Capitolo 27.

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Saraya POV

La testa mi gira ancora un po' quando decido finalmente di sfilarmi il vestito nero per poter mettere qualcosa di più comodo.Mi sollevo a malincuore dall'enorme letto della camera e per poco non perdo completamente l'equilibrio,continuo ancora un po stordita verso il borsone contenente pochi indumenti poiché la valigia è ancora nel palazzetto.Inizio la sfrenata ricerca di qualcosa adatto a dormire,tra shorts,top e giacche sembra una guerra persa in partenza,ma d'un tratto mi ritrovo tra le mani un tessuto nero molto morbido al tatto,una canotta di una taglia per me del tutto sproporzionata,qualcosa mi invita ad annusarla e non appena avvicino il naso al tessuto m'inebrio di quel profumo che,aimé,mi manca tantissimo,quel dolce mix di virilità al gusto di rum e cuoio nero,quello slancio selvaggio ma delicato,ma a mancarmi è l'odore del suo corpo e non parlo di profumi artificiali,l'odore che la sua stessa pelle emana,ecco cosa mi manca davvero.Tolgo l'ormai fastidioso vestito attillato,subito dopo mi libero del reggiseno per poi infilare quella canotta che mi copre fino alle cosce,mi ci stringo dentro per poterne assorbire ogni sfaccettatura e sentire possibilmente le sue braccia che mi stringono.Con questo odore sento che potrei avere una crisi di nervi da un momento all'altro,e ora come sempre non c'è nessuno a rendermi tranquilla,non ci rifletto più di tanto e così d'istinto mi getto barcollante sulla borsa nella speranza di trovarle.Butto tutto fuori finché,con grande sollievo non vedo quel pacchetto rosso di sigarette che avevo consertavo,è evidente leggere quanto in questo momento mi senta ridicola,una drogata in cerca della sua dose,ma non parlo delle sigarette,la mia dose ha i capelli rossicci e gli occhi blu.Sollevo il coperchio e noto che sono rimaste due sigarette,ne sfilo immediatamente una mentre nell'altra mano stringo un accendino,la poggio tra le labbra e mi dirigo verso la finestra,la spalanco con fatica e mi ci appoggio,di certo non mi farà bene,ma nelle condizioni in cui sono al momento non penso sarà in grado di peggiorare ulteriormente la situazione.Avvicino la fiamma alla sigaretta aspirando finché quest'ultima non si accende,faccio il primo tiro ma questa volta non mi aiuta a scacciare lo stress,mi innervosisco quando nemmeno i seguenti mi danno sollievo,eppure fino ad ora hanno sempre funzionato,così d'istinto mi guardo intorno ed eccolo lì,sotto la televisione,il mini frigorifero,immediatamente ne nasce un collegamento e senza pensarci due volte lo apro scoprendo,oltre ad acqua e bevande,una bottiglietta di whisky,la prendo e ne osservo la boccetta,non ho mai bevuto per niente di simile ma al momento sento che non ha importanza,così apro la bottiglietta e torno alla finestra.Ne bevo il primo sorso,è così forte che mi porta a stringere gli occhi,mi lascia un amaro sapore in bocca che non mi dispiace.Alzo lo sguardo al cielo

"Visto dove sono arrivata?"esclamo ed ora noto quanto la mia voce sia stonata e acuta,a chi mi sto riferendo non lo so,non ai miei genitori certamente,loro non meriterebbero di vedere che fallimento hanno creato,mi sto riferendo a qualcuno che forse nemmeno conosco,o sto semplicemente parlando da sola.Aimé non riesco a terminare quello dialogo/monologo interrotta dal suono di qualcuno che bussa alla porta,un suono leggero che basta a provocarmi un leggero mal di testa.Cosi mi allontano dal davanzale avvicinandomi alla porta,scommetto che questa alla porta sarà April,non è raro che mi svegli nel bel mezzo della notte per i motivi più disparati,da una semplice chiacchierata ad una crisi di panico.Tiro giù la maniglia aprendo lentamente la porta con svogliatezza.È un attimo che mi trovo davanti quegli occhi,blu come l'oceano,che mi scrutano preoccupati,è un meraviglioso shock averli nuovamente davanti,mi scruta da capo a piedi,sono immobilizzata e non so cosa dirgli,eppure poche ore fa avevo infinite cose da dirgli,ma come sempre davanti a quelle iridi ogni mia capacità si congela.

"Che ci fai qui?"è tutto quello che riesco a dire con voce tramante e per niente sobria,lui continua a guardarmi sospirando rumorosamente

"Saraya,quelle cose che hai sentito non erano affatto vere,credimi"mi spiega senza interrompere il contatto visivo,lo guardo basita,lui non sa ciò che ho visto

We'll Be Couting Stars||Unstable||WWEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora