CAPITOLO 4

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Io: "Inizia bene la giornata, con un deficiente!"
Chiara: "Dai adesso stai esagerando Bea." Dice guardando un video sul telefono.
Io: "Ma hai visto cosa mi ha detto?"
Chiara: "Si ho visto, avrà avuto una brutta nottata." Dice ridendo.

Arrivate a scuola vediamo Leo insieme alla ragazza di ieri.
Chiara: "Ma cosa fanno?" Dice ridendo.
Io: "Lasciali stare, sono troppo carini insieme!"
Chiara: "Ma lei chi é?"
Io: "Credo frequenti il terzo anno, si chiama Valentina."
Chiara: "A me sembra una putt..."
Io: "Ma smettila, io vado in classe. Vieni?"
Chiara: "Sí, arrivo."
                          SERA...
Mi arriva un messaggio di Chiara dove dice che ha 39 di farebbe e che domani non verrà a scuola; ciò non mi sorprende, dato che va in giro a Dicembre mezza nuda.
                   MATTINA DOPO...
Stranamente questa mattina il pullman é isolato, fino a quando però sale un ragazzo nuovo.
Ragazzo: "Scusa posso sedermi vicino a te?" Chiede gentilmente
Io: "Certo!" Dico guardando il telefono.

Quando alzò la testa però mi accorgo che seduto accanto a me non c'è un ragazzo nuovo, ma il ragazzo di ieri, quello che mi ha fatto fare una figura di merda davanti a tutti.

Io: "Non ci credo! Ancora tu?! Non ti é bastato ieri?!" Dico arrabbiata.
Ragazzo: "No aspetta Bea..."
Io: "Come sai il mio nome?!"
Ragazzo: "Me l'ha detto la tua amica..."
Io: "Chiara???"
Ragazzo: "Sí, ecco lei!"
Io: "Bene ora te ne puoi anche andare!" Dico infastidita.
Ragazzo: "No! Aspetta! Scusa per ieri, veramente, quella persona che hai conosciuto ieri non é la stessa persona con cui stai parlando ora."
Io: "Cosa vorresti dire?"
Ragazzo: "Ieri hai conosciuto un Samuele scontroso e arrogante, ma credimi che io in realtà non sono così."

Rimango un attimo scioccata dalle sue parole, quando però rimango anche colpita dal suo abbigliamento, tutto l'opposto di quello di ieri.

Io: "Ma questi vestiti? Non sono il genere che indossavi ieri."
Samu: "Lo so, infatti quelli di ieri erano di un mio amico."
Io: "Aaa. Scusa per ieri, ti ho giudicato troppo in fretta."
Samu: "Scusa a te, mi sono comportato molto male, ma credimi... Non era giornata!"
Io: "Ti capisco!" Dico ridendo

I restanti minuti li passiamo parlando del più e del meno e devo dire che siamo molto simili, cosa che non avrei mai pensato ieri. Scopro, inoltre che frequenta il liceo scientifico e ha 18 anni.

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