Capitolo 6. Lotta!

2.1K 190 84
                                    

"Il fatto è che ieri io e Jungkook ci siamo baciati, e quanto poi...e oltre a quello...cioè diciamo che se gli avessi fatto schifo non avrebbe fatto quello che ha fatto..." dico sia triste che imbarazzato.
"Ovvero? Cosa avrebbe fatto?" Mi chiede Namjoon con aria confusa "Gli ha fatto un lavoretto di bocca" gli dice Hoseok sussurando e ridendo "Hyung!" esclamo io ormai rosso in viso "Ah...ora capisco" dice il leader con un sorrisetto stampato sul viso.

Ma che ho fatto di male?!
Sto parlando con due idioti.

"Ubriaco o no, lo ha fatto, quindi in qualche modo gli interessi" Dice Namjoon "Magari lo avrebbe fatto con chiunque..." dico io intristendomi di colpo "Ma non penso, però se vuoi appurare questa cosa, possiamo farlo..." mi dice Hoseok con uno sguardo indecifrabile "Cioè?" chiedo ingenuamente "Lo facciamo bere, uno di noi ci prova con lui e vediamo se ci sta" risponde convinto ed io sgrano gli occhi "Stai scherzando?! E poi non voglio! Sembra di fare degli esperimenti malefici su Kookie che fa da cavia! Non contare proprio su di me" dico sconvolto.

Questo Hyung...ha delle idee veramente bizzarre e folli.

"Va bene, va bene. Ci penseremo poi a questo, piuttosto tu non dovresti scusarti con qualcuno?" Mi dice Hoseok mentre Namjoon segue la situazione in silenzio "Con chi...?" gli domando perplesso e lui mi fa cenno verso la mia camera "Tae!" esclamo dopo che ho realizzato cosa mi aveva detto prima.

Lo trovo in camera disteso sul letto, Jungkook non c'è, non so dove sia.
Decido di avvicinarmi lentamente e mi siedo al bordo del letto "Hey..." gli dico piano e lui gira lentamente il viso guardandomi "Hey" mi risponde, ha gli occhi davvero lucidi, ho fatto piangere sul serio Taehyung.
Sapevo che era sensibile, ma non così tanto!
"Stai bene?" Gli chiedo, ironia della sorte, ci siamo invertiti le parti stavolta "Si..." mi risponde un po' titubante "Mi dispiace per come ti ho risposto prima, non volevo ci rimanessi male. È che mi sono svegliato male, non dovevo prendermela con te" gli dico sinceramente dispiaciuto e lui scatta seduto sorridendo come suo solito.

Lo trovo adorabile.

Non posso fare a meno di sorridere anche io "Tranquillo Jiminie, non me la sono presa!" esclama lui "Ma se hai pianto!" gli dico e lui mette il broncio "N-non é vero..." rido "Sei un bambino Tae".
Ride anche lui, lo sa di comportarsi da bambino a volte, é una sua caratteristica, per questo mette tanta allegria a tutti.
"Jimin, ma davvero che ti succede? Sempre se vuoi dirmelo, non insisto" Mi domanda lui e sospiro "Non ti voglio trattare male, sei uno dei miei migliori amici.
Diciamo che ho qualche complicazione nel capire cosa pensa una certa persona e ne sto uscendo matto..." lui mi abbraccia.

Rimango paralizzato, è una cosa normale per noi abbracciarci ma in queste occasioni non è mai successo "Non riesco nemmeno ad immaginare una persona che fa così con te Jimin, io ti direi tutto ciò che penso perché non vorrei vederti triste..." mi sussurra quasi e rimango pietrificato.
Si stacca e mi sorride mentre io lo guardo confuso e perplesso.

Sta cercando di dirmi qualcosa in particolare?

"Tae..." Dico mentre cerco le parole più adatte da usare "Si?" risponde lui "A te piace qualcuno?" gli chiedo cercando di girarci intorno "Si" mi dice deciso ed io rimango quasi spiazzato, ho paura di scoprire chi sia la persona in questione.
"Tae...è uno di noi?" Domando ancora e lui annuisce "Quindi sei gay..." affermo e lui annuisce di nuovo "Ti da fastidio?" mi chiede preoccupato "No no. Tanto tra di noi non so più chi sia etero..." bofonchio "Chi altro lo è?" mi domanda curioso e incredulo "Lascia stare Tae, tanto arriverà il giorno in cui tutti sapremmo tutto, credo" gli dico grattandomi la testa e mi alzo "Jimin dove vai?" mi domanda con una nota di tristezza.

Non è come penso vero?

"Ho bisogno di stare da solo se riesco. Lo sai che ti voglio bene, vero?" Gli dico cercando di essere il più gentile che posso, non voglio sapere direttamente cosa pensa, voglio solo dirgli ciò che provo, chiaro e tondo.
Lui mi guarda per qualche attimo e poi sorride "Si, lo so" mi risponde, me lo ha detto in un modo un po'...spento?
Annuisco ed esco dalla stanza, mi sento un po' in colpa, ma non so nulla per certo perciò spero non sia così come penso io.

Credo di piacere a Taehyung, ma io amo Jungkook.

Mi butto sul divanetto della sala, chiudo gli occhi e penso a tutto quello che sta succedendo in questi due giorni.
Tutto è cominciato da me che non sono riuscito a trattenere un piccolo impulso, e da lì il finimondo.

Ripenso allo sguardo di Tae, credo davvero di piacergli e se solo glielo chiedessi lui me lo direbbe, ma io non voglio saperlo.
Ho paura di deludere la sua aspettativa, è un ragazzo dolce e sensibile, non vorrei farlo star male perché sono impegnato a star dietro ad uno stronzo che non si ricorda di quello che fa.

"Jimin" Mi sento chiamare, ma allora è una congiura davvero, non riesco a stare 5 minuti in pace da solo!
"Hyung..." Dico ad Hoseok con aria esausta "In piedi" mi dice lui, mi limito a guardarlo senza capire "Ho detto io piedi, devi fare tutto quello che ti dico, ricordi?" mi dice incrociando le braccia ed io roteo gli occhi "Sei serio?" lui annuisce "Finché non ti dichiari mio caro, dovrai sorbirmi per un mese" lo guardo male, non mi bastano i miei problemi, ci si mette pure lui con il suo ricatto.
Mi alzo di malavoglia "E adesso?" gli chiedo e lui accenna un sorrisetto beffardo "Ho qua una lista di mansioni da svolgere" mi dice dandomi un foglio in mano, lo guardo e rimango sbigottito "Ma Hyung! Sono una valanga di cose!" lui allarga di più il sorriso, sembra quasi psicopatico, mi fa paura.
"Allora forse è meglio se cominci subito, no?" Deglutisco "V-va bene..." dico e mi allontano da lui, ha vinto anche questo round.

Prima cosa della lista, ritirare dei vestiti nella lavanderia al centro di Seoul.
Prendo un taxi e mi ci faccio portare, che approfittatore lo Hyung, farmi fare tutto quello di cui dovrebbe occuparsi lui!
Entro nella lavanderia e chiedo i vestiti a nome di Hoseok ma la lavandaia mi guarda male "Non sono autorizzata a dare gli abiti altrui" scuoto la testa "No guardi...io sono un suo amico, mi ha mandato lui" lei incrocia le braccia "Sono spiacente non posso" sbuffo "In che modo posso convincerla? Le lascio i miei dati se vuole" dico gentilmente "Piuttosto avrei bisogno dei documenti del suo amico" sospiro "Un fax va bene?" lei annuisce "Allora aspetti, lo vado a chiamare al cellulare" dico uscendo fuori dalla lavanderia dove c'è campo.
Il telefono squilla tredici volte ma nessuno risponde.

Maledizione Hyung!
Sei uno sprovveduto!
Più ci penso e più mi imbestialisco, possibile che nessuno si ricordi che sono Park Jimin e che Hoseok é un mio compagno di gruppo?
Mi mette tristezza non trovare qualcuno che dica "Oh é lui! Adoro le sue canzoni!" per città.
Mi manca il palco, le armys che ci incitano e i riflettori.
Sono felice di prendermi una piccola pausa, ma a volte in queste occasioni non mi sento nessuno e mi fa star male questa cosa.

Mi accascio sulla panchina mentre continuo ripetutamente a chiamare il cellulare di Hoseok.

{L'angolo di Roza:
Hyung cattivo! Eheheh
Non sarebbe male l'idea di avere un Jimin tutto fare in casa, non trovate?
Ehehehehe.

Scusate se mi perdo in chiacchiere (?)
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Chu~}

『Nevermind』❁ - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora