ROBERTA'S POV
Ho bisogno di lei.
MARCO'S POV
Nadia è scomparsa e non la trovo più. Poi l'ho vista con Roberta. Mamma mia quant'è bella Roberta. Cioè volevo dire Nadia. Finalmente viene da me e stiamo insieme. Ci baciamo e ci sorridiamo. Mi torna in mente Roberta in continuazione. Inizio a scuotere la testa e lei mi chiede <C'è qualcosa che non va?> e io dico <Nono, tutto a posto.> <Sicuro? Di me ti puoi fidare.> <Sisi, tranquilla. So che di te posso fidarmi.> e le faccio un sorrisetto. L'abbraccio e le chiedo se vuole andare di sopra e annuisce. Così decidiamo di andare nella mia camera da letto. Lei inizia a guardare le foto sulla mia scrivania, mentre io sto seduto sul letto. Poi guarda quelle appese al muro e mi chiede <Questo è tuo fratello?> <No, quello è mio cugino. Si chiama Francesco. Mio fratello è l'altro.> <Ah.. e quanti anni ha?> <Ha 20 anni e si chiama Luigi.> Lei inizia a ridere. <Che c'è?> le chiedo. E lei dice <Luigi. Mi fa ridere sto nome. Mi ricorda il fratello di Mario.> Il suo telefono suona, ma lei continua a girare per la stanza a osservare le mie cose, come se non se ne fosse accorta. Allora le dico <Ehm, Nadia. Ti è arrivato un messaggio.> <Davvero?> controlla e dice <Ah si. Hai ragione. Non l'avevo sentito.>
NADIA'S POV
Marco mi fa notare che mi è arrivato un messaggio. È Roberta e dice che ha bisogno di me. Le rispondo -Dimmi dove sei che arrivo subito.- e lei mi dice -Sono fuori dal bagno. Muoviti.- Io allora saluto Marco <Scusa, devo andare un attimo via.> gli do un bacio al volo e vado. Trovo Roberta seduta per terra appoggiata al muro, ma in quel momento esce Fabio dal bagno. Lui chiede <Ma che succede qua?> Io lo prendo da parte e gli chiedo <Che cosa le hai fatto? Perché sta così?> <Non lo so. Lei mi ha versato la coca-cola sui pantaloni, poi mi ha accompagnato in bagno per aiutarmi a pulirli. Arrivati in bagno ha iniziato a tamponare sulla macchia, ma le ho detto che potevo fare da solo. Lei mi stava passando la spugnetta e le nostre mani si sono sfiorate. Lei si è irrigidita e ha iniziato a fissarmi. La spugnetta era caduta. All'improvviso lei l'ha raccolta, me l'ha data ed è uscita fuori. Non capisco.> <Io si. Aspetta qui.> Mi avvicino a Roberta e le chiedo <Dimmi, che succede?> <Non lo so. La mia mente è pervasa da pensieri poco casti.> Scoppia a ridere, poi continua <In bagno ho iniziato a fissarlo, e lui a fissare me, e avrei voluto baciarlo, ma avevo paura. Non so perché. Quindi ho cercato una scusa per distogliere lo sguardo. Non so che fare.> <Non devi aver paura. Però magari prima di andare al sodo, meglio se vi conosciate meglio.> dico ridacchiando. La aiuto ad alzarsi e la accompagno da Fabio. Loro tornano di sotto, mano nella mano. Ma che carini. Io decido di tornare da Marco. Lo vedo sdraiato sul letto con gli occhi chiusi. So che sta fingendo e decido di fargli uno scherzo: spengo la luce e lo lascio da solo in camera. Dopo un po' entro e non lo vedo più. Ma dov'è finito? Io non riesco a vedere assolutamente nulla. Accendo la luce e inizio a cercare, ma di lui nessuna traccia. <Marco.. Non è divertente. Dove sei?> All'improvviso sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla e pianto un urlo che penso abbiano sentito fino in Grecia. Lui scoppia a ridere mentre io tengo una mano sul petto come per impedire al cuore di uscirne. Mi giro e inizio a picchiarlo <Razza di cretino. Volevi farmi morire di infarto? Ti piace proprio spaventare la gente, eh?> La sua risata è troppo contagiosa e scoppio a ridere anche io. Poi mi butto sul letto e lui di fianco a me. Guardo l'ora: sono le 2 di mattina. Mi alzo subito e dico <CAZZO È TARDISSIMO.> E lui mi chiede <Perché, che ore sono?> <Sono le 2.> <Ah.> Decidiamo di scendere e non c'è quasi più nessuno. La casa è un disastro. Sono rimasti solo Fabio e Roberta. Ma Meis e Fede dove sono finiti? Vabbè. <La mangiamo una fetta di torta?> dice Marco. <Ma sei rintronito per caso? Ma ti pare che io a quest'ora mi metta a mangiare una torta?> <Ma è il mio compleanno.> <No, non lo è più da due ore.> Sento Fabio dire <Oooooh. Rekt.> e urlo <Fabio stai zitto!> e mi metto a ridere. Marco fa la faccia offesa. Io non resisto. <No dai ti prego Marco non fare così, mi viene da piangere.> <E allora mangia una fetta di torta. Fallo per me.> <E va bene, se me lo chiedi così. Però veloce che dobbiamo andare.> Lui annuisce, poi chiede <Fabio, Roberta, la volete una fetta di torta?> e si sente un coro <Siii.> <E allora alzate il culo e venite qua.> dico. Sì, uso sempre un linguaggio poco volgare. La torta è buonissima. La voglio così anche al mio compleanno. Finiamo di mangiare e saluto Marco <Ciao Marco, ci vediamo poi in giro o a scuola.> gli do un bacio sulla guancia e mi allontano ma sento che mi prende per il braccio e mi gira. Pensavo volesse baciarmi, ma dice <Si ma sto casino chi lo pulisce? I miei tornano tra una settimana.> <Adesso sicuramente non mi metto a pulire, posso venire domani mattina, o per meglio dire tra qualche ora. Chiamo anche Fabio, Nene e Fede.> Fabio si sente nominare e dice, come sempre <Eh? Io non ho fatto nulla giuro. È stata lei.> e indica Roberta, che gli da uno schiaffetto sul braccio. <Ma. Che cosa avrei fatto io, scusa?> e io dico <Nulla, dai andiamo che ho sonno.> Saluto di nuovo Marco e ci incamminiamo tutti e tre verso casa.
È stata una serata indimenticabile.
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SEMPLICEMENTE PAZZA, DI LUI.
FanfictionNadia è una ragazza di 16 anni e frequenta un liceo linguistico insieme a Nene e Gaia. Grazie a Nene, la sua migliore amica, inizierà a fare teatro e conoscerà Marco. Nel frattempo Nene, grazie all'aiuto di Nadia, farà amicizia con Fede, un suo gran...