Passò una settimana da quando misi piede per la prima volta nella città capitale del Regno d'Austria e d'Ungheria. Era tutto così magico in quella cittá meravigliosa...mi sentivo a casa , sebbene mi mancassero mia madre e mia sorella minore.
L'indomani mi incamminai con in mano la mia valigetta di colori i quadri e qualche tela ( più che altro erano fogli da spolvero*....non potevo permettermi delle vere e proprie tele ) verso la Stephenplatz* , la piazza dove si teneva la tanto attesa mostra d'arte.
Dopo qualche minuto arrivai al largo e posso assicurare che era una delizia per gli occhi : avevo la magnifica e possente cattedrale in stile gotico sulla mia destra e davanti a me vidi la piazza che ormai era diventata come una tavolozza piena di colori , tutti diversi ; chiari...scuri...più o meno intensi rispetto ad altri... Sapevo che anche io ero uno di questi colori , perciò non indugiai oltre ,presi posto in uno dei pochi banchetti rimasti e ci sistemai i miei disegni , sperando che qualcuno li vedesse.
Erano molti gli artisti che partecipavano a questa mostra , e qualcuno di loro riusciva anche a vendere qualche dipinto ben riuscito.
Dopo qualche minuto la piazza si affollò di gente: erano per la maggior parte persone ricche a giudicare dal loro aspetto ...
Osservai a lungo quel posto, fino a che non mi si presentò una bambina davanti al mio misero tavolino. Era incuriosita da i miei disegni, in particolare verso quello che ritraeva le Dolomiti.
" l'hai fatto tu questo disegno?" - mi chiese con la sua piccola voce da bimba
" certamente, queste sono le montagne che si vedono da casa mia " .
Eh già io abitavo proprio lì , avevo dovuto fare tutta quella strada solo per arrivare a Innsbruck , il paese più vicino che aveva una stazione da dove partiva il treno per Vienna.
"Sono bellissime" disse ancora lei
"Ti ringrazio molto , come ti chiami?"
" Inge. E tu signore?"
"Io mi chiamo Edmund. E Inge è davvero un bellissimo nome."
"Grazie signore . Ora dico alla mia mamma se può venire qui"
E detto questo si allontanò rapidamente facendo un cenno con la manina .
Subito dopo ecco che ritornava insieme ad una donna che senza dubbio doveva essere sua madre.
Anche la signora osservava i miei disegni e dopo qualche minuto mi parlò:
"Salve signore, mia figlia mi ha detto che lei fa dei bellissimi quadri e allora mi sono detta: perché non venire a vedere? In effetti sono proprio bellissimi! Non le dispiace se ne acquistassi uno? "
Sbaglio o l'aveva detto sul serio? Acquistare?! Un mio quadro?! Era un'occasione da non perdere , così mi alzai di scatto e le risposi :
"Affatto Madame , quale desidera prendere ?"
"Quello con le montagne che piace tanto a mia figlia"
Non potevo crederci , finalmente ero considerato da qualcuno che non fosse della mia famiglia .
" Oh , certamente madame."
Così le diedi il mio quadro in cambio di tintinnanti corone austro-ungariche*:avevo appena fatto il mio primo affare commerciale.
"Grazie infinite , madame. Arrivederci"
La signora e sua figlia Inge mi salutarono e se ne andarono ."Caspita , che fortuna !" pensai , non mi era mai successa una cosa simile . Fino ad adesso tutte le persone che conoscevo a parte mia madre e mia sorella , non mi avevano mai considerato....
Avanzai nei miei pensieri , quando un giovane uomo passò davanti alla mia "postazione" . Si fermò, mi guardò e si mise ad osservare anche i miei disegni.
Era un giovane dall'aspetto medio orientale, se proprio vogliamo fare una osservazione molto generale. Aveva i capelli mossi e scuri, come anche i suoi occhi lo erano...la sua pelle era olivastra e non era particolarmente alto.
All'improvviso mi parlò
"Buon giorno "
rimasi parecchio sorpreso che egli sapesse parlare in tedesco.
"Buon giorno a lei, signore. Posso essere d'aiuto?"
Scoppiò in una risata. Che cosa avevo detto di male? Oppure non aveva capito?
" No , dai. Non darmi del "lei" , mi fai sentire vecchio! Alla fine siamo ragazzi tutti e due , amico mio. Ma che maleducazione! Non mi sono nemmeno presentato! Piacere ,io sono Karim. E quale è il tuo nome?"
Ah...ecco perché si era messo a ridere . In effetti i miei modi erano fin troppo formali
"Molto piacere! Io sono Edmund "
Era davvero incredibile, forse avevo finalmente trovato un amico .* Foglio da spolvero: foglio di colore giallastro più resistente della carta bianca, infatti è molto utile per schizzi e progettazioni in particolare a matita e acquerello .
* Stephenplatz : una delle più famose piazze e mete turistiche di Vienna dove sorge la cattedrale dedicata a Santo Stefano . In italiano : piazza di Santo Stefano (?)
*corona austro-ungarica: moneta in uso verso la fine dell'Impero austro-ungaricoScusate per l'assenza...non ho più continuato la storia per varie ragioni come scuola e robe varie ...spero che questo capitolo vi piaccia...
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Gott Erhalte, Gott Beschütze
Ficción históricaEdmund è un ragazzo austriaco di origini italiane, vive in condizioni familiari ed economiche molto difficili. 1914: lo scoppio della prima guerra mondiale, una data fatale per tutta l'Europa. Edmund si arruola nell' esercito, ormai non ha nulla...