-13

346 23 0
                                    

Mi svegliai e mi girai,cercando Tony.
Mi stava guardando con un sorriso sulle labbra.
-Buongiorno principessa.
Io non risposi ma lo baciai.
-Che ore sono?-dissi tra uno sbadiglio e l'altro.
-Più o meno...le 18:21.
-Più o meno?
Sorrisi.
-Allora,ora cominceremo a ricomporci e ci prepareremo per andare in Russia.-disse imitando l'accento russo.
-C'è solo un problema...non ho una vera e propria divisa come tutti voi...
-Tranquilla,c'ho pensato io...tu intanto vestiti e tutto il resto.
-Se lo dici tu!

-Ed ecco a te la tua nuova uniforme!
Poggiata sul tavolo,accanto ad una valigetta, nel laboratorio di Tony c'era una tuta intera nera simile a quella di Natasha, solo che dietro le gambe(dalle caviglie fino alla metà delle coscie),dietro le braccia e fino ai tre quarti dell'addome era tagliata, e ad ogni movimento si poteva vedere la pelle.
In più Tony mi porse un paio di stivaletti apparentemente normali sempre neri con il tacco a zeppa di qualche centimetro("Per dare alla divisa quel tocco di classe"mi aveva detto).
-Ti sei divertito a farla,vero?-gli chiesi sorridendo.
-Abbastanza...Ti piace? L'ho resa più comoda possibile per te e così...così,per mio sfizio personale.
-Mi piace tantissimo! Ma se non mi va?
-Ti va di sicuro. Mentre dormivi JARVIS ha preso le tue misure esatte e le ha adattate al progetto.
Lo abbracciai forte e lo ringraziai milioni e milioni di volte.
Me la provai sotto proposta di Tony e il risultato fu che mi stava a pennello,anche le scarpe erano perfette.
Tony aprì la valigetta che era sul tavolo e mi spiegò dove andavano messe tutte le armi che racchiudeva al suo interno che avrei posizionato al loro posto una volta sull'aereo:pugnali,pistole,coltelli e tantissime altre cose.
-Forse non avrei dovuto farla in questo modo...-mi disse lui guardandomi dalla testa ai piedi.
-Perchè? A me sembra perfetta ed è già bellissima così...
-Il problema è che rischiamo che io ti salti addosso in ogni momento...anche durante le missioni.
-Smettila!-gli tirai un piccolo pugno sul braccio-Sei sempre il solito!
Guardai l'orologio e notai che si erano fatte le 19:35.
Così dopo che anche Tony finì di prepararsi,ci fiondammo allo S.H.I.E.L.D.
-Ehm...Tony,non per contraddirti sia chiaro...il palazzo dovremmo scenderlo non salirlo per raggiungere gli altri...-dissi fermandomi sulla terrazza.
-Ti fidi di me?-mi chiese, posizionandosi al centro di un cerchio di metallo.
-...poco.
-È sufficente.
Intorno a lui cominciò a montarsi l'armatura e mi porse la mano.
-Reggiti forte,mi raccomando!
Io annuii semplicemente e un attimo dopo stavamo volando tra i grattacieli.
Atterrammo sul tetto dello S.H.I.E.L.D. dove ci aspettava l'aereo.
Tony si tolse il casco.
Erano già tutti lì.
-Scusate il ritardo-mi giustificai subito-Abbiamo perso tempo a causa della mia divisa...
-Non mi sembra molto diversa dalla mia...-disse Nat,feci un movimento per far notare i tagli sulle gambe e sulle braccia-O mio Dio! È fantastica! Tony, ne voglio una uguale!
-Mi dispiace Natasha, ma è un modello limit edition...
Nat mise il broncio e io mi misi a ridere.
-Possiamo andare-disse Steve,che fino a un minuto fa stava parlando con il pilota.-Ci lasciano guidare l'aereo...-si blocca e sposta lo sguardo da me a Tony,soffermandosi più a lungo sui miei occhi.-Oh,siete arrivati finalmente,stavamo per partire senza di voi...
-Non dire scemenze,Capitano! Sappiamo tutti che non riesci a stare lontano da me!-disse Tony ironicamente.
Steve per risposta roteò gli occhi,ma gli sfuggì un piccolo sorriso.
Salimmo tutti sull'aereo e partimmo a tutta velocità.

-Bene signori e signore,stiamo per atterrare. Vi preghiamo di non togliere la cintura e non alzarvi fino al prossimo ordine-disse Tony che guidava l'aereo.
Si erano dati il cambio solo lui e Steve, ignorando del tutto il povero Clint.
-Piantala Stark!-gli gridò Occhio di Falco.
-Ho il dovere di informarvi del fatto che per mancanza di fondi non atterreremo in un aereoporto ma sugli alberi. Qui è il Capitano che vi parla...
-Ehi! Sono io il Capitano qui!-gli disse Cap.
-Qui è un genio,miliardario,playboy,filantropo che vi parla...va meglio Rogers?-quest'ultimo annuì- E questo genio,miliardario,eccetera,eccetera,eccetera...vi consiglia di tenervi forte.
Anche se quello che aveva detto suonava un po' da egocentrico e modesto, strappò un sorriso a tutti,perchè alla fine Tony era fatto così,e gli altri,nella profondità più profonda dei loro cuori,gli volevano bene.
Scendemmo dall'aereo dopo un atterraggio un po' disastroso e ci dirigemmo verso il palazzo in cui avremmo dovuto recuperare dei file segreti rubati allo S.H.I.E.L.D.
-Che file sono,di preciso?-chiesi a Tony che mi camminava affianco stringendomi la mano guantata.
-Oh,roba di armi e criminali cattivi che le vendono al mercato nero...una cosa noiosa.
Annuii e mi guardai in torno:eravamo in una specie di foresta e si sentivano gufi,cicale,il ronzio degli insetti e,ogni tanto,anche qualche ululato;gli alberi erano verdissimi e mi fecero pensare a quanto potesse essere bello quel posto di giorno con la luce del sole e senza uomini armati in giro che potevano ammazzarti da un momento all'altro;un bel posto però,con l'uso sbagliato,ma pur sempre bello.
Dopo guardai la squadra, ogni coppia,ogni persona.
Solo ora mi accorsi che mancava Carter.
-Dov'è Sharon?-chiesi a Tony alzando un po' di più la voce per farmi sentire anche dal gruppo nel caso lui non lo sapesse.
Non volevo ripetere ancora il suo nome,mi irritava.
Tony aprì la bocca ma non fu lui a parlare.
-Ci aspetta più avanti,la stiamo andando a prendere.
Era la voce di Steve.
Come se ci avesse sentito mentre parlavamo di lei,sbucò da un cespuglio,facendo alzare e poi riabassare le armi a tutti,anche se io gliela avrei piantata una pallottola nella gamba.
-Ehi,ragazzi sono io!-disse alzando le mani Sharon-Ciao Steve.
Camminò verso di lui con passo sicuro:appena fu vicina a lui lo tirò a se cominciò a baciarlo.
Il mio respiro cominciò a farsi più veloce del normale,il mio cuore batteva all'impazzata,non ci vedevo più dalla rabbia.
Cominciai a prendere respiri profondi per trattenermi dall'impulso di ucciderla direttamente.
La cosa che più mi faceva arrabbiare era che lui non si degnò neanche di staccarsi da quel bacio che,per i miei gusti,stava durando decisamente troppo.
-Guarda adesso-mi sussurrò Tony,facendomi l'occhiolino-Reggiti.
Io lo guardai confusa,anche se forse avevo capito cosa aveva intenzione di fare.
-Vabbe,-iniziò lui-quando voi avrete finito di infilarvi la lingua in gola a vicenda e voi altri avrete finito di guardarli potete raggiungerci.
Si rimise il casco e in due secondi arrivammo davanti al palazzo in volo.
Mi posò delicatamente per terra.
-Grazie Tony,se fossi rimasta un secondo di più lì giuro che avrei fatto una strage.
-Tranquilla,mi ringrazierai meglio dopo. Adesso pensa solo a combattere e a rimanere viva.Abbiamo compagnia.
Probabilmente ci avevano visti o sentiti arrivare e un infinità di persone armate uscì dall'edificio.
Tony mi teneva ancora per mano.
-Pronta?
Io annuii-Ne usciremo insieme.
Annuì anche lui e così impugnai una pistola e iniziai a sparare a tutti quanti.
Quando lottavo era come se vedessi tutto al rallentatore, riuscivo a sentire tutta l'adrenalina che mi scorreva nel sangue.
Andava tutto bene,fino a quando uno di loro mi sorprese da dietro tenendomi strette le braccia mentre un altro mi puntava una pistola alla tempia,dicendo qualcosa di incommprensibile in russo.
Continuavo a muovermi cercando un qualunque modo per liberarmi,ma non ci riuscii.
I due si scambiarono ancora qualche parola e quello con la pistola mi accarezzò la guancia.
Mi slanciai e lo colpii in pieno petto con tutti e due i piedi,lui barcollo e cadde a terra,perse la pistola di mano e io riuscii a liberarmi facendo lo sgambetto a l'altro.
Presi la pistola e sparai a quello a terra che si stava rialzanzo,mi girai e vidi che l'altro mi correva in contro.
Sparai anche a lui ma la pistola non aveva più pallottole al suo interno.
Cercai un arma qualunque toccandomi la cintura.
Da uno dei due stivaletti presi un coltello e mi preparai a ferirlo.
Vidi un oggettò volargli contro e stenderlo a terra prima che potesse raggiungermi,l'oggetto rimbalzò a tornò da dove era arrivato.
Mi girai e vidi Steve con lo scudo tra le mani.
-Ce l'avrei fatta anche da sola.
-Si,come no.-mi sorrise.
-...grazie comunque.
Mi girai per vedere dov'era Tony, lo vidi,accerchiato da minimo venti uomini,e andai ad aiutarlo.
Rubai ad uno il suo fucile e cominciai a sparare.
-Grazie-mi disse lui e io gli sorrisi.
Vidi che non c'era più nessuno ad attaccarci e così mi rivolsi agli altri.
-Bene,adesso che si fa?-chiesi io.
Fu Cap a parlare-Ogni coppia ha un piano con una dozzina di uomini a proteggere un computer-ci passò delle chiavette-voi dovete inserirerci le chiavette e,una volta che tutte saranno inserite,i file si scaricheranno automaticamente su di esse. L'ultimo piano lo avremo io,Carter,Stark e Sam,perchè i computer sono due e c'è anche una particolarità:oltre al doppio degli uomini,dovremo inserire la chiavetta nello stesso istante o qui tutto crolla. È tutto chiaro?
Tutti annuirono.
-Bene. Voi mettetevi d'accordo sui piani e dopo Wanda ci servirà il tuo aiuto...
-Cioè?
-Devi portarci uno ad uno nei differenti piani-guardò Tony-ovviamente solo per chi ne ha bisogno.
-Certo,va bene.
-Ora andiamo-disse Steve.
-Scatenate l'inferno,ragazzi.-disse Tony, guardando tutti gli altri con una mano sulla fronte come saluto,poi si rimise il casco e volò fino all'ultimo piano tenendomi con un braccio.

-Un "Ti Amo" nato da un esplosione- [CAPTAIN AMERICA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora