andato via con le lacrime agli occhi e mi ha detto che mi avrebbe lasciata in pace e che non avrebbe più sentito il mio nome-
-Sara, guardami negli occhi e dimmi la verità. Tu lo ami Alberto-
-si...-
-e allora perché l'hai mandato via? Siete due scemi-
-ho paura Lele, ho paura di fargli del male e ho paura che lui ne faccia a me, e che non ho mai provato un sentimento così forte, neanche per Stefano. E se le cose fra di noi vanno male? Cosa succederà poi? Non ci saluteremo neanche più? Tu e Alberto siete i miei migliori amici e non voglio perdere nessuno dei due-
-non ti capisco.. Non vuoi perderlo ma l'hai allontanato-
-mi manca...-
-senti Sara io non ci capisco nulla dell'amore ma lasciati dire che vi state facendo del male a vicenda. Ora non c'è niente e nessuno che può impedirvi di stare insieme, quelle che hai tu sono paure inutili. Pensaci, ma non ci mettere tanto perché poi sarà troppo tardi-
-ci penserò ... Grazie Lele, ti voglio bene-
-senti, ma io con tutto questo cosa c'entro ? Perché si è allontanato così anche da me? Perché si comporta come un'idiota e va in giro con quel cretino?!-
-non lo so...-
Usciamo dal bagno e vedo che Gabriele ha compagnia. Penso che abbia fatto colpo, la ragazza che ha accanto ha gli occhi a cuoricino.
Guardo il mio amico e con un gesto gli faccio capire che andiamo a sederci un po' più in là così lo lasciamo in pace.
Alberto è ancora lì al bancone. Penso che abbia bevuto tantissimo perché si vede che è ubriaco.
Ad un certo punto sento che grida "pezzo di merda" e vedo che Lorenzo inizia a prenderlo a pugni. Con forza, con rabbia.
Vedo che nessuno interviene, anzi si divertono e scommettono su chi se le prenderà di più.
D'istinto corro verso il bancone, in fondo è sempre il mio migliore amico. Afferro Lorenzo da dietro, lui si gira e io gli tiro un pugno che si ricorderà per parecchio tempo.
Poi prendo Alberto e lo trascino fuori.
Nel frattempo Sara e Gabriele avevano visto tutto e ci stavano raggiungendo.
Una volta fuori dal club tiro uno schiaffo ad Alberto e gli dico -chistu è ra partè mià. Ca' cazzo fai Albè? Te ubriachì, te droghì, fai a mazzate, bastà Albèrt finiscilà, te staje rovinànd sul a sta' a pressò a chillu cogliòn e' Lorenzò-
È a terra, accovacciato, con un occhio gonfio e la faccia piena di sangue.
È ubriaco però so che ha capito quello che gli sto dicendo, so che ha capito che sta sbagliando. Però ora non voglio spiegazioni, non sarebbe in grado di darmele.
Quando vede Sara abbassa la testa e comincia a singhiozzare, lei mi guarda come se mi chiedesse il permesso di avvicinarsi e io le dico di lasciarlo stare e di andare a casa, ora non è il momento per parlargli.
Devo portarlo a casa mia, non posso farlo vedere ai suoi in questo stato.
Alberto si appoggia a me e a Gabriele e una volta arrivati a casa lo portiamo nella mia camera e lo facciamo stendere sul letto.
Raccontiamo a mamma tutto quello che è successo, mi guarda stranita perché conosce Alberto e non si aspettava questo comportamento da lui. Poi prende il ghiaccio, il disinfettante e qualche garza e va a curargli le ferite.
Io e Gabriele rimaniamo in salotto, sul divano, con lo sguardo perso nel vuoto.
-grazie Gabrié-
-e e' ca' ?-
-ppe avermì aiutàt a riportàrl a casa e ppe esserè sempe presènt-
-si fràtmo, putrai contàr sempe su e' me. Comunquè perdonàl ad Albertò-
Abbraccio il mio amico poi prendo il telefono e scrivo alla mamma di Alberto di non preoccuparsi che stasera dorme da me.
Domani mattina gli avrei chiesto cos'era successo, ora deve riposare.
DU LIEST GERADE
Passo dopo passo
Fanfiction"Quando sarà tempesta è ciò che hai saputo costruire nel tempo che saprà proteggerti" Raffaele Esposito, 17 anni, un sognatore. Ama la musica più di qualsiasi altra cosa al mondo. Quando scopre un altro tipo di amore però cambia tutto. (Ovviamente...