:guardare con aria imbambolata.
Al loro sesto anno, decisero di andare al mare per un paio di giorni.
I signori Potter prendevano in affitto, ogni estate, una casa a Broadstairs, nel Kent. Era una piccola casetta con il tetto basso, un giardinetto ben curato, poche stanze e ad una manciata di passi dalla spiaggia. Apparteneva ad un mago bonario che abitava una decina di case più in là: la affittava per pochi galeoni, cosa che permetteva ai Potter di tenerla per tutta la durata delle vacanze.
Partirono una mattina di luglio, tutti insieme, e arrivarono nel salotto della casa, smaterializzandosi sul vecchio tappeto di canapa. Avevano concordato per un'intera settimana da soli - James scalpitava, letteralmente.
Si gettarono giù a corsa verso la spiaggia, lungo il sentierino tortuoso che li separava dal molo. La cabina loro assegnata era la 56, in fondo, una delle ultime prima del promontorio.
-
«Lupin, sbrigati!» Peter, già in costume, picchiò più volte sulla porta della stanzetta.
«Hai bisogno di una mano?» il tono di Sirius, tra il cansonatorio e il preoccupato, fece arrossire ancora di più Remus, rinchiuso là dentro ormai da un quarto d'ora. Uno spiraglio della porta si aprì e un imbarazzatissimo Lunastorta fece capolino, trasudando vergogna da tutti i pori: odiava doversi mettere il costume da bagno. Il dover esporre troppa pelle alla luce del sole, così, davanti a tutti, lo metteva a disagio più di quanto ci si potesse immaginare: non per niente la sua intenzione era stata quella di nascondersi tranquillamente nella cabina fino al pomeriggio, ma...
«Finalmente!» un euforico James saltò su dal gradino dove stava seduto «Ora possiamo andare?»
E guardò verso Sirius.Sirius che nel frattempo non avevo staccato un attimo gli occhi dal corpo seminudo di Remus. Seminudo. Le cicatrici, quelle maledette cicatrici. E il sole che vi si infrangeva contro, un ciuffo di biondi capelli che gli copriva un occhio, le guance imporporate dal... pudore? Remus aveva davvero un senso del pudore? Probabilmente era la prima volta che andava al mare, si disse. E si rimproverò per l'improvviso pensiero che si era aggiunto alla visione del suo ragazzo bagnato dal sole. Non era il momento di pensare certe cose.
Annuì, distratto nuovamente dal gesto improvviso di Remus - aveva spostato il peso da una gamba all'altra, sistemandosi il ciuffo per guardar meglio i tre ragazzi davanti a lui, restando però sempre mezzo celato dalla porta della cabina.
James lo prese per un braccio e lo tirò, ma la molle mano che Remus allungò verso la maniglia catturò la sua attenzione.
Arrivo. Arriviamo. si sentì dire a James.
Si girò un'ultima volta per fare un sorriso rassicurante agli altri due, prima di sospingere Remus di nuovo dentro la cabina.«Sirius?» sussurrò l'altro.
«Sei bellissimo, non ti devi vergognare» e gli piazzò un bacio sul naso, dove questo veniva attraversato da una delle sue cicatrici più recenti, quella che passava dall'occhio sinistro alla mandibola destra.
Remus sorrise timidamente. Timidamente! Remus, timido?
«Ma non è per quello, è che...»
«Sei stupendo» un bacio sulla cicatrice della clavicola «bellissimo» quella sul pettorale destro «magnifico» sul ventre.Remus tirò su il suo viso con entrambe le mani e lo costrinse a guardarlo negli occhi. Stava per piangere?
«Ho paura, Sirius. Nessuno ha mai visto le mie cicatrici, tranne voi, i miei genitori e Madame Pomfrey. Non sono pronto ad essere additato da tutti quelli là fuori. No.»
«Sei pure stupido, oltre che bello.»
Questa volta lo baciò sulle labbra. Un bacio lungo, pieno, labbra e denti.
«Ed ora andiamo. Voglio vedere quelle chiappette fuori di qui entro tre secondi, a meno che tu non ci voglia un bel morso - sai che i miei canini sono belli affilati, no?»
«Ma-»
«E non protestare. Hai un fisico invidiabile, un culo da paura. Li farai diventare verdi, quelli là fuori, vedrai» e rinvigorì la frase con una strizzata d'occhio e un ultimo bacio sullo zigomo sinistro. «Andiamo?»-
Sirius non ricordava di aver mai fissato qualcuno così.
Dopo i primi passi tremolanti sulla sabbia, Remus si era sciolto magnificamente ed ora, spalleggiato dai fidi compari, giocava a beach-volley nell'acqua bassa. Lui, occhiali da sole bene in vista, codino sulla nuca, si era disteso su un telo rosso e lì prendeva beatamente il sole.
Lo osservava. La schiena dritta, le spalle ben piazzate, seppur gracili, i fianchi affusolati. E sì, si compiaceva degli sguardi d'ammirazione che le ragazze gli gettavano, anche se con una punta di gelosia.L'acqua gli lambiva le cosce, guizzava sul suo costume e lo bagnava. Scivolava sulla sua pancia, le ossa sporgenti. Merlino, si sentiva uno stupido, a guardarlo così, imbambolato e perso. Per sua fortuna, aveva un paio di occhiali belli scuri - che comunque gettò rovinosamente sul telo, per tuffarsi in acqua in mezzo al gruppetto, cominciando una gara di schizzi che durò per una buona mezz'ora.
Uscirono dall'acqua, fradici, e lui e Remus si accoccolarono sotto il telo, nella sabbia, fianco a fianco. Mandarono gli altri due a comprar loro dei gelati per rinfrescarsi, anche se quasi tremavano dal freddo.
Sirius osservò incantato come le iridi di Remus si trasformavano alla luce riflessa, e come le piccole gocce salate scivolavano via sulla sua pelle, si incatenavano alle sue ciglia.Si baciarono. Ancora. E ancora.
E Sirius benedì i Potter nella sua mente, e il fatto che avessero più camere in quella benedetta casa, perché avrebbe volentieri guardato Remus per il resto della vita. Ops, della settimana.
♡Spazio autrice♡
Okay, mi rendo sempre più conto che i miei personaggi sono estremamente OOC ma... buh.
Scritta in fretta e furia, in due pomeriggi, tra Madame Bovary e noia mortale sotto l'ombrellone.
NdA *lol*: Broadstairs esiste davvero, per chi se lo chiedesse, ed esiste pure la casetta di cui parlo. La foto l'ho scattata io quando ci sono andata con la scuola: è un paesino incantevole che consiglio caldamente di visitare (cercate in qua e là su internet, è davvero interessante!).
Spero di non avervi tediato troppo con queste cose, ma sono prolissa e adoro dilungarmi su argomenti inutili [Come se non si fosse capito!! ].
Dunque, dicevo, i ringraziamenti!
Un grande grazie e un bacione alla mia yaku-san, fida compagna di scleri [correte a leggere le sue ff, scrive benissimoo!].E poi un grazie gigantesco a chi ha commentato, votato o letto i capitoli precedenti [tra cui morlaale, cateradcliffe, Asuna0002, 1mudbloodprincess]: mi riempite d'orgoglio e mi fate diventare rossa con i vostri commenti, aahh!
♡ヽ(●゚'Д`゚●)ノ゚Un bacione e un biscotto a tutti, adieu!
Laeti.
PS: commentate, mi fareste un gran piacere con la vostra opinione, positiva o negativa che fosse.
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Wolfstar: A Vocabulary
FanfictionRaccolta di Wolfstar (perlopiù one-shot) nata quasi per caso, sfogliando il dizionario di inglese. Mi sono imbattuta in queste (bellissime) parole che mi hanno ricordato tanto la mia amata OTP e... beh, ed è nata questa cosa che non so per quanto e...