CAPITOLO CINQUE

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CAPITOLO CINQUE
-Le bugiarde affogano con le bugie-
***

 

 

Pov's Alison.

Ops, Alison colpisce ancora. Emily, come hai fatto a fidarti di Toby? Stai scherzando per caso? A-ah. Io sono sempre presente. E tu ti sei lasciata fregare dal mio messaggio iniziale, te lo avevo detto che qualcuno era cambiato.. ma non era di certo Toby. E ora anche tu ti sei trovata nei guai come Hanna.. colpa mia! Scusa, se sono così cattivella è perchè oggi sono di buon umore. Emily, ricordati del nostro secondo bacio.. perchè è stato l'ultimo. Te lo ripeto nuovamente: a me piacciono i ragazzi, ma mi piace giocare col fuoco e prendermi gioco delle puttanelle come te.

Alison 100000 Liars 0

***

 

Emily Fields aprì cautamente gli occhi, mentre le luci al neon della sua camera iniziavano ad accecarla. Accanto a lei c'erano le sue amiche Aria, Hanna e Spencer che la guardavano felici. Si ricordava quella scena perfettamente, avevano assistito Hanna all'ospedale. Solo che lei già si ritrovava a casa. "Sono già a casa?" chiese con la voce roca a causa della mancanza di acqua. "Si, ti hanno portato all'ospedale.. ma sei tornata ieri sera" disse Spencer. "Chi mi ha portata?" "Non lo sappiamo" disse Aria. "Ma Toby è morto" disse Hanna prendendo una caramella dalla sua borsa. "Cosa?" chiese istericamente Emily. "Si è schiantato, non siamo nemmeno sicure che lui ti abbia portata all'ospedale" disse Aria. "Te lo avevamo detto" disse Hanna. "Io, non ne sono sicura.. ma ho visto Alison" disse Emily preoccupata.

-Flashback-

Emily sanguinava lentamente. "Idiota sbrigati, tu hai fatto questo casino" urlò una voce che trampanò le orecchie di Emily mentre le toccava delicatamente i capelli. "Andrà tutto bene Em, vai più veloce stupido" urlò di nuovo. Emily non riusciva a ragionare, riusciva solo a vedere due grandi occhioni verdi che la guardavano preoccupata, e lunghi capelli biondi che cadevano disordatamente sugli occhi della ragazza. "Ali" sussurrò Emily. "Emily, ti prego rimani con me.. guardami" disse la ragazza battendole la mano su una guancia. "Dove sei stata? Perchè sei qui?" "Non posso spiegarti.. ma tu ricordati solo che i segreti ci tengono sempre più unite. Emily ricorda solo questo" disse Alison continuando a tranquillizzarla. Emily chiuse gli occhi, e poco dopo due labbra si posarono sulle sue; risultandole incredibilmente morbide e sicure. Emily rispose al bacio, anche se non del tutto cosciente; ma quell'odore di cannella le rimase in bocca.. così tanto da ricordarle a chi appartenevano. Alison. "Emily non dimenticarti di me" "Sto sognando per caso?" chiese la ragazza aprendo solo un occhio. "No Emily, sono viva.. ma non posso dirti dove sono stata.. è un segreto" disse la ragazza stampandole un bacio sulla fronte. La ragazza la tenne la testa, mentre la adagiava su una panchina dentro ad un luogo molto caldo. "Em, di a loro che sono qui e che la verità verrà fuori" disse la ragazza alzandosi in piedi. "Dove vai?" "Non posso restare.. tecnicamente sono dentro ad una bara.. e non è normale vedere un morto che cammina. Quando dirò 'zero' tu inizierai a dormire. Proprio come quella notte". Prima che Emily potesse controbattere la ragazza la ipnotizzò, e la ragazza cadde in uno stato di trance.. riusciva solo a vedere delle luci rosse e blu propagarsi davanti a lei. Riusciva solo a pensare al bacio di Alison. Era stato unico, ma allo stesso tempo sbagliato e proibito.

***

Biip. Biip. Biip. Biip.

