CAPITOLO 6

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Aerys tornò verso il dormitorio arrabbiata e stanca. Aveva perso anche l'appetito. Vedeva tutti dirigersi verso la sala mensa, ma lei non lo fece. Era davanti alla porta della sua stanza quando si accorse che era chiusa e lei non aveva la chiave. Non poteva chiedere aiuto a Kovu dopo la discussione di prima, allora cercò di forzare la serratura. «Ehy, ciao sei nuova?» le chiese una ragazza. «Ehm si, mi chiamo Aerys» rispose presentandosi. «Io sono la tua vicina, Kitty» sorrise. Sembrava una ragazza molto dolce e affettuosa. Aveva i capelli biondo platino raccolti da due piccoli e graziosi odango nei due lati del viso. Due ciocche rosa di capelli pendevano nei lati per contornare i suoi lineamenti da bambina. In effetti Kitty sembrava molto più giovane della sua età, per essere nella divisione 20. « Allora, anche a me davano problemi questi meccanismi ad impronta digitale» disse. «Eh? Impronte digitali?» chiese Aerys. «Vedi ? Ogni porta ha un proprio schermo e per aprirla bisogna far scansionare la propria mano in questo modo», Kitty le prese la mano e la fece appoggiare allo schermo luminoso. Un lampeggiante si colorò di verde e la serratura si aprì. «Oddio grazie mille Kitty!» ringraziò Aerys. «Di nulla... se non ci si aiuta fra vicine. Non vieni a mangiare?» chiese la ragazza. «Ehm non ho fame» ammise lei. «Ma ti devi allenare. Devi mangiare! Si ho sentito della missione» l'avvertì lei, «Ok ho capito... vorrà dire che domani faremo colazione insieme» annunciò Kitty. Aerys acconsentì e infine entrò nella sua stanza, abbandonandosi nel letto.

Il giorno seguente fu difficile alzarsi, ma la sveglia suonò in tutto il dormitorio. Si lavò e si infilò la divisa. Dopo alcuni minuti era già pronta davanti alla stanza di Kitty a bussare. «Siii chi è? » rispose una voce assonnata. «Sono Aerys». «Ah giusto la colazione». Dopo un susseguirsi di rumori e suoni strani Kitty uscì dalla porta. «Scusami ma non sento mai la sveglia» rise « Bene... seguimi» continuò. Scesero al piano di sotto, questa volta con le scale e accedettero a una sala enorme. C'erano lunghi tavoloni, uno dietro l'altro e dei robot che servivano il cibo. Mentre si facevano largo tra le persone, Kitty spiegò. «Vedi, qui ogni divisione dell'accademia viene a rifocillarsi. Questo è il tavolo della divisione 20». Aerys si guardò intorno e vedeva Atari di ogni elemento e ogni età gustare numerose pietanze. Senza fare complimenti si sedette vicino a Kitty che gli presentò gli altri Atari della divisione 20. Le spiegarono che per ordinare doveva selezionare il menù interattivo davanti a lei e consegnarlo al robot. Aerys scelse una fetta di torta alle fragole di Hagos e latte al cioccolato. Dopo 3 minuti comparì davanti a lei, trammite un nastro trasportatore che collegava tutti i tavoli. Gustò tutte quelle delizie senza avanzare nulla. Gli sembrava un sogno. Dopo alcuni minuti quella pace fu sconvolta. Un sussurro piombò alle sue orecchie, si voltò e vide Kovu. «Ti stai preparando per gli allenamenti?» chiese il ragazzo. «A te che sembra?» rispose acida Aerys. «Bhe ieri non hai mangiato quindi mi stavo preoccupando, però ho visto che sei in compagnia di Kitty, quindi sei in buone mani» fece l'occhiolino all'amica. «Daii Kovuuu... lasciala mangiare in pace» lo pregò Kitty. «E va bene ma appena hai finito raggiungimi... pure te Kitty» così dicendo si allontanò in fondo al tavolone, vicino a Reo.

«Eccoci qui» annunciò Kitty, trascinando Aerys di fronte ai due ragazzi. «Vi vedo!» disse il ragazzo. «Antipatico!». «E io anche che ti aiuto...» disse il castano. «Non te l'ho chiesto io!» ribatte Aerys. Kitty gli stava guardando ipnotizzata. «Ehy voi due, cercate di andare d'accordo!» ringhiò Reo. «La vedo dura! È intrattabile!» disse Kovu. «Ma sentilo!» esclamò la ragazza. «Che poi come farai ad allenarmi se sei un Atari del fuoco e non dell' acqua?» chiese lei. «Bhe... per questo ho chiamato Kitty. Lei è un' Atari dell' acqua molto brava. Io ti allenerò nel combattimento, lei nella tecnica» spiegò. «Oh, hai pensato a tutto !». «Si, questo non è un gioco! Lo rivuoi il tuo amico, giusto ?». «Certo che lo rivoglio!» disse lei. «E allora impegnati!». La ragazza si rigirò imbronciata.
Kovu la prese per le spalle e la trascinò verso l'ascensore di cristallo, seguiti da Kitty e da Reo. «Non mi fido a lasciarvi da soli... sicuramente combinerete qualche guaio!» disse Reo.
Kovu premette il piano -4. «Che?! Andiamo sottoterra?!» chiese interdetta Aerys. «Certo, i campi di addestramento dell'accademia si trovano nell'area sotterranea della città per maggior sicurezza. Vedi, il Palazzo centrale superiore contiene i dormitori e gli uffici di amministrazione, invece nell'area sotterranea troviamo le palestre di allenamento per gli Atari» spiegò. L'ascensore scese di piano in piano arrivando nell' area sotterranea, indicata con un portale di colore rosso. I numeri dei piani si susseguivono in decrescendo, fino ad arrivare alla palestra per i tipo d'acqua. Aerys scese dall'ascensore ed entrò in una stanza enorme con le pareti blu scure e due cerchi a destra e sinistra del pavimento. «Bene, tu e kitty posizionatevi nei due cerchi. Io e Reo vi daremo le istruzioni tramite questi appositi trasmettitori» aggiunse Kovu.
Aerys si posizionò e indossò quella mini cuffietta. Appena fece segno di essere pronta, le pareti blu cambiarono. Iniziò ad entrare l'acqua e ben presto lei e Kitty si ritrovarono sommerse. Ma la cosa più stupefacente era che riusciva a respirare tranquillamente. Di solito gli Atari dell' acqua dovevano circondarsi da un bolla d'aria per rimanere ore sott'acqua, ma lì dentro non serviva. «Non preoccuparti, questa è solo una sala simulazioni 3D. Però tutto quello che vedi funziona benissimo come il nostro Atari» disse Kitty.
«Ebbene, siete pronte?» domandò la voce di Kovu dalla ricetrasmittente. «Tutto quello che dovete fare sarà scontrarvi in un ambiente familiare per capire il potenziale iniziale di Aerys. Tutto chiaro?» domandò il ragazzo. «Certo!» risposero le ragazze con tono squillante. «Bhe, allora iniziamo!»
Dei sensori rossi con dei numeri si illuminarono in mezzo alla stanza.
3...2...1....Via!
Lo scontro ebbe inizio!

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