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Giulia è partita stanotte.
Se n'è andata via senza salutarmi.
Nè una telefonata, un messaggio, una lettera, un bigliettino, nulla.
E io che volevo dirle che forse ero pronto per una storia seria, che forse mi stavo innamorando di lei.
Se n'è andata via così.
Non la cercherò, non la chiamerò e non le scriverò messaggi, la dimenticherò e basta.
Ho capito che l'amore davvero non fa per me.
Forse non sono fatto per amare. E poi forse quello che stavo cominciando a provare per Giulia non era amore.
Cammino per le vie della mia città da quasi due ore. A testa bassa, con le cuffiette nelle orecchie. Sto ripassando "Royals" perché stasera ci sono i KnockOut e fra tre ore ho l'aereo per andare a Roma.
Ad un certo punto la musica si ferma. Mi sta chiamando mamma.
-Raffaèl ma aro' seì? È tutta a' matina ca' si fori casà-
-scusa mamma arrivo subito-
-senti, la nonna Nunzia si è sentita male e l'hanno portata in ospedale, perciò io e papà non possiamo venire con te a Roma, viene Gabriele con te così non sei solo. Ho già parlato con i genitori e per il biglietto è tutto apposto, gliel'ho fatto io prima. Ti lascio i biglietti e i documenti sul tavolo. La valigia te l'ho preparata io. Stiamo portando Mattia da nonna Maria, ti fa un grande in bocca al lupo-
-cos'è successo a nonna? È grave?-
-Lele non preoccuparti, stai tranquillo. Ti devo salutare, ciao amore mio, sei grande ricordatelo. Un bacio, anche da parte di papà- Mi chiude il telefono in faccia prima che io possa dire ancora qualcosa.
Sono preoccupato per nonna, secondo me mamma sa qualcosa e non me lo vuole dire, ho un brutto presentimento.
Nonna Nunzia abita a Caserta e non la vedo molto spesso. Cerchiamo di andare da lei almeno due weekend al mese ma non sempre ci riusciamo.
Però tengo a lei come tengo a nonna Maria, sono incredibili tutte e due, si farebbero in 3 per i propri nipoti.
Sono preoccupato, nonna Nunzia ha dei problemi al cuore e ho paura che sia successo qualcosa di grave.
In più questa partenza improvvisa di Giulia.
Oggi non ne va una per il verso giusto.
Torno a casa, prendo tutto e vado da Gabriele.
Apre la porta velocemente e si precipita su di me. Mi abbraccia forte e mi dice -io ci song Lelè. Contà su e' me-
-grazie-
Gabriele non mi abbandona mai. Non l'ha mai fatto e sono sicuro che mai lo farà.
Andiamo all'aeroporto e mentre facciamo il check-in mi accorgo che pochi metri più in là c'è Giulia, anche Gabriele si accorge della sua presenza. Probabilmente il suo aereo è in ritardo.
-ma che aspetti Lele? Vai da lei!-
-no. Se lei se n'è andata via senza neanche dirmelo un motivo ci sarà. Io non la rincorro-
-ma comm ? L''altro juorno te volevi dichiaràr e mo' neànch a' salutì? nun te capìsc-
-lascia stare Gabriele, piuttosto muoviamoci che rischiamo di perdere l'aereo-
-va bene capo-
Arriviamo a Roma alle 18.00, mancano ancora 3 ore all'inizio della puntata di The Voice quindi ce la prendiamo con comodo. Andiamo in hotel a posare le valigie e poi usciamo a farci un giro.
Io non riesco a smettere di pensare a nonna e a Giulia. Nonna, Giulia, nonna, Giulia, nonna.
In questo momento nella mia testa non c'è neanche spazio per la musica. È forse la prima volta. Ho sempre messo la musica sopra tutto, tranne che sopra la mia famiglia.
Gabriele se ne accorge che sto con la testa da un'altra parte. Senza che io dica niente. È sempre stato così fra di noi, ci siamo sempre capiti senza bisogno di troppe parole.
-Lele io non ti ho mai visto così. Riprenditi ti prego, pensa che fra due ore sarai su un palco a fare quello che più ti piace nella vita-
-e se è successo qualcosa di grave a nonna?-
-Nunzia è una donna forte. Qualsiasi cosa le sia successa la supererà. È forte Lele, lo è sempre stata e tu lo sai meglio di me-
Gabriele è davvero uno di famiglia, non c'è un mio parente che lui non conosca.
-non ho mai avuto paura nella mia vita fino ad adesso, ma ora ne ho. Ho paura di perderla-
-è normale Lele. Ma vedrai andrà tutto bene-
È il mio turno. Devo cantare.
Arianna ha finito. Tocca a me.
Ho la testa così piena di pensieri che sbaglio l'inizio.
Finisco di cantare e l'ansia aumenta sempre di più. Ascolto uno ad uno i commenti dei coaches.
Piero Pelù : Lele, tu sei molto bravo. L'abbiamo capito. Però forse ti sei preso un po' di rischio a fare tutta quella parte così a cappella perché probabilmente hai perso un po' l'intonazione. Poi quando hai cominciato a suonare si è sentito questo calo che avevi avuto. Però poi naturalmente ti sei ripreso alla grande ed è stata una bella interpretazione.
Facchinetti: ho sempre avuto un'impressione positiva invece questa sera ho avuto un'impressione negativa. Lele secondo me è un brano un po' troppo presuntuoso quello che hai appena fatto, sei partito voce chitarra e non è facile e infatti ci sono state delle imperfezioni.
Noemi: Lele ti ho sentito super emozionato. Lo sai che potresti sembrare un pochino altezzoso sul palco? Miraccomando sempre umile, perché il pubblico, se tu non sei all'altezza della tua arroganza poi ci mette un attimo a girarti le spalle.
E poi arriva il commento più importante, quello dello Zio.
J-Ax: Lele ti sei preso un rischio. Ti ho detto fattelo ben chiaro sto accordo e poi ovviamente sei partito sulla vecchia tonalità e non su quella che abbiamo provato. Detto questo c'è una cosa che non tutti fanno ed è una prerogativa delle star vere, cioè quella di riprendersi, partire con la tonalità sbagliata e nonostante questo portarsi l'applauso del pubblico a casa, è una cosa che succede anche ai migliori. Quest'anno io ho bisogno di dimostrare che quello che esce da The Voice possa vendere anche qualche disco e possa diventare una star o almeno farsi notare sulla mappa dell'entartaiment italiano quindi metterò il cappello a chi credo che sia un uomo da cui può veramente uscire Godzilla e mangiarsi l'entartaiment ialiano. Lele.
Ha scelto me. Nonostante tutto alla fine lo Zio ha scelto me e gli sono veramente grato.
Torno in hotel con Gabriele e il mio pensiero va sempre verso nonna. Domani mattina appena mi sveglio chiamo mamma ora è troppo tardi e ho la testa che mi scoppia.

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