CAPITOLO TRE

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CAPITOLO TRE.

-Oops, qualcuno si è baciato alla festa dei Kahn-


***

Pov's Alison.

Hey bugiarde! Sono ancora qui, non ditemi che l'avevate sottovalutata questa cosa. Sapete, è molto difficile svolgere il mio lavoro quando di mezzo ci sono sempre più impiccioni.. sarebbe meglio eliminarne qualcuno. O sbaglio? Chi sarà il prossimo, o la prossima? Io pensavo ad Hanna Marin. Voi che ne dite? A-ah, sono una vera doppio giochista. Ma che ci volete fare!

-A

 

***

 

Hanna Marin si stava truccando nel bagno di casa sua, mentre sua madre preparava la cena per lei e l'agente Wilden. L'odore di pizza l'invase le narici, e impegnò tutta se stessa per non andare in cucina e rubarne una fetta bella calda. "Mamma vado" disse la ragazza infilando il suo BlackBerry nella sua borsetta. "Chi ti riaccompagna a casa?" chiese l'agente che intanto si stava sgolando una birra. "Mi accompagna Noel" disse acida. "Ricorda di non bere" si raccomandò sua madre. Si certo, Hanna quella sera si sarebbe ubriacata fino a non ricordare neppure il suo nome; e poi avrebbe dormito da Mona. "Beh, se circola alcool verrò io stesso a prenderti" disse l'agente Wilden. "Non ce ne sarà bisogno. E poi è lei quello che mi fa la romanzina sul fatto di non bere quando lei sta sorseggiando una birra nel mio salotto?" disse Hanna acida. "Hanna" disse sua madre ammutolendola. "No mamma, potrò anche pulire per tutto il resto della mia vita piuttosto che vedere mia madre che per pagare il mio danno sta' con una persona squallida" disse Hanna andandosene dalla casa sbattendo violentemente la porta. L'agente Wilden si fermò ad osservare la borsa di scuola di Hanna, fissandola; poi si alzò dal divano e aprì la borsa estraendo un braccialettino. "Che fai?" chiese Ashley -Hanna diceva che era una madre iltf ovvero che attraeva ancora- preoccupata guardando l'agente Wilden. "Niente, ma ho già visto questo braccialetto.. gliel'hai comprato tu?" "No, per l'amor del cielo.. Le ragazze l'hanno ricevuto in dono da Alison" disse disinteressata. "Ecco dove l'avevo già visto" commentò sotto voce. "Che si mangia?" "Hai telefonato al proprietario del negozio?" "No, me ne sono dimenticato. Che si mangia?" "Pizza, e credo che ora sia meglio che tu la mangi fuori. Buona cena agente Wilden". L'agente storse il naso e se ne andò da casa Marin mentre fuori le stelle erano alte nel cielo e tirava una bel venticello che ti accarezzava dolcemente il collo.

Hanna aveva già bevuto qualche drink fissando Noel che giocava ancora a calcietto, senza mai degnarla di uno sguardo. Pochi minuti prima con la scusa dell'ora aveva cercato di distrarlo, ma lui non ne aveva voluto sapere nulla. Hanna aveva il morale sotto ai tacchi -letteralmente- e riusciva solo a pensare dove avesse sbagliato con lui.

-Flashback-

"Hanna no" disse Noel respingendo il tentativo di Hanna. "Perchè no?" chiese la ragazza baciandolo. "Perchè voglio che sia speciale" "Che ti succede? Insomma, vuoi che noi restiamo così.. perchè? -chiese supplichevole Hanna- Ho capito.. sono io che non vado bene" "Hanna n..." "Vai via Noel -disse inziando a piangere- tutti i ragazzi di questa festa sarebbero onorati di stare con me questa sera, tutti tranne quello che m'interessa" "Hanna -disse avvicinandosi alla ragazza- Fa freddo, copriti" disse mettendogli sulle spalle la sua giacca. "Noel, da te non voglio più niente" disse allontanandolo da lei, con gli occhi offuscati a causa del pianto. La porta del capanno si chiuse, lasciando Hanna che tentava di mettersi meglio il vestito, cercando di non dare a vedere che era stata respinta. Aveva ragione Mona, Noel non avrebbe mai sciolto il suo giuramento al V club; e Hanna era stata così innocente ed innamorata che pensava che Noel l'avrebbe infranto per lei.. ma non sarebbe mai successo. Si sistemò al meglio che potesse, uscendo a testa alta sperando che nessuno si fosse accorto di come fosse stata respinta. Non riusciva a sopportarlo. Amava Noel da quando erano alle medie -quando era incridebilmente grassa ed era oscurata da Alison- ed ora che era diventata bellissima non riusciva ancora a credere che per lui restasse ancora l'Hanna obesa che mangiava chili su chili di patatine in sacchetto per sopprimere l'odio verso il padre che si era separato da sua madre Ashley; cercando di capire perchè non si era fatto sentire per tutti quegli anni.. dimenticandosi di lei e sua madre e consideranto solo Kate e la sua nuova compagna incredibilmente giovane ed antipatica.

Heart Attack [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora