Swimming Pool (Angel's pov.)

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Dopo pranzo, decido di mettere il costume e andare in piscina, anche perché sono ancora bianca cadaverica e ho bisogno di abbronzarmi.
Arrivata lì, scelgo il lettino più assolato, ci stendo sopra il mio telo con la foto della Statua della Libertà e mi sfilo la maxi maglia che avevo messo sopra il mio bikini preferito, quello nero con le stelline bianche.
Faccio un bagno veloce per rinfrescarmi, poi prendo il telefono, ci attacco le cuffiette e mi stendo sul lettino. Chiudo gli occhi e muovo i piedi al ritmo di "Ginza" di J Balvin, e sento il sole asciugarmi le goccioline di acqua e cloro rimaste sulla mia pelle. Ho la sensazione che qualcuno mi stia fissando, cosí alzo la testa e mi guardo intorno. La piscina é vuota, sono tutti o al mare o nei loro bungalow, quindi alzo le spalle e mi rimetto comoda. Resto lì per una mezz'oretta, poi decido di bagnarmi di nuovo perché fa davvero caldo. Verso le 17.00 decido di tornare al bungalow, così raccolgo le mie cose e mi avvio canticchiando "One Dance" di Drake.
Il bungalow è chiuso, quindi non mi resta altra scelta che entrare dalla finestra. Una volta dentro, mi spoglio e mi infilo nella doccia, poi mi asciugo, mi vesto e esco di nuovo dalla finestra, diretta alla reception a chiedere la password del wifi.
Vado a sbattere contro qualcuno, perché stavo guardando il telefono, e quando alzo lo sguardo, vedo un ragazzo moro.
<<Scusa scusa scusa>> continua a ripetere. Io rido, e lui mi guarda perplesso, poi si presenta. <<Piacere, io sono Andrea. Tu?>> <<Angel>> <<Wow, in effetti somigli proprio ad un angelo...cioè, oddio l'ho detto ad alta voce...ehm..>> No vabbe. Scoppio a ridere, e lui mi guarda ancora più perplesso. <<No tranquillo, è tutto apposto>> Poi lo saluto, e continuo a camminare ridacchiando, anche se ho ancora quella strana sensazione che qualcuno mi stia guardando.

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