-capitolo 8-

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è un bel po' che siamo in auto diretti verso una meta a me sconosciuta,forse più di un'ora e nessuno dei due ha aperto bocca. Qualcuno però parla ed è il mio stomaco. Sto morendo di fame,stamattina non ho fatto colazione.

Dopo l'ennesima volta che il mio stomaco brontola,mi massaggio la pancia,sperando sia l'unica a sentirlo,sperando che lui non si sia accorto di nulla.

Continuo a guardare la strada,mi giro verso Luca e il viso è rilassato,ha dei lineamenti ben curati,noto di nuovo il piccolo taglio che ha sul labbro inferiore è anche un po' gonfio. Ha lo sguardo fisso sulla strada,così decido di abbassare lo specchietto e vedere un po' la mia situazione.

"stai bene." mi guarda per pochi secondi,poi rivolge lo sguardo davanti a se.

Arrossisco immediatamente,rialzo il finestrino e mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"grazie." dico timidamente sorridendo.

"siamo quasi arrivati." dice svoltando a destra mettendo una mano sulla mia gamba,nuda a causa degli shorts che ho indossato stamattina.

Annuisco non essendo in grado di rispondere,rabbrividisco al contatto della nostra pelle e lui sembra accorgersene perché strofina la mano sulla mia gamba.

Dopo un po' però la sposta,per fare una manovra ed infine parcheggiare.

"siamo arrivati." si slaccia la cintura e scende dalla macchina.

Lo imito e appena scendo,noto una distesa azzurra davanti a noi. Mi blocco e ne rimango incantata,non vedevo il mare dal viaggio in California fatto quest'estate. L'ho sempre adorato,ma perché siamo qui? E poi,dove siamo di preciso?

"siamo ad Ostia,vengo qui tutte le volte che posso. In Lombardia non c'è il mare e veniamo sempre in vacanza qui,è un posto stupendo." mi affianca e sembra quasi leggere i miei pensieri.

"è davvero bellissimo." resto a bocca aperta per un po' osservando ancora ciò che ho davanti.

"beh,prima di fare una passeggiata in spiaggia,andiamo a mangiare qualcosa,il tuo stomaco non faceva altro che reclamare cibo." ridacchia.

Oddio allora lo ha sentito anche lui?! Che figuraccia. Mi porto le mani al viso per nascondermi,ma lui le allontana.

"ehi,non preoccuparti. Anche io ho molta fame." mi sorride.

Ci avviamo,anzi,lui si avvia ed io lo seguo,verso un fast food. Entrati,ci accomodiamo ed aspettiamo una cameriera per le nostre ordinazioni.

Poco dopo arriva una ragazza con degli shorts inguinali ed un top striminzito,si avvicina al nostro tavolo e ci chiede le nostre ordinazioni.

"un maxi con due hamburger." ordina Luca. La ragazza non smette di fissarlo,così tossisco per far notare la mia presenza,lei si gira e con un sorriso tirato mi accenna di parlare.

"un classico." sforzo un sorriso,ma faccio una smorfia.

"e da bere?" domanda girandosi verso il ragazzo.

"per me una coca-cola." lo precedo.

"una birra."

La ragazza segna tutto sul taccuino e dopo aver fissato ancora Luca,se ne va via sculettando. Che disagio. 

"vado un attimo in bagno,scusami." mi alzo e cerco la stanza del bagno.

Un po' così.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora