"Ovvio che non mi sono calmata,cretino."Rispondo acida.
"Ho una sorpresa per te."
"Per me?"
"Per te..per Corey e per Rowan!"Ovviamente.
"Cosa?"
"Tre biglietti per il Texas.Io sono venuto nella vostra città ed è ora che voi veniate nella mia."
"Ma è fantastico."Lo abbraccio.
"Wow cosa sono tutte queste fusioni?"Chiede Freddie appena tornano.
"Hey Cody posso sedermi?"Senza nemmeno aspettare una risposta Rowan si siede sulle sue gambe.
"Quella gelateria è la migliore di tutta New York."Esclama Corey.
"La migliore del mio paese si chiama Delicius invece.Dovreste venirci un giorno."Dice Cody o almeno credo,Rowan con il suo corpo lo ha completamente oscurato.
"Il giorno in cui i miei genitori mi faranno andare in Texas da sola forse sarà nel 2056."Scherza Rowan.
"Peccato perché ...io avevo questi."Cody tira fuori i biglietti per gli altri e Freddie fa da palo.Mi dispiace un po per lui.
"Beh amico io torno a casa.Si sta facendo tardi."Freddie abbraccia tutti.
"Te ne vai con la tua moto."Gli chiedo.
"Si,perché?"
"Mi servirebbe un passaggio ..sono a piedi e non passano autobus a quest'ora."
"Non essere sciocca!Ti accompagno io a casa tua."Dice Cody scocciato.
"Ehm...Cody!!Possiamo parlare un secondo??"Chiede Rowan completamente incazzata.I due ci lasciano soli e Corey si siede vicino a me.
"Sarà fico andare in Texas,non credi?"Mi chiede Corey.
Sarà molto più fico stare con Cody nel posto in cui è nato e dove si sente a suo agio.
"Ma certo.Non sono mai uscita da New York."I due ragazzi tornano da noi.Rowan è molto teatrale.
"Io chiamo i miei e mi faccio venire a prendere!"Esclama prendendo il telefono dalla giacca.
"Mi puoi dare un passaggio?Tanto ci passi."
"Certo."Aspettiamo i genitori di Rowan e poi ci dirigiamo verso la moto di Cody.
"Di che avete parlato tu e Rowan?"Chiedo prima di indossare il casco.
"Non credo che tu voglia davvero saperlo."
"Beh tu dimmelo lo stesso."
"Di te.È .... Gelosa!"C'è un attimo di silenzio.
"Modestamente.So che sei ancora cotto di me."Scherzo.
"E tu?Sei ancora cotta di me?"Non so cosa rispondere,non posso dargliela vinta,non dopo tutto quello che mi ha fatto.
"Non sono mai stata cotta di te."Mento.Annuisce e mi accompagna a casa.Il viaggio è in completo silenzio.Arriviamo sotto casa mia.
"Buonanotte."Dico restituendoli il casco.
"Eh?Ah sì..notte!"Lo vedo partire e sento qualcosa pizzicarmi gli occhi ma non possono essere lacrime.Io non sono il tipo di persona che piange per i ragazzi.Torno a casa e trovo mia madre seduta sul tavolo della cucina ad aspettarmi.
"Ben tornata!"
"Non è momento."Dico salendo le scale.
"Signorina lo decido io quando è momento o non è momento.In questo momento è momento quindi siediti un momento."Resto confusa ma faccio quello che dice.
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Human
FanfictionAnnasophia ha solo 17 anni e già un lavoro.È costretta a lavorare da quando suo padre si è fatto un'altra famiglia lasciando lei e sua madre sommerse dai debiti.Tra il lavoro,la scuola e una migliore amico esigente le cose non vanno tanto bene.Fino...