Un sorriso ritroso affiorò sulle labbra di Mia, non appena zia Susi le cinse le spalle per mettersi in posa davanti all'obiettivo. Prevedevano entrambe una lunga attesa, perché Lisa sembrava ben lontana dal capire come scattare una foto con il telefonino.
La manderò subito a Giusy e le scriverò che mi farò sentire al più presto, pensò Mia quando la luce del flash lampeggiò davanti ai suoi occhi, illuminando per qualche secondo la penombra della veranda. Finalmente, Lisa era riuscita a immortalare il ricordo di quel momento speciale. Non rimaneva altro da fare che dare un'ultima sistemata alle acconciature e dirigersi verso l'ingresso del salone, le cui ante lignee intarsiate di spirali dorate erano state spalancate appositamente per accogliere gli invitati. Le tre donne lo varcarono a passo di marcia e, in men che meno, si ritrovarono catapultate nell'ambiente maestoso della sala ricevimenti.
Lo spettacolo che si presentò ai loro occhi superava di gran lunga ogni aspettativa. Il salone era a dir poco magnifico, un vero tripudio di eleganza con i suoi lampadari di cristallo che pendevano dall'altissimo soffitto a volta. Proiettavano ovunque una tenue luce paglierina, il cui gioco di luccichii abbaglianti veniva amplificato dal riflesso delle specchiere barocche disposte in coppia su ogni lato della sala. Lungo le pareti, invece, troneggiava una schiera di quadri antichi, alcuni minuscoli, altri giganteschi. Raffiguravano ritratti ad olio di uomini e donne regalmente impettiti davanti allo sfondo di un paesaggio fiammingo, o bucoliche scene di caccia, rese realistiche da vigorose pennellate di colori intensi. Non c'erano parole per descrivere tutto lo splendore che in quel momento Mia poteva ammirare racchiuso in un'unica stanza, E non solo. La parete meridionale infatti era scandita in tutta la sua lunghezza da ampie porte − finestre che regalavano la vista altrettanto spettacolare della fitta boscaglia circostante. Come coronamento dell'atmosfera principesca inoltre, in un angolo del salone era stato posizionato un pianoforte a coda in piuma di noce. Mia lo ammirò estasiata, domandandosi se anche quello fosse un pezzo originale del castello, come probabilmente lo era tutto il resto del mobilio. Un uomo tarchiato dalla pelle lucida e la spessa barba arruffata lo stava suonando senza distogliere gli occhi socchiusi dallo spartito, facendo oscillare nel frattempo la testa al ritmo delle note. Rapita dalla melodia, Mia socchiuse le palpebre e porse l'orecchio, Lisa invece si stropicciò le mani, soddisfatta. "Bene, vedo che mia cugina non ha badato a spese, almeno questa volta." Sottolineò la frase ammiccando con occhi golosi all'abbondante rinfresco che era stato apparecchiato su un tavolo enorme, al fondo della sala. La gente aveva già iniziato a saltellarci attorno con la foga di uno sciame di cavallette affamate. "Che languorino!" Commentò senza distogliere lo sguardo dai vassoi carichi di cibarie. "Penso che andrò a sgranocchiare qualcosa..." Cinguettò incapace di resistere al richiamo del cibo e, senza perdere altro tempo, sventolò la manina paffuta per congedarsi.
Quando videro l'amica scomparire nel girone dei golosi, zia e nipote si scambiarono uno sguardo costernato.
"Vai anche tu!" Per convincere la zia, Mia sfoderò il suo sorriso migliore, in fondo era sicura di potersela cavare anche da sola.
Indecisa sul da farsi, zia Susi esitò per un momento. "Tu non hai fame?" Domandò sfiorandole appena la piccola spalla ossuta che spuntava dall'abito.
"Non molta. Magari mangerò qualcosa più tardi." Rispose lei con una smorfia. Mentire non era nelle sue corde e, in effetti, stava morendo di fame. Aveva saltato il pranzo ed il suo stomaco stava già protestando da un paio d'ore, ma il solo pensiero di doversi tuffare in mezzo alla folla per mettere qualcosa sotto i denti era riuscito a farle passare tutto l'appetito. Non per niente, aveva stabilito a priori di avvicinarsi al buffet, solo quando tutti fossero stati sufficientemente sazi da farsi da parte. Magari, tra i pochi avanzi rimasti, avrebbe avuto la fortuna di trovare ancora una fetta di dolce.
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SPECTRUM
ÜbernatürlichesL'antico castello immerso tra i boschi, dove Mia sta per trascorrere una breve vacanza insieme a zia Susi, sembra davvero il luogo ideale per potersi lasciare alle spalle il dolore dovuto alla recente perdita della madre. L'entusiasmo iniziale della...