I quattro telefoni delle ragazze suonarono. Spencer ed Aria si guardarono preoccupate, mentre Hanna cercava di prendere il suo telefono dalla borsa. "Grazie per aver tolto Toby dalla mia strada. Chi sarà la prossima.. o dovrei dire il prossimo? Ah, comunque so cosa avete rubato.." disse Emily. "..e me lo riprenderò -A" concluse Hanna. "Lo hai ancora con te?" chiese Emily che in quel momento aveva proprio bisogno di riposare. "Si, ma tra poco ce ne lib.." "Ragazze, Emily deve riposare. La vedrete domani a scuola" disse la signora Fields che in quel momento era appoggiata allo stipite della porta con un libro di cucina in mano. "Si, ora ce ne andiamo.. a fare quella cosa" disse Spencer guardando le ragazze. "Si avete ragione" disse Emily salutandole. La porta di casa si richiuse, poi la madre di Emily ritornò nella sua stanza armata di salatini, riviste ed una sedia. Si sedette vicino alla figlia, mentre iniziava a sfogliare le pagine di un quotidiano locale. "Mamma, puoi andare" disse la ragazza straiandosi nel letto. Dlin dlon. La signora Fields mormorò un 'arrivo' e poi un abbaiare continuo si propagò per tutta la casa, mentre dei ticchettii regolari si propagavano per le scale. Poco dopo Emily riconobbe la figura: Jenna Marshall. Dietro di lei c'era sua madre che la teneva per le braccia, guardandola teneramente. "Guarda chi è venuta a farti visita. Jenna ha preparato dei biscotti con sua madre" disse la madre poggiando i biscotti sul comodino. "Sono più buoni nel latte" avvisò Jenna. "Avete del latte vero?" chiese la ragazza chiudendo il suo bastone. "Si, ora lo vado a prendere. Vi lascio sole" disse sua madre dirigendosi in cucina, seguita dal cane guida di Jenna. "Hai una cosa che mi appartiene" disse la ragazza sedendosi sul piumone di Emily. "Non so di cosa tu stia parlando" disse Emily. "E invece lo sai, e lo sanno anche le tue amiche" "Il tuo segreto è al sicuro ora che Toby è morto" disse Emily involontarialmete. "Allora lo hai letto" disse Jenna sorridendo, mostrando i suoi denti perfetti. "Si, no.. cioè può darsi. Ma tranquilla nessuno lo verrà a sapere" "Non voglio essere coinvolta" disse la ragazza mentre la madre di Emily ritornava nella stanza con due bicchieri di latte. La madre di Emily se ne andò nuovamente, poi Jenna si alzò. "Tranquilla, non sono avvelenati. Sono buoni" disse Jenna prendendone uno e andandosene da casa sua. Emily non parve convinta, annusò il profumo e respinse i biscotti coprendoli con un fazzoletto come per mascherare la sua colpa. Prese in mano il telefono, digitando 'Hanna Marin' per la chiamata. Uno. Due. Tre. Quattro squilli. Possibile che Hanna non controllasse il telefono? Insomma era la regina del dramma, signorina 'Chiamami, ti richiamerò' e ora non rispondeva. Dove erano andate? "Hanna rispondi, non distruggete le prove.. richiamami dobbiamo parlare" disse quando la madre entrò nella stanza. "Questo non lo usi oggi" disse sua madre togliendogli di mano il cellullare. "Mamma" disse rimproverandola sua figlia. "Credevi che non ti avrei lasciata andare al ballo, se avrei saputo che ci andavi con Toby?" "No, cioè si" "E infatti avevo ragione.. un ragazzo che ti ferisce, e poi ti adagia sulla panchina dell'ospedale. Emily perchè lo hai fatto?" "Smettila di controllare la mia vita" disse la ragazza furiosa. "Lo faccio per te amore, sei tu che disubbidisci.. prima Maya, ora Toby" "Sei tu che fai scappare tutti" urlò furiosa Emily. "Io? Tu stai allontanando tutti.. essere gay non ti porterà da nessuna parte qui. E uscire con Toby era la ciliegina sulla torta. Io e i genitori di Hanna, Spencer e Aria ne abbiamo discusso a lungo, e abbiamo deciso di mandarvi da una psicologa" "Cosa? Non siamo malate" disse acida. "Avete perso una cara amica, e ora sopprimete il dolore in modo diverso.. tu baci le ragazze, Spencer affoga nello studio, Hanna nello shopping e Aria nella letteratura. Dovete trovare la pace che ogni adolescente possiede" "Sai anche tu che non è possibile" disse Emily alzandosi dal letto spingendo la madre fuori dalla sua camera.

Heart Attack [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora