CAPITOLO UNO

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CAPITOLO UNO.

-Piccole bugiarde crescono-



"In un abbraccio non si può fingere. C'è un certo senso d'appartenenza, in questo atto in cui, i due centri del Cuore s'avvicinano, si parlano, e lo fanno oltre i confini del corpo. In un abbraccio non ci sono barriere e, per un istante, ti fa sentire l'uno parte dell'altro. È un gesto morbido che avvolge tutto, anche le paure, le debolezze e le insicurezze. E se si potesse abbracciare morbidamente anche il Mondo intero? Sarebbe come realizzare magicamente la presenza dell'Amore in ogni cosa, al di là della forma, sarebbe come sentirsi l'uno parte del Tutto. Un fluire alla Vita che annienta l'illusione della distanza.

Anna Biason, Il Silenzio della Farfalla"

 

* 

Hanna Marin stava leggendo -più che altro stava fissando il libro- Lolita, forse perchè i sensi di colpa la assillavano, forse perchè tutto le ricordava Alison; ma sta di fatto che non sapeva cosa ci trovava di carino la sua amica in quel libro. Lo stava sfogliando disinteressata da più di mezz'ora; mentre cercava di capire qualcosa di più di Alison. Erano ormai le sette e quaranta, e seppur stesse per far colazione; nel piccolo libriccino trovò un foglietto di carta, che probabilmente le era sfuggito di mano quando aveva 'preso in prestito' il libro ad Alison. Era una ricevuta per ritirare qualcosa. Ma cosa?

Entrò a scuola controvoglia, mentre fissava orgogliosa tutte le ragazze invidiose di lei. Prima erano invidiose di Alison, ora di lei. Hanna Marin. Un biglietto catturò la sua attenzione, mentre tutti cercavano di recarsi in classe dopo poco che la campanella suonò.

"Tesoro.. davvero pensi che tutti si siano dimenticati di me? Abbassa la cresta Hanna, perchè io sono ancora qui.. e finchè io ci sarò tu non avrai scampo. Quando pensi di dire a Mona il modo terribilmente efficace e schifoso in cui tu hai perso peso? O ti devo rinfrescare io la memoria?

Baci, per sempre tua -A"

Hanna cadde in uno stato di trance, e ormai la testa e il corpo non ne volevano sapere nulla. In quel momento voleva solo una barretta energetica al cioccolato fondente, o un pacchetto di patatine. O entrambe. Prese delle monetine dal suo portafogli che il padre le aveva regalato prima di andarsene definitivamente, e poi la macchinetta fece cadere due pacchetti di patatine salate. Ne aprì uno, assaporando il sale a contatto con la lingua, e solo quando ebbe finito il pacchetto, vide un biglietto.

"Hanna, Hanna, Hanna.. sapevo che saresti caduta in tentazione. Insomma, ormai è diventato fin troppo facile capire le tue mosse. Scommetto che ora ti senti incredibilmente in colpa per aver assunto tutti quei grassi. Ma ehi, puoi sempre usare lo spazzolino Hanna. Te lo ricordi? Io penso che in questo momento ti farebbe bene.. ti vedo aumentata di peso.

-A"

 

 

 

Spencer si stava lisciando teneramente i suoi lunghi capelli, raccogliendoli poco dopo in una alta coda di cavallo; cercando di essere più presentabile possibile. Il messaggio di '-A' le era rimasto in testa, facendosi largo nel cervello per tutta la notte. Pensava ancora alla notte in cui Alison era scomparsa, e pensava al sollievo e alla paura che aveva provato nello stesso momento. "Spence ti sbrighi?" chiese sua sorella Melissa dal salotto. Okay, una delle cose che più infastidivano Spencer era sua sorella maggiore Melissa, ovviamente borsa di studio, ex rappresentante di classe e soprattutto era la preferita dei suoi amati genitori. "Arrivo" disse circondando le labbra con uno strato di rossetto. Si guardò nuovamente allo specchio, ma il suo Siderek vibrò facendola sobbalzare. Sbloccò il telefono, pigiando sul tasto 'leggi' per visualizzare il messaggio:

"Vuoi sapere chi è l'assassino di Alison? Beh, ce l'hai proprio davanti agli occhi cara Spencer Hastings.

-A"

Il telefono per poco non le cadde di mano, e mentre guardava davanti a sè riusciva a scrutare solo una ragazza dai lunghi capelli castani raccolti in una coda alta che indossava l'uniforme scolastica. Lei. Ripensò al messaggio, ma cosa voleva dire che l'assassino era davanti ai suoi occhi? Davanti a lei, c'era solo.. lei. Rivolse uno sguardo verso l'ex proprietà dei DiLaurentis, e per un secondo le parve di aver intravisto una chioma bionda che svolazzava. Forse era diventata pazza, c'era da aspettarselo naturalmente. Un altro urlo, e la ragazza scese giù dopo essere stata ripresa dalla sorella che voleva arrivare in tempo per i corsi all'università.

 

 

Emily stava scrutando la strada, guardando ancora il messaggio da parte di Maya:

"Ti va di andare a scuola insieme? Maya"

Ovviamente la ragazza presa dal suo solito impulso aveva accettato, anche pur di sentire quell'odore maledettamente grazioso di gomma alla banana che impregnava la macchina dell'amica. Una macchina entrò nel vialetto di casa, e mentre si buttò tra le braccia di Maya, la madre di Emily fissava le due ragazze dalla finestra; disgustata della scelta della figlia. Emily sorrise alla madre, mentre lei si limitò solo a scrollare le tende e probabilmente avrebbe ripreso a dare uno sguardo su 'Google' per cercare tutti i nuovi abitanti di Rosewood. "Non sto' molto simpatica a tua madre" disse Maya. "No, non è vero.. è solo che.." Sinceramente nemmeno Emily riusciva a capire cosa ci fosse di sbagliato in lei, ma sua madre le diceva sempre che non c'era spazio per fare errori a Rosewood, e stare con Maya avrebbe significato il suo completo affondamento. Poco dopo, una massa di studenti si trovava davanti alla scuola; mentre tutti sorseggiavano qualcosa di caldo, probabilmente tutti ancora troppo scossi per dire una parola. Noel -nonchè fidanzato di Hanna- rideva e scherzava con Mona -ora migliore amica di Hanna- mentre la squadra di nuoto stava intorno ai due amici che si divertivano come non mai. Biip. Emily aprì il messaggio, sbiancando sempre più; mentre iniziava a sudare freddo.

"La bomba è stata sganciata Em, tua madre sa tutto delle fumate di Maya. Che succederà ora alla tua 'nuova amica da baciare'? Scommetto che tua madre non te la lascierà passare liscia.

-A"

Non. Poteva. Essere. Vero. Alison, o chiunque esso sia stato sapeva che Maya e lei avevano fumato erba, ed ora? Sua madre l'avrebbe davvero mandata da sua zia, e tanti saluti all'accogliente e tremendamente perfetta Rosewood. "Ehm, Maya devo andare" disse Emily preoccupata. La ragazza non parve capire, perchè sorrise all'amica e se ne andò a grandi passi nell'edificio.

 

 

Aria Montgomery stava bevendo come al suo solito il cappuccino, pensando che quel giorno era tremendamente aspro e non soddisfatta si alzò e s'incamminò per buttare via il contenuto nella spazzatura. "Ciao" disse una voce. La ragazza alzò i suoi occhi, incontrandoli con quelli di un ragazzo incredibilmente carino, dai capelli ricci castani e degli occhi smeraldo che.. beh avrebbero fatto invidia a qualsiasi modello. Pensava che le fosse familiare quel ragazzo, la sua postura, il suo atteggiamento, e perfino la sua faccia. Aria si spremette le meningi fino a capire chi era. Lui era uno di quei cinque ragazzi che il giorno prima avevano assistito al funerale di Alison. Ricordava il suo blazear nero elegante e i suoi jeans chiari attillati che portava con superbia. "Ciao" disse Aria dopo un po' di tempo. "Ti ricordi di me?" chiese al fianco della ragazza mentre lei s'incamminava per il corridoio della scuola. Forse. "Mm.." disse con fare vago la ragazza. "Avanti, non puoi dimenticarti di uno come me" disse indicandosi. 'Ecco' pensò Aria. Lui sicuramente era uno di quei ragazzi che si atteggiano dalla mattina alla sera, che ne cambiano una ad ora e che se sbattono altamente della letteratura inglese. "Beh, può darsi dato che non mi ricordo il tuo nome" urlò Aria entrando in classe di algebra. La professoressa Cooper -una donna piuttosto vecchiotta, con grandi occhi marroni e dei vestiti che nemmeno un barbone indossava- scrutò la ragazza, e dopo che lei le consegnò il foglio di partecipazione al suo corso, la fece accomodare nell'unico posto vuoto. "Pts, potresti mettere il libro in mezzo? Non è ancora arrivato" disse una voce vicino a lei. "Ehm, okay" disse la ragazza. "Comunque piacere, Louis. Sono l'amico del cugino di Alison, penso che tu ieri ci abbia visto" disse continuando a parlare. Stava diventando stancante, come il suo amico riccio naturalmente. Biip.

"Attenta Aria.. non si deve flirtare con qualcuno che non conosci.. è maleducazione. Non serve che il tuo paparino si riveda con Melody, Margareth.. ah si, giusto Meredith. Beh, sappi che anche i ragazzi più belli nascondono segreti brutti.

Buona lezione stronzetta. -A"

Aria chiuse immediatamente il suo telefono, cercando di sembrare più normale possibile. Ma come si faceva anche solo a fingere di esserlo? Aria odiava quando Alison minacciava alla madre Ella di raccontare tutto sul tradimento del padre, ed ognni volta Aria si sentiva ricattata da quella che pensava fosse la sua migliore amica. Poi poco a poco Alison chiedeva sempre più su Byron e su Meredith, cercando di capire sempre più sul tradimento del padre. Poi tutto era peggiorato, Alison la ricattava e Meredith voleva stare insieme a Byron. Aria si sentiva un pesce fuor d'acqua, soprattutto perchè il suo professore Ezra Fitz, era -pensate che fortuna- il ragazzo che aveva baciato nei bagni del bar, quando da ritorno dall'Islanda aveva cercanto di farsi una bella sbronza, cercando di dimenticare il fatto che Alison fosse probabilmente -anzi sicuramente morta- e che erano partiti per l'Islanda solo perchè Meredith voleva far lasciare i suoi genitori, e così Byron (i suoi genitori volevano che fossero chiamati per nome) si prese un anno sabbatico dall'insegnamento dalla scuola d'arte e Ella rinunciò ad un anno molto fruttoso di mostre di dipinti.

Ma c'era qualcosa che Aria non riusciva a spiegarsi, e probabilmente anche le sue amiche. Come poteva Alison mandare messaggi con i loro più intimi segreti se era.. morta?

 

 

Pov's Alison.

Che sciocchine quelle ragazze! Però ormai dovrebbero sapere con chi hanno a che fare! Pensano ancora a Toby Cavanaugh, mio Dio che orrore quel ragazzo. Non avrebbe mai potuto aggravare la situazione più di quando si era dichiarato responsabile di aver accecato la sorella.. la sfigata -nonchè so tutto io- Jenna. Però in fondo è sempre meglio essere protetti che essere colpevoli fino al collo, vero ragazze? Purtroppo nessuno potrà farci nulla quando sarete messe in galera, ma soprattutto quando tutti i vostri segreti verranno spiattellati ai quattro venti. Ci sono persone che non aspettano altro in fondo. E poi, mio cugino e i suoi stupidi amici cadono proprio a fagiolo. Le ragazze sono spaventate da loro, ed è meglio che sia così. Poi lui continua a vederla.. qualcuno avrà un problema! A-ah. Mi sà tanto che qualcuno sfascierà la famiglia Montgomery. Forse io? Ma vi pare, non sono il tipo.

 

Spence, mi deludi. Ancora con Wren? Pensavo che da quando Melissa ti avesse sorpreso nel fienile tu avessi abbandonato quel poco di buono. Ma si sa che Spencer fa lo stesso errore cinque o sei volte.. giusto per essere sicura di non ripeterlo. Ma mi sembra che con me non abbia funzionato, vero Spence? Quando ho detto che saremmo state perfette per essere amiche, potevi rifiutare.. Ma tutti avrebbero voluto per amica Alison. Perfino io.

 

Emily, ancora non capisci che io so tutto? Tu e Maya, siete destinate ad essere separate. Chissà la tua povera mammina cosa dirà quando saprà che tu hai il suo odore di gomma alla banana in bocca. A-ah. Te la sei cercata Em, non si cambia migliore amica. Soprattutto se la tua è ancora a Rosewood, e ti controlla notte e giorno. Emily Fields, non prendertela con me quando la tua amichetta se ne andrà da questa bella ed -apparentemente- innocua città. Apparentemente. Perchè se ci sono io non è più molto sicura.

 

Aria, ancora pensi ad Ezra? Tuo padre non ti ha forse insegnato che è male fare preferenze di insegnanti? Chiedi a lui, probabilmente ne sa qualcosa. In fondo, a Rosewood non solo le troiette come voi nascondono segreti più grandi di loro. A volte anche i loro genitori sono colpevoli. Proprio come un certo Byron Montgomery. Beh, come dice il detto 'tale padre, tale figlia' ma tu purtroppo non ci puoi fare niente. A meno che Alison non si metta in mezzo alla famiglia Montgomery, proprio come a tua insaputa ha fatto.. molti anni fa. Ma tu eri troppo stupida ed ingenua da dubitare di me. Fin troppo, e hai abbassato la guardia. Sorry Aria.

 

Hanna Marin, giusto? Tu e Mona anche se siete amiche ve ne nascondete di segreti? Non eri forse tu quella che approvava che più segreti si condividevano più si sarebbe rimaste amiche? Beh, in fondo tutti cambiano. Soprattutto le bugiarde come te. Come va con il libro che mi hai 'preso in prestito'? Purtroppo sono così sbadata da non ricordare neppure cosa avevo nascosto all'interno. Ma sappi che se tu sei un passo avanti, io ci sono almeno venti volte di più. Comprendimi, sono sempre stata troppo sveglia per essere semplicemente il leader. Io meritavo di più, ma lei ha complicato solo le cose. Ecco perchè ora sono tornata, e dato che ci sono vi renderò la vostra vita un inferno.

Buon pomeriggio amichette mie, spero solo che voi possiate guardarvi le spalle. -A"

Heart Attack [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora