Seduta alla sua scrivania, sorseggiava un Tè caldo al Timo. Faceva molto freddo quel giorno, ma l'ansia che la pervadeva da capo a piedi di scrivere questo articolo, la faceva ribollire dall'interno. Era tra la vendetta e la pietà.
Dentro di lei, qualcosa la spronava e le diceva: "Fallo Kat, se lo merita!"Accarezzava la tazza ancora tiepida, pensierosa ma oramai convinta. Stava per scrivere un articolo su Pamela Sanders, il suo Capo, che più che definirsi tale poteva soprannominarsi 'Vipera'. Una sanguisuga che le portava via tutte le speranze, la sua credibilità, ogni qual volta aprisse bocca per rivolgerle qualche commento sgradevole. La situazione, a Kat Garret, non le era mai andata bene; ma nonostante ciò continuava sicura per la sua strada, senza mai smettere di credere nelle sue capacità. Lei lo sapeva benissimo che era brava e che la Sanders, quasi la temeva. Non doveva giocare sporco con lei, Kat era come un fuoco. Se lo alimentavi troppo, prima o poi ti saresti bruciato. E' difatti, così sembrava.
La Garret aveva scoperto un qualcosa di losco che si celava dietro la bellissima immagine che si era creata la Sanders. Immune a qualsiasi tipo di Gossip, lei aveva una vita perfetta e senza errori.
Ma Kat aveva tra le mani qualcosa di grande, qualcosa che le avrebbe rovinato la vita. Ed era chiaramente decisa a farlo.
Sentì d'improvviso una mano carezzarle la spalla docilmente, e poi il calore di un tenue bacio scoccatole sulla guancia. - Non l'hai ancora scritto, vero?- disse Raji, il fidanzato da ormai cinque anni di lei.
Negò chiaramente con il capo. - Sono convinta di scriverlo, credo. Ma ancora non trovo le forze - posò la tazza di fianco al computer.
- E' un argomento pesante, una rivelazione sconvolgente, anche per me.- sospirò.
Infondo lei non era cattiva.
Nonostante ciò era stanca di sopportare, voleva una volta per tutte darle una lezione. Ma per Kat non era così facile. D'improvviso rovinava la vita di una persona, senza aver mai fatto male a qualcuno prima.
- Ti lascio ai tuoi pensieri. Fai come ti senti.- sorrise dolcemente e scomparse oltre la soglia del corridoio.
Era di nuovo sola, avvolta dai suoi contrastanti pensieri. D'un tratto si dice a se stessa: - Basta. Devo. Veloce e conciso.- E si buttò a capofitto nel scrivere quell'agghiacciante articolo di giornale.
"Pamela Sanders, da tutti definita la Regina del Gossip, in realtà ha ben due temibili segreti da svelare. Alla tenera età di sedici anni, Pamela rapinò la banca centrale di New York con un gruppo di vecchi amici sbandati. E all'età di diciotto, uccise un'anziana signora, sua vicina di casa, presa dalla collera di un banale litigio. Di seguito, le prove e gli articoli che la grande signora, aveva fatto scomparire."
"Non voglio dilungarmi." L'articolo che aveva scritto era mirato solo a farle del male. Non aveva intenzione di dilungarsi, di suscitare suspense.
Sbuffò sonoramente, cancellando quel che aveva scritto. Non poteva farle del male, non si sarebbe ridotta ai suoi infimi livelli.