CAPITOLO DUE

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CAPITOLO DUE.

-Meglio mentire piuttosto che dire la verità- 

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"I colori così, intensi da sembrare vivi, lo avevano indotto a pensare che a volte la natura ci manda dei segnali, che è importante ricordare che la gioia può sempre seguire la disperazione. Ma un attimo dopo l'arcobaleno era svanito e la grandine era tornata e lui si era reso conto che a volte la gioia è soltanto un'illusione"

-Nicholas Sparks "La scelta"-

 

*

 

"Mio dio" disse Hanna dopo aver poggiato il pranzo sul tavolo. Hanna fece vagare lo sguardo nella mensa scolastica, cercando di far finta di niente; cercando di non farsi notare. Le ragazze si sedettero vicino a lei, e poi tutte osservarono la ragazza che le passava davanti. Jenna Marshall cercava di farsi largo nella mensa scolastica. Aria fece uno sguardo strambo alle sue amiche, poi si alzò ed andò a recuperare Jenna. "Ehm, sono Aria vuoi venire a mangiare con noi?" "Va bene" disse con la sua solita voce la ragazza. "Siediti tra Emily e Hanna, e davanti alla tua destra ci siamo io e Spencer" disse Aria posando il vassoio di Jenna sul tavolo. "E così sono seduta al posto di Alison?" chiese civettuola. "No, lei non si sedeva qui" disse Emily proteggendola. Hanna si sistemò i suoi capelli biondo platino, sistemandosi i boccoli appena fatti. Hanna iniziò a mangiare la sua insalata, mentre Emily ingoiava in silenzio la sua aranciata. "Che silenzio, eppure voi eravate al tavolo in cui ci si divertiva di più" disse Jenna arricciando il naso. "..è diverso" disse Aria prima di essere interrotta da quattro biip. "Che fai Spencer, non controlli chi è?" chiese Jenna prendendo in mano il telefono e porgendolo a Spencer. "S-si" disse la ragazza. Hanna sbiancò impercettibilmente, e poi lesse il suo messaggio.

"A.A.A cercasi bugiarde per festa di Noel. Penso che voi siate perfette. E comunque per la precisione le bugie hanno le gambe corte, ma per voi questo non conta. Vero? Ehi, penso che noi ci vedremo.. chissà. Insomma, io sono ovunque!

-A"

 

"Che vi succede? Il gatto vi ha mangiato la lingua?" chiese Jenna. Più o meno. Hanna avrebbe tanto desiderato alzarsi e da una parte avrebbe voluto prenderla a calci nel sedere; ma dall'altra avrebbe tanto voluto sussurrarle un enorme 'scusa' per tutto quello che le era successo. "Beh, la campanella è suonata. Devo andare" disse quando Toby Cavanaugh la prese per la giacca e piano piano la fece camminare.

 

 

Aria Montgomery stava fissando il suo insegnante preferito: Ezra Fitz, che a volte la fissava ma poi ricordava il suo ruolo di insegnante di letteratura e allora costringeva se stesso a distogierle lo sguardo. A volte Aria non sopportava il fatto che lui fosse dietro una cattedra, e a volte ripensava ai messaggi di '-A' e pensava che aveva davvero ragione sul fatto che lei e suo padre avevano una 'passione segreta per le persone irraggiungibili'. Aria non era ancora del tutto sicura che Meredith avesse lasciato il padre, ma ogni giorno era sempre più convinta che Byron nascondesse molto più di Meredith. E ogni giorno la ragazza, avrebbe desiderato intrufolarsi nella testa di suo padre per sapere i suoi strambi pensieri.. anche solo per scoprire se amava ancora sua madre Ella, oppure era tutto una montatura. Se lui l'avesse anche solo illusa, Aria avrebbe fatto ciò che Alison voleva da molto: che raccontasse tutta la verità. Biip.

"ceni con me? tuo padre Byron"

Aria era stata interrotta da Ezra, o meglio il professor Fitz; che le aveva rivolto una domanda. "Ehm" aveva balbettato la ragazza. Un ragazzo dai capelli ricci che sedeva davanti a lei alzò la mano, ma poi si dovette coprire la bocca per non incominciare a saltare giù dalla sedia ed urlare: 'Hey, pensavo che tu e la letteratura non andaste d'accordo'. E invece il ragazzo che quel giorno le aveva detto 'ciao' era seduto davanti a lei, e dalla faccia di Ezra significava che il ragazzo aveva dato la risposta giusta. Però Aria pensava ancora al messaggio di suo padre. Scrisse un timido si, e poi chiuse il telefono. Però nella sua testa non riusciva a capire perchè Byron aveva firmato il messaggio.. in fondo sapeva che sua figlia aveva il numero salvato nella memoria del telefono. 'Tuo padre' come se la ragazza avesse potuto dimenticarsi di lui, del suo ruolo in famiglia, di come lui tradiva sua madre Ella e di come avrebbe voluto immediatamente prendersi a schiaffi. Un bigliettino catturò la sua attenzione, e per un attimo credette che fosse stato di '-A' ma poi non riconoscendo la scrittura accattivante e tremendamente ordinata di una penna a gel nera, lo aprì senza preoccupazioni.

Heart Attack [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora