Chapter Four

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Le lezioni di danza sono sempre state molto impegnative in questa scuola, non che mi dispiaccia comunque. Riesce a distrarmi dai miei pensieri. Solo che quando finisco, a mala pena riesco a sentirmi le gambe.
Schiena dritta
Mento in su
Rilassa la mente
Sciogliti
Stendi bene quella gamba
Alza il bacino
Credo non poter sopportare ancora per molto questa situazione.
Dopo una lunga doccia fredda negli spogliatoi, mi lego i capelli e raccolgo le mie cose. Non saluto neanche le mie compagne, sistemo i miei Jeans e mi affretto a raggiungere la porta, ma un messaggio di Sarah arriva nel mio cellulare

Mio fratello e Louis stanno ballando umbrella sopra i nostri letti con i miei tacchi preferiti! Muoviti prima che venga arrestata per omicidio

Trattengo una risata e raggiungo più in fretta il corridoio. Mentre mi assicuro di avere tutto nel mio borsone, sento una voce familiare non poco distante da me.
Alzo gli occhi, e la prima cosa che vedo sono due spalle grandi quanto un armadio, e dei capelli biondo cenere che riconosco subito. Come aveva detto di chiamarsi? Logan?
Nel panico mi nascondo dietro la macchinetta mentre lascio scappare dalla mia bocca delle imprecazioni poco carine che a mia madre non piacerebbero certo. "È proprio sicuro di non sapere dove sia? Anche una sola indicazione mi sarebbe davvero utile" insiste,e solo ora mi accorgo del vicepreside di fronte a lui, ma perché è qui? Non ho neanche il tempo di capire cosa stia succedendo,che in un secondo lo raggiunge un ragazzo altrettanto alto,con dei capelli colorati di un verde molti acceso e con indosso un giubotto di pelle.
-Luke, amico..- ah ecco, si chiama Luke. Luke. Che nome carino
-dobbiamo andare adesso, i ragazzi ci stanno aspettando in macchina e Calum non vede l'ora di tornare dal suo cane-
Finisce di parlare incrociando le braccia e guardandosi attorno. Calum. Mi sembra di aver già sentito questo nome.
Anche io mi guardo intorno, e solo ora mi rendo conto di essere davanti l'aula di pittura. Le Gemelle mi guardano in modo strano, rivolgendosi qualche occhiatina comprensibile solo da Gemelle come loro. Faccio finta di niente e le saluto attraverso la porta, con un sorriso convincente.
"Tranquille, va tutto bene!" Mimo con le labbra, prima di prendere la mia roba e scappare verso la mia camera. Purtroppo il corridoio che porta alle scale è uno solo, quindi sono costretta a passare accanto a Luke e al suo amico verdelfo. Sinistra, destra, sinistra, destra
Brava Belle, continua, stai andando bene, li supererai-
-hei! Attenta a dove metti i piedi!-
Mi urla Niall Horan, dopo essergli caduta addosso. Il mio borsone è caduto a terra e anche i suoi libri, e accanto a noi i due ragazzi ci guardano male. Riesco a sentire le parole del biondo
"Le sarei davvero grato se le riferisse che sono venuto qui per cercarla, Se non ricordo male, il suo nome è Isabelle Johnson"
Un attimo, cosa? Perché mai dovrebbe cercarmi?
Mi congelo all'istante, faccio finta di niente, raccolgo le cose. È stata una mia impressione, non mi sta davvero cercando. Insomma, quella sera mi ha vista ubriaca e in pessime condizioni, non può davvero ricordarsi di una come me. Neanche mio nonno si ricordò del mio onomastico l'anno scorso, non lo biasimo. È ancora convinto che io mi chiami Sophie.
Nello stesso millesimo di secondo in cui prendo il mio borsone, Niall si gira con aria sorpresa, e urla
"Johnson? Ma è lei!"
Dannazione.
Fai finta di niente, non è vero, cammina avanti. Non ti distrarre. Concentrati. Pensa a una scimmia in bikini, concentrati..
Ma come faccio? Mi è impossibile distrarmi da quegli occhi blu, sorpresi anche loro di scoprire che la ragazza ubriaca fradicia di quella notte, è in realtà questa piccola ragazza del texas che spinge ancora le porte, dove ce chiaramente scritto di tirare. Ma adesso non posso fermarmi, lui non deve parlarmi, deve scordarsi di me, così corro più che posso e sparisco in mezzo a quella folla di alunni.

-

-heeey, sono a cas.. che cazzo state facendo sul mio letto?- urlo a Liam e Louis, comodamente stesi sul mio letto, con ai piedi dei ridicoli tacchi a spillo rubati dall'armadio di Sarah.
-non rivolgerti così a me!-  inizia Liam, con una voce femminile alquanto patetica
-sono Breatney Spears, e lui è il mio amico Rihannnnnah!- dice indicando Louis, che mi saluta felice. Che ho fatto di male?
Dal bagno, esce Sarah, saltellando di qua e di la come se avesse appena vinto alla lotteria
-ISABELLE! ISABELLE!-
-Non. Chiamarmi. Per. Intero.-
-non. Chiamarla. Per. Intero.-
Mi imita Liam, potrei prendere in considerazione l'idea di sputargli in faccia
-non indovinerai mai!-
-sentiamo- dico sbuffando, incrociando le braccia in attesa della cazzata del secolo
-I5SECONDSOFSUMMERERANONELLANOSTRASCUOLA- Grida senza neanche prendere fiato
-oh, wow.- dico, buttandomi anche io a peso morto sul letto
-tutto qui? Io avrei pagato oro per incontrarli, chissá cosa erano venuti a fare- insiste
-beh, non mi interessa- dico sistemandomi sul cuscino
-Sei davvero un caso perso Belle-
Si, lo so.

Amnesia // Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora