alessia è una ragazza che vive con la madre perché il padre non la voluta sin dalla nascita ne lei ne sua madre. Il giorno del suo compleanno la madre morirà e lei dovrà andare a vivere con il padre per forza. Cosa succederà?
sento il campanello suonare segno che sono arrivati i suoi amici mi asciugo i capelli e indosso:
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lascio i capelli sciolti e metto le mie converse nere e sono pronta. Scendo giù da "mio padre" un perfetto coglione!
"ed eccola qua mia figlia" disse James mettendomi un braccio attorno al collo
"ciao piacere alessia" dissi salutando i suoi amici
"loro sono..." disse James ma lo fermo
"lo so Kendall Logan e Carlos" dissi
"come fai a saperlo?" disse Kendall
"sono o meglio ero una rusher" dissi
"peccato che non lo sei più" disse Carlos
"per me non è un peccato ma la cosa perfetta" dissi guardando le mie scarpe sapete che sono interessanti
"noi questa sera usciamo mentre tu stai a casa chiaro?" disse mio padre acido
"ok" dissi io tranquilla stavo mentendo ovviamente loro vanno via e io apro l'armadio mi cambio e indosso:
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lascio le mie converse nere e vado via!! me ne vado in discoteca e mi scontro con tre ragazze alzo gli occhi e vedo le mie tre migliori amiche Alessia Flavia e Giulia con 5 ragazzi alle spalle
"ragazze" dissi saltandogli addosso
"ehy che ci fai qui?" disse alessia
"mia madre è morta ho scoperto che mio padre e James lui è uscito e anche io ma lui non sa niente e cattivo" dissi tutto ad un fiato
"davvero?" disse giulia
"sii" dissi
"adesso voglio divertirmi" dissi ed entro in discoteca e mi bevo 2 bicchieri di vodka alla pesca e conosco una ragazza
"ehy piccola vuoi conoscere altri ragazzi?" disse un ragazzo e io annuisco lui cammina e io lo seguo e mi porta ad un tavolo e c'era James Kendall Logan e Carlos
"oddio no" dissi
"cazzo ci fai qua ti avevo detto di stare a casa e ti aspetta la punizione" disse James avvicinandosi probabilmente voleva darmi uno schiaffo corro via verso casa e arrivo e mi chiudo nella mia stanza a chiave mi cambio e mi metto un pigiama e mi metto sotto le coperte dopo un po James stava dando calci alla porta
"APRII TI HO DETTO" DISSE URLANDO
"se lo faccio tu prometti di non picchiarmi" dissi
"ok adesso apri" disse calmo io apro e mi prende per i capelli buttandomi nel letto
"lasciami" dissi
"no ora me la paghi" disse sfilandosi la cintura dei pantaloni mi alza la maglietta e comincia a frustarmi la schiena
"no ti prego basta" dissi cominciando a piangere ma lui continua fino a 70 frustate poi posa la cintura
"sei un coglione" dissi piangendo
"questo non dovevi dirlo" disse dandomi un pugno sul labbro
"adesso dormi" disse chiudendo la porta mi metto nel letto con la schiena addolorante e prendo un fazzoletto mettendolo sul labbro e dormo con le lacrime
