Capitolo 3

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Ho visto molte volte persone scandalizzate, mi diverto sempre nel guardare le loro espressioni scioccate mentre spalancano la bocca e gli occhi e quando sono fortunata impallidiscono anche prima di svenire.

E questo adorabile procedimento avviene praticamente ogni volta che mostro ai clienti la zona rettili, tutte le ragazze indietreggiano come me davanti ad un'insalata mentre i maschi guardano le creature affascinati per poi scandalizzarsi per il prezzo.

Dunque ormai sono abituata a vedere queste cose ma la scena che ho davanti non ha assolutamente pari.

"Clare respira, tranquilla, non svenire ti prego, ora ti porto l'acqua ma te rimani in piedi non possiamo fare certe figure davanti a lui" Dice la ragazza dai capelli scuri e lunghi mentre sostiene l'amica proprio davanti al mio bancone dove sono riposti disordinatamente annunci di adozione di poveri randagi.

"Calum per favore mi stai mandando in crisi psicologica la clientela" Dico appoggiando i gomiti al bancone e guardando mentre il mio amico cerca di aiutare una ragazzina in crisi ormonale a respirare correttamente senza andare in iperventilazione.

"Hey, va tutto bene, vuoi un'autografo? Una foto? Un mio polmone? basta che non ti metti a piangere.... oh hai già iniziato, grandioso" Rido nel vedere come il ragazzo cerchi in ogni modo di consolare la fan ma ogni volta che fa qualcosa come toccarla o tentare di abbracciarla lei singhiozza ancora più forte.

"Tieni, una bottiglietta d'acqua e la tua foto, ci si vede Clare" Dice sorridendo alla povera ragazzina che ancora scioccata esce dal negozio con fatica nel camminare, Calum sospira prima di appoggiarsi al mio bancone e guardarmi.

"Sono sempre così quando ti vedono oppure alcune riescono anche a parlarti?" Chiedo mentre afferro dei biscotti per cani e mi dirigo verso le gabbie, Calum mi segue mentre finge una risata sarcastica.
"Molto simpatica, no in genere mi chiedono la foto, mi abbracciano, mi chiedono se le posso sposare, mi dicono che Muke è reale e poi se ne vanno saltellando, ormai è diventato routine" Dice prima di rubarmi dalle mani i biscotti e sorridere prima di aprire la gabbia con i cuccioli di cane.

Calum sin da piccolo ha sempre amato gli animali, proprio come me, andava matto per i cani, ricordo che andava sempre a rubare per qualche ora il cane della nostra vicina per portarlo al parco e giocarci, ricordo anche che nella nostra lista di desideri per il futuro che stupidamente a dieci anni avevamo scritto trai vari sogni c'era quello di aprire uno zoo insieme, sogno mai realizzato.

Stamattina mentre andavo al lavoro, ovvero in questo mal messo negozio di animali in pieno centro Sydney, il moro si è offerto di accompagnarmi, e non mi ha lasciato molta scelta visto che mi ha seguito fino al locale.

"Quanto sono belli?" Chiede lui parlando un po' ai cani ed un po' a me e facendo una strana voce in falsetto mentre gli tira i biscottini.
"Si, attento perchè stanno mettendo i dentini e gli piace mordere" Dico indicando i piccoli pitbull che scodinzolano attorno al moro che sembra essere a Disneyland.
"No, come potrebbero questi piccoli patati... ahia, figlio di satana non mordermi" Dice ritraendo la mano di scatto e facendomi ridere.

Lo guardo mentre con delicatezza spinge dentro la gabbia i cuccioli e mi lascia chiudere la porta prima di rispondere al telefono scocciato.

"Si? Oh madonna Michael non urlare, si, ti sento non c'è bisogno che mi urli così forte, no sono in negozio da Rebecca, si certo che la vedo ancora, cosa vuoi fare? Michael ma, va bene, va bene basta che te la smetti di urlare" Dice passandomi il cellulare, io lo guardo confusa e lui alza le spalle innocentemente, mi porto il dispositivo all'orecchio.

"Pro.." inizio ma la voce acuta di Michael mi perfora l'orecchio facendomi quasi cadere l'Iphone.
"Rebecca, non ci credo di star parlando con te per davvero, sono almeno cinque anni che non sento il tuo nome, ommiodio, come stai? Sei ancora bruttina e sfigata? Hai ancora quel gatto con una zampina in meno? Esiste ancora quella tua amica figa e bionda?" Il ragazzo comincia a tempestarmi di domande e non mi stupisco della cosa, è sempre stato così.

ONE YEAR // CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora