Do not do that please!

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Scusate se continuo a ripostare continuamente questo capitolo solo che sto cercando di correggere alcuni errori😉

Sono in macchina con Hope
H: sai mamma quel Lorenzo mi sta davvero simpatico!

Ch: tesoro anche a me. È un buon amico.

Comincio a piangere e le lacrime mi riempiono gli occhi talmente tanto che non vedo una macchina davanti e ci sbatto contro di prepotenza.

E che cazzo ma tutte le sfighe di questo mondo devono capitare tutte a te?!

Poi buio.

Più tardi mi sveglio su un lettino di ospedale. Quante fottute volte ho visto quelle quattro mura grigie e cupe che mi hanno sempre saputo mantenere in vita. Mi giro e vedo il moro, quel moro seduto affianco a me.

L: Chiara! Cazzo! Mi hai fatto preoccupare! Vedo il moro che con la mano davanti alla bocca e con il viso rigato dalle lacrime che spinge il bottone affianco al mio lettino per chiamare i medici. Io solo ora ricordo. Ero in macchina con Hope. Mi metto seduta di scatto e prendo per il colletto Lorenzo e lo spingo verso di me così da poterci guardare meglio negli occhi:

Ch: dov'è Hope?!

L: Amore.... I dottori hanno provato a salvarla... ma... non c'è l'ha fatta...

Ch: no no no nono!!!!!!! Mi metto a urlare e a piangere.

Stacco quei fili che cercavano di mantenermi in vita e mi alzo immediatamente dal lettino, non mi interessa se sarei andata in coma o se sarei morta. Voglio mia figlia! Corro piangendo disperata come una fontana per i corridoi dell'ospedale fino a che non raggiungo una stanza, dove vedo appoggiato l'esile corpo di mia figlia con gli occhi chiusi. Non posso fare a meno di piangere e comincio a scuotere il corpo ormai esanime della bambina nella speranza che in quel momentro si fosse svegliata, le mie gambe sono diventate come dei budini e cado in ginocchio e comincio a piangere sempre di più. Sento una mano su una spalla mi giro e vedo Lorenzo. Ci abbracciamo e piangiamo tutti e due. Proprio allora mi sveglio e vedo Hope che mi scuote:

H: mamma. Mamma! Ti ho sentito gridare. Va tutto bene?

Ch: certo Hope va più che bene.♡ Dico con un sorriso sul viso e le accarezzo la testolina chiara.
Lei mi fa un sorriso e scende in salotto dove stava giocando con L'orsacchiotto. Sono felice che quello che ho fatto sia stato solo un incubo non avrei sopportato un simile dolore. Se fosse successo penso che io mi sarei suicidata pur di rivedere una sola volta il sorriso della mia bambina che ormai è diventato indispensabile. Scendo anche io e faccio colazione con il caffè mentre Hope si diverte con L'orsacchiotto tra le braccia. Ultimamente nei miei sogni compare sempre Lorenzo. Forse lo amo ancora anche dopo quello che ha fatto. Forse lui ha ragione. Era solo un ragazzino e non poteva capire la situazione... ho deciso. Lo chiamo e gli dico di venire qui per chiarire la situazione:

L: pronto? Dice con un tono assonnato.

C: ehm... Lorenzo scusa se ti disturbo è solo che ti dovrei parlare. Ora.

L: okay. Tra 15 minuti sono lì.

E attacco la cornetta.

Ad un tratto suona il campanello e vado ad aprire. Ha fatto presto Lorenzo ad arrivare. Non è lui pultroppo. Si presenta davanti alla porta Claudia sempre con le lacrime agli occhi ma questa volta nella mano tremante tiene un coltello e lei è seguita da Edoardo. Edoardo entra e prende la piccola.

Io arretro di qualche passo:

Ch: vi prego non fate del male a Hope! Fate tutto quello che volete a me ma lei non toccatela vi supplico!

E: non ti preoccupare lei starà bene.

H: MAMMA! Dice Hope in lacrime mentre Edoardo la trascina più lontano.

Claudia si avvicina sempre più vicina a me. E brandisce il coltello sempre in lacrime. Sono arrivata ormai spiaccicata sul muro. Non posso più arretrare di alcun passo. Quando qualcuno sfonda la porta. È Lorenzo. Io gli urlo contro:

Ch: LORENZO! PRENDI HOPE E METTILA AL SICURO IO SAPRO' CAVARMELA TE LO PROMETTO!

Non so se potrò mai mantenere quella promessa.
Sentite quelle parole Lorenzo tira un pugno in pancia a Edoardo che lascia Hope imprecando. Lorenzo prende Hope per mano e la mette in macchina e se ne vanno. Ma prima che se ne vadano sento urlare Hope:

H: MAMMA!!! TI PREGO NON LASCIARMI!!!!

Edoardo chiude la porta e si siede sul divano pronto a godersi la scena della mia morte. Va bene uccidetemi. L'importante è che le due ragioni della mia vita siano in salvo. E sì. ora che ho visto Lorenzo salvare Hope ho capito che era vero quello che diceva. È pentito. Ed io lo amo ancora tantissimo. Ormai Claudia è a pochi centimetri con il coltello. Preme leggermente con la punta del coltello sul mio collo facendo uscire piccole goccioline di sangue.

Ch: Ti prego non voglio lasciare sola la mia bambina! Eravamo amiche! Perché ora mi fai questo? Io vorrei essere ancora amica tua ma non posso se ti comporti cosi!

Vedo lei che comincia a piangere più forte.

E: credi che delle parole riusciranno a risparmiarti? Illusa! Ormai io e lei siamo decisi. Tu devi morire. Ci abbiamo già provato ma sembri immortale. Perciò ora ci assicuraremo di porre fine alle tue sofferenze.

Ch: io non sto affatto soffrendo. Anzi sono molto felice. Ho una famiglia meravigliosa. Una amica come te Claudia. Gli altri miei amici che mi vogliono bene. Ti prego non farlo! Tutti gli errori che si commentono possono essere perdonati. L'unica cosa a cui non puoi tornare indietro è la morte.

Lei comincia a piangere come una fontana e impugna nella mano tremante il coltello e in un movimento mette il coltello sopra la testa. Il classico movimento prima di pugnalarti. Io mi metto in ginocchio, abbasso la testa e chiudo gli occhi. aspettando il mio destino.

•I AGAIN NEED YOU❤•  [Sequel I NEED YOU❤]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora