#7 "Gay"

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:gaio, allegro, vivace;
gay, omosessuale.

Lo sapevamo tutti.
Ma la cosa lo colse di sorpresa.

Era un ragazzo avvenente, non c'è che dire, e la lunga fila di ragazze che gli sbavavano dietro lo confermava. Probabilmente questo era uno dei motivi per cui l'altro non si era accorto delle sue avànces.

Si destreggiava tra le donzelle conoscendo la materia. Faceva battute, le baciava, le conquistava amabilmente.
Un giorno, però, si accorse di voler conquistare qualcun altro.

-

Remus Lupin era seduto su di una poltrona, in un angolo isolato della Sala Comune.
Questo accadeva all'incirca verso il loro quarto anno.
Si passò le dita affusolate tra i capelli, la pelle pallida incorniciata da ciocche color miele. Stava leggendo, come al solito.
Lui, intento a baciare Eliza Wibble cinque poltrone più in là, lo guardò per caso e rimase folgorato.

-

Quando rideva, il suo guaito - perché aveva, a tutti gli effetti, una risata canina - si sentiva anche dall'altro lato della Sala Grande.
Ed era il ritratto della felicità, quella risata, della parte felice di lui che veniva fuori, la sua parte migliore.
Era la parte che preferiva mostrare, ed era così palese che quella risata fosse la sua essenza.
Non serviva neanche sforzarsi un po', la prova era lì, di fronte a tutti.
Quella risata.

-

Fece di tutto per evitare quella parte di sé. Si costrinse a pensare solo alle ragazze, attaccò con un Incantesimo Permanente poster di ragazze babbane e motociclette sul muro di camera sua.

Ma non bastò. La sua mente continuava a tornare a Remus, a quel ragazzo, al fatto che quando con lui era felice, in un modo che non poteva competere con la felicità che provava con gli altri suoi amici.

Detestava questa cosa. E la adorava.
Prese la palla al balzo e cominciò a mettere in pratica le sue doti, ma con Remus.
Le sue doti, vale a dire la sua risata.

-

Molti anni più tardi, quando ormai le loro vite si erano separate (o forse intrecciate?) completamente, tornò da lui con la solita risata, un ghigno beffardo che gli sfregiava il volto.

Tornò dal suo uomo con quello che i Dissennatori gli avevano lasciato. La sua essenza.
La stessa essenza che lo aveva spinto a baciare Remus, la prima volta, con un'urgenza tale da mandarlo in corto circuito.
L'essenza che glielo aveva fatto spingere sul letto della Stamberga, la loro prima volta.
L'essenza che correva in Felpato, la gioia che animava le feste, l'impulsività delle sue azioni.

Sirius.






















♡Spazio dell'autrice♡

E con questo brevissimo scritto si conclude la mia prima raccolta.
È piccola, me ne rendo conto, e ve ne ho promessa una nuova da mesi: ebbene, penso di pubblicarne la prima parte nel fine settimana!

Ma prima di tutto, volevo sfruttare questo spazio per ringraziarvi.
Ognuno di voi.
Questa raccolta ha raggiunto le 2.1k visualizzazioni, un sacco di commenti e calore, e non credevo sarebbe mai stato possibile.
Io? Che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo, io?

Vi adoro.
Grazie.
-Laeti.

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