Capitolo 9

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Mi sentivo in colpa per essermene andata il quel modo, ma il bellissimo messaggio ricevuto qualche ora dopo mi fece tornare il sorriso. "Misteriosa quanto bella, principessa" aveva scritto. Gli bastava davvero poco per farmi sentire bene e non me ne capacitavo. Quegli ultimi giorni dell'anno passarono in fretta, quasi corressero per far spazio all'anno nuovo. Ogni giorno che passava, pensavo al modo per dire a Fred cosa pensassi veramente di tutta questa storia. Persino il primo dell'anno non sapevo come comportarmi, dato che mi arrivarono messaggi da entrambi: "Ti va di passare quest'anno insieme?" mi chiese Fred; "L'anno scorso ti ho conosciuta per sbaglio, ma è stato lo sbaglio più bello della mia vita. Buon Capodanno cicci." scrisse Scott. Passai i due giorni successivi chiusa in me stessa, cercando una risposta che in fondo sapevo da sempre. Dovevo parlare con Fred. Tornò il 3 Gennaio e mi chiese di uscire per vederci dopo tutto questo tempo in cui lui è stato fuori. Ci diedimo il solito appuntamento, ma non arrivai in anticipo come sempre. Avrei voluto che quel giorno non fosse mai arrivato. "Mi sei mancata" mi disse Fred vedendomi. Gli sorrisi e mi lascia abbracciare. Dovevo dirglielo. "Fred possiamo parlare?" chiesi. "Certo, è successo qualcosa?" rispose in tono preoccupato. Non risposi e abbassai lo sguardo. "In queste settimane ho pensato tanto alla nostra relazione." Incominciai. "Penso che non sono la ragazza che ti meriti. Ne meriti una che non abbia tutti questi dubbi su di te o su se stessa." Mi guardò come se i suoi occhi fossero lame. "Chi è lui? Il ragazzo dell'altra volta? Quel Scott?" Non risposi. "Me n'ero accorto." Si alterò. "Si vedeva lontano un chilometro che ti andava dietro e che a te la cosa non dispiaceva affatto. Hai fatto la tua scelta. Benissimo." E se ne andò, lasciandomi sola con gli occhi gonfi. Mi venne spontaneo digitare quel numero, senza pensarci.
"Buonasera, principessa."
"Scott?" Tirai su con il naso.
"Che ti è successo Ellen? Dove sei?"
"Sono di fronte al museo, quanto ci metteresti a venire?"
"Due minuti e sono lì da te, tranquilla principessa."
"Va bene, grazie Scott." E agganciai.
Esattamente due minuti dopo lo vidi correre verso la mia direzione. Senza dire nulla mi abbracciò ed io piansi più forse, quasi mi fossi liberata. "Shh, andrà bene." Mi confortò lui.
Mi fece calmare e camminammo senza meta in giro per la città mentre gli raccontai ciò che era successo. "Se ha fatto davvero come dici tu non ti ha mai meritata." Concluse sdegnato. "Meno male che ci sei tu qui. Grazie Scott." Mi sorrise "Stai sempre qui a ringraziarmi, non c'è bisogno, piccola." E mi cinse le spalle. "Da adesso in poi" proseguì "ci sarò sempre per te. Te lo prometto." Lo guardai "Scott io tengo tantissimo alle promesse. Se non sei sicuro, non mi promettere nulla." Mi accarezzò il viso, le sue mani erano calde e accoglievamo i miei lineamenti come se li conoscessero da sempre. "Se prometto, significa che sono in grado di farlo." E mi baciò. Fu più intenso del primo. Non c'era timore fra noi, sentivo solo il dolce sapore delle sue labbra. E fu bellissimo.
"Quando ti sentirai pronta, io sarò qui a stringerti più forte le mani." Disse come se mi leggesse la mente. Mi aveva capita senza che gli avessi dovuto spiegare nulla, e non lo ringrazia mai abbastanza.

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